Cosenza: differenze tra le versioni

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=== Tradizioni e folclore ===
[[File:Death of Alaric.jpg|miniatura|destra|Morte di [[Alarico I]], seppellito nel letto del fiume [[Busento]] a Cosenza]]
[[File:Madonnapilerio500a.jpg|miniatura|destra|Festa della [[Madonna del Pilerio]] a Cosenza]]
Cosenza è una città ricca di tradizioni, leggende, costumi e folclore, già a partire dall'antichità.
* La [[leggenda]] per antonomasia collegata alla città dei Bruzi è quella della tomba di [[Alarico I]] che ha attratto turisti alla ricerca della tomba del [[re dei GotiVisigoti]]<ref>{{cita testo|url=https://www.lastampa.it/viaggi/italia/2019/10/26/news/a-cosenza-alla-ricerca-del-leggendario-tesoro-di-alarico-sepolto-sotto-il-fiume-1.37788967|titolo=LaStampa.it}}</ref>. Nel 410 d.C. l’esercitol'esercito dei Goti[[Visigoti]] guidati dal re Alarico, dopo avere saccheggiato Roma, si spostò verso sud per raggiungere l’Africal'[[Africa (provincia romana)|Africa]], ma quando giunse a Cosenza la [[malaria]] colpì mortalmente il re. Lo storico [[Giordane]] ha tramandato l'episodio tra storia e mito della sepoltura in pieno centro storico, in fondo al fiume [[Busento]], del re dei Gotivisigoto con il suo cavallo, l’armatural'armatura eed i tesori raccolti nel [[Sacco di Roma (410)|sacco di Roma]] (25 tonnellate di oro e 150 di argento oltre a gioielli e preziosi di ogni tipo)<ref>Giordane, ''Getica'', 156-158.</ref>. Secondo la tradizione per scavare la tomba il corso del fiume venne temporaneamente deviato e tutti gli schiavi eed i prigionieri che avevano partecipato alla sepoltura vennero uccisi, per preservare il segreto. Il mito di Alarico e della sua sepoltura nel [[Busento]] ha ispirato la poesia di [[August von Platen-Hallermünde]] ''Das Grab im Busento''<ref>{{cita testo|url=http://www.alarico.org/das_grab_im_busento_.html|titolo=Das Grab im Busento<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090818051948/http://www.alarico.org/das_grab_im_busento_.html }}</ref> (La tomba nel Busento) con una rappresentazione romantica della morte e della sepoltura del re gotico, la cui poesia è stata tradotta in italiano da [[Giosuè Carducci]]<ref>[[s:Rime nuove/Libro VIII/La tomba del Busento|La tomba del Busento]]</ref>.
* Tra i riti religiosi associati alla città, il più rappresentativo è il culto cattolico della [[Madonna del Pilerio]], santa protettrice di Cosenza che risale all'anno 1576, quando secondo la tradizione cattolica la Madonna salvò la città da una devastante epidemia di peste che fece numerose vittime; all'anno 1783 invece risale la grazia che salvò la popolazione da un violento terremoto. In seguito al devastante terremoto del 12 febbraio 1854 i cosentini chiesero e ottennero l'11 gennaio 1855 dall'autorità ecclesiastica l'istituzione di una seconda festa, detta "del patrocinio", in onore della Vergine da celebrarsi il 12 febbraio di ogni anno. Le celebrazioni del 12 febbraio iniziano con la messa solenne, celebrata in [[Duomo di Cosenza|Cattedrale]] e proseguono con la processione per le vie della città partendo da piazza Duomo fino a Piazzapiazza XI Settembre. In piazza dei Bruzi avviene il rito della lettura dell’attodell'atto di consacrazione della città alla Madonna e l’omaggiol'omaggio floreale del sindaco. Viene riproposta la tradizione risalente al [[XVI secolo]] di esporre presso le balconate del Palazzo del Sedile nel centro storico, i drappi festosi con tessuti con gli stessi colori della patrona della città, attraverso l'esposizione di venti drappi con l’intento di recuperare una simbologia narrativa in grado di valorizzare una pagina importante di storia civica.
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===