Lago d'Orta: differenze tra le versioni

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{{dx|[[File:Lago d'Orta.jpg|miniatura|Il santuario della Madonna della Bocciola si trova a Vacciago, frazione di [[Ameno]] in provincia di Novara]]}}
[[File:Passeggiata verso Carcegna.jpg|miniatura|Carcegna, frazione del comune di Miasino, è un borgo situato sulle colline orientali del lago d'Orta a una altitudine di 397 m s.l.m. e conta 347 abitanti. L'abitato si sviluppa a cavaliere della strada provinciale che congiunge Legro, frazione di Orta San Giulio, con Armeno]]
Nel [[Medioevo]] il lago era noto come ''lago di San Giulio'' e solo a partire dal [[XVII secolo]] cominciò ad affermarsi il nome attuale di ''Lagolago d'Orta'', dalla principale località rivierasca, [[Orta San Giulio]].<br/> Il nome ''Cusius'' ([[Cusio]]) deriva da una cattiva lettura della [[Tabula Peutingeriana]], dove compare un ''lacus Clisius'' la cui esatta identificazione è incerta. Il nome Cusio, diffuso dallo storico [[Lazzaro Agostino Cotta]], autore della ''Corografia della Riviera di San Giulio'' alla fine del [[XV secolo]], entrò comunque nell'uso comune. Sono invece più incerte le ipotesi che farebbero derivare il nome Cusius dalla tribù degli ''Usii'', come appare per la prima volta negli scritti dello storico [[Antonio Rusconi (storico)|Antonio Rusconi]] nel [[1880]].
 
== Geografia ==
Sebbene in Piemonte non esistano le Prealpi, Il lago d'Orta viene considerato come il più occidentale dei grandi laghi delle [[Prealpi italiane]], posizionato tra il bacino del [[Lagolago Maggiore]] ada est (dal quale è separato dal massiccio del [[Mergozzolo]]) e [[Alpi Cusiane]] (quali il [[Monte Croce (Alpi Cusiane)|Monte Croce]]) che lo separano dalla [[Valsesia]]. Il lago si è originato dal fronte meridionale del [[ghiacciaio del Sempione]].
 
Al centro del lago è presente l'[[isola di San Giulio]].
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=== Emissari ===
L'unico [[emissario]] del lago è il [[Nigoglia]], che esce dallo specchio d'acqua a [[Omegna]] e scorre in direzione nord prima di confluire nello [[Strona (affluente del Toce)|Strona]], a sua volta affluente del [[Toce]] e quindi del Lagolago Maggiore. Il fatto che l'emissario scorra verso nord è raro nell'[[Alpi|arco alpino]]<ref>{{cita pubblicazione|nome=Carla|cognome=Bonacina|titolo=Lake Orta: the undermining of an ecosystem|lingua=en}}</ref>.
 
== Storia ==
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La presenza umana sul lago d'Orta risale al [[Neolitico]], come testimoniano alcuni scavi archeologici condotti sull'isola di San Giulio che hanno portato alla luce frammenti ceramici ascrivibili alla [[cultura dei vasi a bocca quadrata]]. Nel corso dell'[[età del ferro]] le sponde del lago erano abitate da popolazioni celtiche inquadrabili nell'ambito della [[cultura di Golasecca]], mentre nei secoli successivi il territorio seguì il processo di romanizzazione che caratterizzò la [[transpadana]].
 
Con l'arrivo dei [[Longobardi]] attorno all'anno [[570]], le terre dell'alto novarese furono inquadrate nel [[ducatoDucato di San Giulio]], a capo del quale fu posto nel [[575]] il duca [[Mimulfo]] con l'incarico di difendere la zona dell'Ossola dai [[Franchi]]. Quando i Franchi varcarono il [[Passopasso del Sempione]], il re dei Longobardi [[Agilulfo]] fece decapitare Mimulfo. Nel [[957]] il castello dell'isola, in cui si era asserragliato [[Berengario d'Ivrea]], venne assediato da Litolfo, figlio dell'imperatore [[Ottone I di Sassonia]]. Alla morte di Litolfo, Berengario riprese le ostilità costringendo lo stesso imperatore a calare in Italia; mentre Berengario si fortificava a [[San Leo (Italia)|San Leo]] nel ducato di [[Spoleto]], sua moglie [[Willa III d'Arles|Willa]], radunati tutti i suoi tesori, si rifugiò sull'isola di San Giulio, essendo queste le uniche fortezze del regno a poter resistere a lungo. L'assedio all'isola del [[962]] durò due mesi, dopodiché la regina si arrese<ref>{{Cita libro|autore=Fabio Romanoni|titolo=La guerra d’acqua dolce. Navi e conflitti medievali nell’Italia settentrionale|url=https://www.academia.edu/100479472/La_guerra_d_acqua_dolce_Navi_e_conflitti_medievali_nell_Italia_settentrionale|anno=2023|editore=CLUEB|città=Bologna|lingua=it|p=58|ISBN=978-88-31365-53-6}}</ref>. Ottone si impossessò del tesoro ma, ammirato dal coraggio della regina, le permise di raggiungere il marito. Durante l'assedio nacque sull'isola [[Guglielmo da Volpiano]], futuro abate di [[Digione]].
 
{{Approfondimento
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}}
 
Nel [[1219]], dopo una contesa ventennale tra il vescovo e il comune di [[Novara]], nacque formalmente il feudo vescovile della [[Riviera di San Giulio]], suddiviso nelle tre unità amministrative di Riviera Superiore, Riviera Inferiore e Signoria di Soriso. Nel [[1311]] la Riviera divenne contea imperiale, successivamente conosciuta anche come principato vescovile.
 
=== Storia moderna ===
Nel [[1767]] i diritti sovrani sul territorio furono ceduti a [[Casa Savoia]]; la definitiva cessione di potere ai Savoia avvenne però solo nel [[1817]] con la rinuncia ufficiale da parte dell'ultimo principe-vescovo titolare. Il comune di [[Omegna]] e la parte settentrionale del lago, invece, si federarono con il comune di Novara fin dal [[1221]], seguendo le sorti del territorio [[Provincia di Novara|novarese]].
 
=== Storia contemporanea ===
{{Vedi anche|Inquinamento e risanamento del Lago d'Orta}}
A partire dal [[1926]] il lago fu gravemente inquinato dagli scarichi di [[rame]] e [[solfato d'ammonio]] dell'industria tessile [[Bemberg (azienda)|Bemberg]], che produceva [[Rayon (fibra)|rayon]] con il processo cupro-ammoniacale<ref>{{Cita libro|titolo=Sistemi di governance dei bacini lacustri basati su piattaforme tecnologiche: Il progetto Pitagora|autore=Roberto Candiotto|editore=G. Giappichelli|città=Torino|anno=2016|ISBN=8892158945|url=https://books.google.it/books?id=-_zoDAAAQBAJ&pg=PA50}}</ref>; in pochi anni il lago diventò invivibile per la maggior parte degli [[Dominio pelagico|organismi pelagici]] e [[Dominio bentonico|bentonici]]<ref>{{Cita testo|autore=[[Rina Monti]]|titolo=La graduale estinzione della vita nel Lago d'Orta|editore=Hoepli|città=Milano|anno=1930}}</ref> ivi presenti.
 
L'evento del 1926 non fu l'unico, e l'inquinamento continuò negli anni successivi a causa del continuo processo di industrializzazione delle coste. Negli anni '601960 i metalli scaricati dalle attività elettrogalvaniche (quali i sali di [[rame]], [[cromo]], [[nichel]] e [[zinco]]) aggravarono le condizioni del lago accentuando ulteriormente l'acidificazione dell'intera massa lacustre provocata dai processi di ossidazione biochimica dell'ammonio a nitrato. Con la chiusura degli scarichi venefici, dagli anni '801980 iniziò un graduale miglioramento anche a seguito di interventi massivimassicci di [[liming]] effettuato dall'[[Istituto per lo studio degli ecosistemi]] di [[Pallanza]], e alla costruzione dei collettori fognari delle zone urbane limitrofe.
 
Nel [[1992]], con l'istituzione della [[provincia del Verbano-Cusio-Ossola]] per scorporamento da [[provincia di Novara|quella di Novara]], il lago venne suddiviso tra due amministrazioni provinciali.
 
== Ambiente ==
=== Flora ===
La presenza di flora acquatica nel lago era molto bassa prima dei numerosi interventi fatti negli ultimi anni, a causa delle vicissitudini che nel corso del [[Novecento]] hanno causato un grave inquinamento delle sue acque fino a renderlo noto come il lago più acidificato del mondo<ref>{{cita pubblicazione|autore=Alcide Calderoli|autore2=Gabriele A. Tartari|titolo=Evolution of the water chemistry of Lake Orta after liming|data=febbraio 2001|doi=10.4081/jlimnol.2001.69|url=https://www.researchgate.net/publication/237783016_Evolution_of_the_water_chemistry_of_Lake_Orta_after_liming|lingua=en}}</ref>. Grazie agli interventi di bonifica iniziati nel [[1989]] alcuni [[Taxon|taxa]] sono stati reintrodotti nel lago, ma a causa delle peculiari condizioni dell'ambiente in continuo mutamento non tutti sono riusciti a sopravvivere. Attualmente sono presenti nel lago alcune specie di [[fitoplancton]], tra le quali quelle appartenenti alla Divisione [[Chlorophyta]]<ref>{{cita pubblicazione|nome=Giuseppe|cognome=Morabito|titolo=Phytoplankton assemblages in Lake Orta: has functional structure recovered in one of the largest acidic lakes in the world?|lingua=en|url=https://www.jlimnol.it/index.php/jlimnol/article/view/jlimnol.2016.1381/851}}</ref>.
 
=== Fauna ===
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=== Centri abitati ===
[[File:LagoOrtaMadonnaSasso.jpg|thumb|upright=3.2|Il lago visto dal [[Santuario della Madonna del Sasso (Madonna del Sasso)|Santuario della Madonna del Sasso]]]]
Il Lagolago d'Orta è suddiviso tra 8 comuni, 6 dei quali appartenenti alla [[Provincia di Novara]] e 2 alla [[Provincia del Verbano-Cusio-Ossola]]. I comuni, partendo dalla punta settentrionale e in senso orario sono:
 
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=== Ferrovie ===
Lungo la costa est del lago, parallela alla SP229, corre la [[Ferrovia Domodossola-Novara]]. Il tronco tra Gozzano e Orta San Giulio venne inaugurato il 18 agosto [[1884]], mentre il tratto da Orta a Gravellona Toce venne aperto il 30 aprile [[1887]]. Nei pressi del lago, provenendo da Novara, sono attive le seguenti stazioni:
* [[Stazione di Bolzano Novarese]]
* [[Stazione di Gozzano]]
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=== Navigazione ===
Sul lago è presente un servizio di navigazione operato dalla società [https://www.navigazionelagodorta.it/it/index.php Navigazione Lago d'Orta S.r.l.].<br/>La flotta è composta da 3tre motonavi, che mettono in collegamento principalmente Orta con l'isola ma anche [[Omegna]] con [[Orta San Giulio]].
 
== Cultura e turismo ==
{{vedi anche|Isola di San Giulio|Sacro Monte di Orta}}
[[File:Orta Isola San Giulio.jpg|thumb|L'isola di San Giulio]]
Della zona del lago d'Orta è originario lo scrittore [[Gianni Rodari]], nato il 23 ottobre [[1920]] a [[Omegna]]. Nelle sue opere sono numerosi i riferimenti al lago, come ne ''[[C'era due volte il barone Lamberto]]'' ambientato sull'isola di San Giulio, e ne ''Il ragioniere-pesce del Cusio''. Per rendere omaggio al noto concittadino, il comune di Omegna ha realizzato il "Parco della Fantasia Gianni Rodari"<ref>{{cita web|url=https://www.distrettolaghi.it/it/luoghi/parco-della-fantasia-gianni-rodari|titolo=Parco della Fantasia "Gianni Rodari"|accesso=13 ottobre 2018}}</ref>.
 
Il lago d'Orta fu teatro del breve incontro tra [[Friedrich Nietzsche]] e [[Lou von Salomé]], che costituì una delle rarissime esperienze femminili del filosofo; dopo il rifiuto di Lou Salomé alla sua proposta amorosa, Nietzsche iniziò la gestazione delle sue opere critiche, tra cui ''[[Così parlò Zarathustra]]''.
 
Nel [[1997]] è stato costituito l'[[Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone]], sulla base della L.R. n. 31/1995 con cui la Regione [[Piemonte]] ha promosso la costituzione di [[ecomusei]] sul proprio territorio.
 
Nei paesini del Lagolago di Orta è ambientato il gustoso racconto "[[Alpinisti ciabattoni]]" di [[Achille Giovanni Cagna]] (1847-1931) colorato, divertente ede impegnato diario delle vacanze di due coniugi piccolo borghesi sul finire del 1800.
 
== Note ==