Nukekubi: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 6:
I ''nukekubi'' attaccano urlando (per aumentare la paura delle loro vittime) e mordendo sino ad uccidere.<ref>L. Hearn, ''Glimpses of an Unfamiliar Japan'', Second Series, The Echo Library 2006, p. 149.</ref> Qualora però la testa, una volta distaccata dal corpo, non riuscisse più a ricongiungersi a questo, prima che il sole sorga, il mostro è destinato a morire.
Diverse leggende narrano di coraggiosi protagonisti che riuscirono a sventare gli attacchi di queste creature nascondendo i loro corpi mentre la testa era assente. Una simile caratteristica, relativa alla vulnerabilità del ''nukekubi'', ricorda molto da vicino la figura del [[vampiro]] occidentale.
I ''nukekubi'' cercano di amalgamarsi alla società umana, vivendo spesso in gruppi che assomigliano a normali famiglie. L'unico modo per distinguerli è una curiosa linea di segni rossi intorno alla base del collo, laddove avviene il distacco della testa. Questo particolare, però, non era facile da individuare, dal momento che poteva essere nascosto sotto gli abiti o i gioielli.<ref>L. Hearn, ''[[Kwaidan: Stories and Studies of Strange Things]]'', Boston 1904 (ristampa Forgotten Books, 2008), p. 52.</ref>
In uno dei racconti di [[Lafcadio Hearn]], contenuto nella raccolta ''[[Kwaidan: Stories and Studies of Strange Things]]'', l'autore identifica erroneamente il nukekubi con il [[rokurokubi]], un errore che compare anche nel [[librogame]] ''[[Sword of the Samurai]]'' di [[Steve Jackson (1951)|Steve Jackson]],<ref>S. Jackson, M. Smith, I. Livingstone, J. Thomson, A. Langford, ''Sword of the Samurai'' collana ''Fighting Fantasy'', Random House 1987.</ref> e nel romanzo di [[Stephen Dedman]], ''[[The Art of Arrow cutting]].''<ref>S. Dedman, ''The Art of Arrow cutting: a Novel of Magic-Noir Suspense'', Tor 1999.</ref><br />
|