Dusty Springfield: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
inesattezza storica
m Annullata la modifica di 5.179.155.144 (discussione), riportata alla versione precedente di Lucarosty
Etichetta: Rollback
Riga 52:
Nel [[1965]] Dusty viene invitata a [[Sanremo]] dove gareggia al [[Festival di Sanremo 1965|Festival]] con ''Di fronte all'amore'' e ''Tu che ne sai?'' Entrambi i brani vengono eliminati e Dusty si trova esclusa dalla finale ma, tornata in Inghilterra, decide di prendere la canzone a suo parere più bella della manifestazione e di interpretarla a suo modo. ''[[Io che non vivo (senza te)]]'', scritta da [[Pino Donaggio]], viene adattata in [[lingua inglese|inglese]] da Vicki Wickham, sua amica e futura manager, e da Simon Napier-Bell, e diventa ''[[You Don't Have to Say You Love Me]]''. Insoddisfatta dal risultato della registrazione, con il perfezionismo che tutti le hanno sempre riconosciuto, chiede di montare il microfono nella tromba delle scale dell'edificio in cui si trova lo studio e, cantando dal fondo della cantina, ottiene finalmente l'effetto di eco che desiderava. Il brano raggiunge il numero 1 nelle classifiche di molti Paesi europei e sfonda anche negli Stati Uniti, diventando un ''evergreen'' (è stata votata tra le prime cento canzoni di ogni tempo in un referendum di Radio 2 della BBC).
 
Nello stesso anno a Dusty viene offerta la conduzione di uno ''special'' televisivo in cui ha l'opportunità di dar voce in Gran Bretagna alle star emergenti del ''[[rhythm and blues]]''. Lo show, intitolato ''The Sound Of Motown'', ospita personaggi come [[Stevie Wonder]], [[Marvin Gaye]], [[The Miracles]], [[The Supremes]] e [[The Temptations]] ed è l'occasione per il lancio del suo secondo [[Long playing|LP]], intitolato ''[[Ev'rything's Coming Up Dusty]]''.
 
Nel [[1966]] la cantante si trova a dover giocare letteralmente su due sponde: in Gran Bretagna i discografici privilegiano ormai i gruppi dell'ondata ''beat'' e la sua figura è leggermente in declino, nonostante anche per il 1965 sia stata confermata miglior cantante dell'anno, negli Stati Uniti invece la sua reputazione è tale che gli autori scrivono pezzi destinati espressamente alla sua voce. Tra questi, Carole King che scrive per lei ''Some of Your Lovin''' e ''Goin' Back'', [[Ben Weisman]] che le confeziona ''All I See Is You'', una ballata in puro stile "sanremese", con il proposito di bissare il successo del brano di Donaggio, e Burt Bacharach che le affida ''The Look of Love'', brano che verrà inserito nella celebre pellicola ''[[James Bond 007 - Casino Royale]]''.