Baldur's Gate: differenze tra le versioni

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Il protagonista, dietro consiglio di Gorion, decide dunque di abbandonare la cittadella per recarsi in un nascondiglio segreto assieme a lui. Fuoriusciti dalle mura cittadine non appena è calata la notte, i due subiscono un'imboscata da parte di alcuni mercenari guidati da una misteriosa figura in armatura che ordina a Gorion di arrendersi in cambio della vita; al rifiuto dell'uomo, ha luogo uno scontro in cui Gorion perde la vita dopo aver aiutato il figlio adottivo a scappare.
 
Riuscito a darsi alla fuga, il protagonista viene raggiunto dalla sua amica d'infanzia [[Imoen]] e i due decidono di proseguire insieme, trovando rifugio alla locanda di Braccio Amico, dove trovano due vecchi amici di Gorion, Khalid e JahieraJaheira, pronti a prestargli soccorso. Il protagonista parte dunque alla ricerca dell'assassino di Gorion e dei responsabili della crisi del ferro, con i suoi nuovi compagni. Il gruppo si dirige verso la parte meridionale della Costa della Spada, alla città di Nashkel, scoprendo che le miniere vicine sono state infestate da diversi coboldi. Perlustrando le miniere scoprono quindi che un chierico, Mulahey, per ordine di un uomo di nome Tazok, sta contaminando il ferro delle miniere.
 
Il gruppo si sposta verso nord, verso il campo dei banditi dove si nasconderebbe Tazok, che si scoprirà essere un membro del Trono di Ferro, una gilda commerciale con sede a Baldur's Gate. Nell'accampamento il gruppo trova soltanto vaghi indizi che conducono alle miniere del Bosco Ammantato. Tali miniere sembrano essere controllate dal Trono di Ferro e rappresentano un'alternativa a quelle di Nashkel, la cui produzione era stata bloccata. Il protagonista e i suoi compagni, una volta raggiunto il livello inferiore delle miniere del Bosco Ammantato, sconfiggono il capo del luogo, il mago Davaeorn. Ripartono quindi alla volta di Baldur's Gate, dove guidati da Scar, comandante del Pugno Fiammante, si infiltrano nella sede del Trono di Ferro, per poi proseguire l'indagine a Candlekeep, dove il protagonista uccide Rieltar e alcuni suoi soci, per poi essere accusato di omicidio e imprigionato. Trovata una via di fuga attraverso le catacombe, scopre che alcuni abitanti di Candlekeep sono stati sostituiti da altrettanti replicanti, secondo una strategia del Trono di Ferro per acquisire una posizione di predominio in tutta la Costa della Spada. Il responsabile di tale azione è Sarevok, il vero capo del Trono di Ferro nonché fratellastro del protagonista: entrambi sono nati da madri diverse ma dallo stesso padre, il Dio dell'Omicidio, Bhaal.