Assedio di Wiener Neustadt: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m smistamento lavoro sporco e fix vari |
Funzionalità collegamenti suggeriti: 2 collegamenti inseriti. |
||
Riga 44:
Dopo l'[[Assedio di Vienna (1485)|assedio di Vienna]] [[Mattia Corvino]] ordinò alle sue truppe di accerchiare Wiener Neustadt come possibile obbiettivo di una conquista. Egli inviò quindi i capitani [[István Zápolya]], Laszlo Kanizsay, Jakob Székely, Wilhelm Tettauer e István Báthory ad iniziare l'assedio nel 1486. Costruirono quattro torri d'assedio e vennero raggiunti dal sovrano solo il 13 gennaio 1487 come era stato previsto dall'astrologo di corte.<ref name="Bonfini">{{Cita libro|autore = Antonio Bonfini|wkautore = Antonio Bonfini|titolo = Rerum Hungaricum Decades|editore = Balassi Kiadó (reprint)|città = [[Budapest]]|url = http://tortenelmunk.multiply.com/journal?&page_start=120|accesso = 30 giugno 2011|lingua = Ungherese|annooriginale = 1568|capitolo = Negyedik tized – hatodik-nyolcadik könyv|anno = 1995|isbn = 963-506-040-8|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120326104931/http://tortenelmunk.multiply.com/journal?&page_start=120}}</ref>
Dopo il suo arrivo Mattia realizzò gli errori fatti dai suoi capitani. Notò che l'accerchiamento della città non era sufficientemente stretto e per questo fece realizzare ulteriori torri di guardia nel territorio, introducendo inoltre la turnazione dei soldati così che le varie compagnie potessero combattere con soldati sempre freschi. L'[[Armata nera]] ottenne l'ordine di attaccare i sobborghi di Vienna; attraversarono il fossato, appiccarono fuoco ai sobborghi e ne fecero fuggire gli abitanti. Il [[ponte levatoio]] crollò, fatto che fece cadere molte persone nel fossato dove annegarono, altre vennero uccise dagli ungheresi che avanzavano verso i cancelli della città. Il giorno successivo i cittadini stessi si ritirarono verso la ''Ungarthore''. Mattia raggiunse il fossato di fronte alla ''Wienerthore'' (letteralmente "Porta viennese") e si spostò coi propri cannoni pesanti, tra cui figuravano sei cannoni enormi catturati agli ottomani, portando macchine d'assedio sul posto di modo da riempire le trincee e consentire la costruzione di ponti mobili. Egli ordinò inoltre di continuare a colpire le fortificazioni.<ref name="Fessler">{{Cita libro|autore= Ignaz Aurelius Fessler|wkautore= Ignaz Aurelius Fessler|titolo= Geschichte von Ungarn|url= https://archive.org/details/geschichtevonung03fessuoft|accesso=3 luglio 2011|editore= [[Friedrich Arnold Brockhaus]]|città= [[Lipsia|Leipzig]]|anno= 1867|lingua=de|pp= 158–160}}</ref>
e successivamente distrusse sei torri<ref name="Bonfini" /> tra cui la torre dell'angolo sud-ovest.<ref name="Reidinger">{{Cita libro|autore= Erwin Reidinger|titolo=Planung oder Zufall: Wiener Neustadt 1192|url= https://books.google.com/books?id=Q9slQ0vbxvYC|accesso=3 luglio 2011|editore= Böhlau Verlag|città= [[Vienna]]|anno= 2001|lingua=de|isbn = 963-86118-7-1|p= 212}}</ref> La guarnigione di Wiener Neustadt si trovò così senza costruzioni di altezza sufficiente ad installare armi da fuoco a lungo raggio, risolvendosi a montarle sui campanili delle chiese cittadine. Furono in grado da lì di bombardare il campo ungherese. Pur essendo un devoto cristiano, Mattia permise il bombardamento anche delle chiese.<ref name="Fessler" /> Nel frattempo, Johann von Königsberg e Ruprecht von Reichenberg riuscirono a raccogliere dei rifornimenti. Reichenberg incendiò due torri d'assedio.<ref name="Bánlaky" /> Dopo sette mesi di combattimenti, i deputati della città si recarono al campo degli ungheresi per chiedere la cessazione delle ostilità. Il terzo giorno dei negoziati, il 2 luglio, Johann Wulfersdorf e re Mattia concordarono i seguenti termini:
[[File:295Innerer Rat Wiener Neustadt.jpg|miniatura|Dipinto d'epoca raffigurante il consiglio cittadino di Wiener Neustadt]]
Riga 55:
== Conseguenze ==
A seguito dell'assedio venne conclusa una tregua con la mediazione della [[Santa Sede]] tramite il delegato [[Raimondo Peraudi]] tra [[Federico III d'Asburgo|Federico]] e [[Mattia Corvino|Mattia]] nel 1488.<ref name="Deutsche Biographie">{{Cita libro|titolo= Raimund(us) Peraudi (Péraud)|url= http://www.deutsche-biographie.de/xsfz104237.html|accesso= 4 luglio 2011|editore= Bayerischen Staatsbibliothek|città= [[Monaco di Baviera|München]]|lingua=de|collana=Deutsche Biographie|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20120324093104/http://www.deutsche-biographie.de/xsfz104237.html|urlmorto= sì}}</ref> Federico si accordò per riconoscere lo ''status quo'' in quanto era già impegnato nella rivolta di Bruges nelle [[Contea delle Fiandre|Fiandre]], nella quale suo figlio [[Massimiliano I d'Asburgo|Massimiliano I]] era tenuto ostaggio dai cittadini e la sua personale presenza era necessaria per risolvere la situazione.<ref name="csendes">{{Cita web|url= http://www.napkut.hu/naput_2004/2004_02/051.htm#lj284|capitolo= Hunyadi Mátyás nyugati politikája és hadjáratai|nome= László|cognome= Csendes|anno= 2004|titolo= Játszmák az országért|editore= Napkút Kiadó|città= [[Budapest]]|lingua= Ungherese|accesso= 6 luglio 2011|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110721112150/http://www.napkut.hu/naput_2004/2004_02/051.htm|urlmorto= sì}}</ref><ref name="AUT-HUN">{{Cita web|url= http://www.zum.de/whkmla/military/15cen/brugge14881490.html|titolo= Flanders : Brugge Revolt, 1488–1490|autore= Alexander Ganse|editore= Korean Minjok Leadership Academy|sito= World History at KMLA|città= [[Hoengseong]]|accesso=6 luglio 2011}}</ref> Nei negoziati Mattia venne rappresentato dai conti austriaci simpatizzanti Christoph von Liechtenstein-Nikolsburg e Leopold Brantz.<ref name="csendes" /> Mattia concesse all'Ordine di San Giorgio di Carinzia l'esenzione dalle tasse per l'esportazione del vino. Simultaneamente Mattia riconquistò le città di [[Eisenstadt]] e [[Forchtenstein]], in contrasto aperto con quanto concordato con Federico nel [[trattato di pace di Wiener Neustadt]] del 1463, assegnandole in dono all'Ordine di San Giorgio, fatto che riaccese le tensioni in loco. Siebenhirter il 13 febbraio 1488 rinunciò ai suoi diritti sui villaggi di [[Trautmannsdorf in Oststeiermark|Trautmannsdorf]] e [[Raach am Hochgebirge|Wartenstein]] e li passò a Mattia. Riuscì inoltre a far firmare questo trattato da Federico il 30 aprile 1489.<ref name="Dezsényi" />
== Note ==
|