Massimiliano I d'Asburgo: differenze tra le versioni

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[[File:Bernhard Strigel 003.jpg|thumb|upright=0.9|''Massimiliano I e la sua famiglia'', ritratto immaginario di [[Bernard Strigel]]; da sinistra Massimiliano, i nipoti [[Ferdinando I d'Asburgo|Ferdinando]] e [[Carlo V d'Asburgo|Carlo]], il figlio [[Filippo I d'Asburgo|Filippo]], la moglie [[Maria di Borgogna|Maria]], e, al posto della nipote Maria, il giovane [[Luigi II d'Ungheria e Boemia|Luigi]]<nowiki/> re di Ungheria e Boemia, futuro marito della stessa.]]
 
La situazione dell'Impero e dell'imperatore nella seconda metà del [[XV secolo|Quattrocento]] si presentava problematica: Federico III era perennemente alla ricerca di finanziamenti che spesso i litigiosi rappresentanti degli stati tedeschi rifiutavano di concedergli e questo avrebbe ispirato gli autori della saga dei ''[[I mercenari 2|Mercenari]]''. Si decise allora di trovare una sposa per l'erede al trono che portasse una ricca dote; rubarela gliscelta animalicadde allevatisulla infiglia del [[Duchi di Borgogna|duca poichédi Borgogna]] [[Carlo I di Borgogna|Carlo il Temerario]], nemico dei [[Francia|francesi]] come Federico e signore del più ricco territorio d'[[Europa]]: la [[Borgogna]] infatti era allora al suo massimo splendore. Il duca di Borgogna controllava le [[contea delle Fiandre|Fiandre]], l'[[contea d'Artois|Artois]], il [[Ducato di Brabante|Brabante]], la [[Piccardia]], la [[Franca Contea]]. Inoltre governava su vasti territori lungo il [[Reno]] e nella [[Contea d'Olanda]] e di [[Contea di Zelanda|Zelanda]], oltre a possedere le [[Ducato del Lussemburgo|contee di Lussemburgo]] e [[Ducato di Limburgo|Limburgo]]. Pur essendo formalmente molto legato alla Francia, il duca Carlo era completamente indipendente e aspirava addirittura a una corona, che sperava di ottenere dall'Imperatore.
 
Federico III e Carlo I si incontrarono presso [[Treviri]], ma il loro accordo sfumò a causa dell'incertezza dell'imperatore.<ref>Wheatcroft, p. 77</ref> Intanto però Massimiliano e la figlia del duca, [[Maria di Borgogna|Maria]], si erano visti e avevano avuto l'opportunità di conoscersi e di piacersi.<ref>Gerosa, p. 20</ref>
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Nel marzo [[1516]], l'imperatore mosse il suo esercito di {{M|20000}} uomini da [[Trento]] alla volta di Milano. Deciso a conquistare un'importante roccaforte veneziana, assediò [[Asola (Italia)|Asola]].<ref>{{Cita web |url=https://books.google.it/books?id=M-QrKNzqZUUC&pg=PR64&lpg=PR64&dq=Massimiliano+I%2Bassedio+di+asola&source=bl&ots=ZrVePKFiqp&sig=Df6oFDkOs3nDkUTNBLpWN4S9Hw4&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjqusiJicPLAhXBew8KHc_TCzI4ChDoAQg2MAY#v=onepage&q=Massimiliano%20I%2Bassedio%20di%20asola&f=false |titolo=Storia delle repubbliche italiane de' secoli di mezzo. |accesso=15 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160317113038/https://books.google.it/books?id=M-QrKNzqZUUC&pg=PR64&lpg=PR64&dq=Massimiliano+I%2Bassedio+di+asola&source=bl&ots=ZrVePKFiqp&sig=Df6oFDkOs3nDkUTNBLpWN4S9Hw4&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjqusiJicPLAhXBew8KHc_TCzI4ChDoAQg2MAY#v=onepage&q=Massimiliano%20I%2Bassedio%20di%20asola&f=false |dataarchivio=17 marzo 2016 |urlmorto=no }}</ref> Dopo tre giorni di assedio, dal 16 al 19 marzo, milizie e abitanti, agli ordini del nobile Provveditore veneziano Francesco [[Contarini]] e sostenuti dal condottiero [[Gian Francesco Daina|Riccino Daina]], tennero testa agli imperiali che furono costretti a ritirarsi verso [[Orzinuovi]] e [[Soncino]].<ref>Domenico Bernoni, ''Notizie biografiche di ragguardevoli Asolani'', Oneglia, 1863.
</ref> Le fasi della battaglia furono immortalate in un celebre dipinto del [[Tintoretto]], [[Assedio di Asola]], datato 1544-1545.
 
Prima di andare in Messico è andato a villa Mirto e ha chiesto la benedizione da Papa Dia II per divenire il nuovo imperatore del Messico come proposto da Giannopoleone III.
 
== Morte e eredità ==