Tahmasp II: differenze tra le versioni
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Nel giugno del 1722, [[Pietro il Grande]], l'allora zar di Russia, dichiarò guerra all'Iran safavide nel tentativo di espandere l'influenza russa nel [[Mar Caspio]] e nel [[Caucaso]] ed evitare che il proprio rivale, l'[[Impero ottomano]], potesse trarre vantaggio dall'Iran ormai in declino.
La vittoria russa rettificò la cessione del Caucaso settentrionale e meridionale (con le città di [[Derbent]] e [[Bacu]] come pure le provincie di [[Gilan]], [[Shirvan (regione)|Shirvan]], [[Mazandaran]] e [[Astrabad]]) alla Russia col [[trattato di San Pietroburgo (1723)]].<ref>William Bayne Fisher, P. Avery, G. R. G. Hambly, C. Melville. [https://books.google.com/books?id=H20Xt157iYUC&dq=treaty+of+saint+petersburg+1723&pg=PA322 ''The Cambridge History of Iran, Volume 7''] Cambridge University Press, 10 okt. 1991 {{ISBN|0521200954}} p 319</ref>
Nel 1729, Tahmasp aveva il controllo di gran parte del paese e godeva della protezione della Russia e quindi nel 1731 si mosse con una campagna militare contro l'Impero ottomano, ma venne deposto dal futuro [[Nadir Shah]] nel 1732 che pose sul trono il figlio di Tahmasp, [[Abbas III]], appena infante; entrambi vennero poi uccisi nella prigione di [[Sabzevar]] nel 1740, per ordine di Nadir Shah, [[Reza-qoli Mirza]].
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