Città della Pieve: differenze tra le versioni

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Nei primi giorni di giugno le truppe del Granduca, guidate dal principe [[Mattias de' Medici|Mattias]] e da [[Alessandro del Borro]], lasciarono l'accampamento di [[Montepulciano]] per muovere in direzione del confine con lo stato Ecclesiastico. L'esercito toscano raggiunse Città della Pieve in quel periodo difesa da pochi uomini armati posti al comando del Maggiore Frizza Napolitano che rifiutò di consegnare la città agli invasori e deciso a difenderla con tutte le sue forze. L'esercito Papale, accampato a [[Capodimonte (Italia)|Capodimonte]], non intervenne in soccorso della città assediata, nonostante le disperate richieste inviate da Frizza Napolitano per mezzo di numerose staffette.
 
Il 19 giugno il consiglio di Guerra pievese trattò una resa e consegnò la città alle truppe del Granduca. Il principe Mattia pose al comando di Città della Pieve il Cavaliere Niccolò Brandolini Fiorentino, che, per assicurare la difesa delle mura cittadine, fece chiudere con un terrapieno la porta Romana e aprì la porta Castello, quest'ultima meglio difendibile. Numerosi furono i nobili ed ecclesiastici pievesi trattenuti in ostaggio ed inviati a Firenze come prigionieri di guerra.
 
Furono notevoli le devastazioni che Città della Pieve dovette sopportare durante il periodo di occupazione militare da parte dell'esercito fiorentino. Alcuni rioni di case vennero demoliti, i contadini assaliti e privati dei loro averi, dalla chiesa cattedrale furono asportati numerosi arredi e molto alte furono le tasse richieste ai cittadini pievesi.
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Torre del Pubblico - Città della Pieve (PG) - Agosto 2013.jpg|thumb|upright=0.7|La Torre del Pubblico]]
[[File:Palazzo Corgna (Cittá della Pieve) 04.jpg|sinistra|miniatura|Palazzo della Corgna]]
 
=== [[Palazzo della Corgna (Città della Pieve)|Palazzo della Corgna]] ===
Situato vicino alla cattedrale, fu fatto edificare, su progetto di [[Galeazzo Alessi]] (1555/63), da [[Ascanio della Corgna]], marchese di Castel della Pieve, e dal fratello [[Fulvio Giulio della Corgna|cardinale Fulvio]]: gli interni furono decorati da Salvio Savini e dal [[Niccolò Circignani|Pomarancio]] (tra cui il ''Convito degli Dei''), autori degli affreschi del [[Palazzo della Corgna|palazzo ducale di Castiglione del Lago]].