Reinhold Messner: differenze tra le versioni
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Considerato uno dei sostenitori del cosiddetto "[[stile alpino]]" nelle grandi montagne himalayane, per lo più oggetto allora di spedizioni con molti scalatori e caratterizzate da grande dispendio di risorse ([[himalayismo]]), fondamentali a tal proposito furono due imprese: nel [[1978]] è il primo uomo a scalare l'[[Everest]] senza l'ausilio di [[ossigeno]] supplementare insieme a [[Peter Habeler]], mentre nel [[1980]] raggiunge la medesima vetta in solitaria. È stato quindi un grande [[Himalayismo|himalaista]], capace di darsi sempre nuovi obiettivi e di comunicarli con grande efficacia anche ad un pubblico di non addetti ai lavori. Tra le altre imprese, le traversate dell'[[Antartide]] e della [[Groenlandia]] senza il supporto di mezzi a motore né cani da slitta e la traversata del [[Deserto del Gobi]].
Socio onorario e medaglia d'oro del [[Club Alpino Italiano]], è anche autore di molti libri in cui narra le sue imprese e affronta tematiche inerenti alla cultura della [[montagna]], mentre dal 1999 al 2004 è stato Membro del [[Parlamento europeo]] eletto come indipendente nella lista dei [[Federazione dei Verdi|Verdi]] italiani, fatti che hanno contribuito alla sua notorietà. Agricoltore, si dedica alla gestione del [[Messner Mountain Museum]], un complesso museale dedicato a tutti gli aspetti della montagna, dislocato tra [[Castel Firmiano]] a [[Bolzano]], [[Solda (Stelvio)|Solda]], [[Castel Juval]] (dove Messner abita dal [[1983]]), [[Monte Rite]], [[Castello di Brunico]] e [[Plan de Corones]]. È considerato per acclamazione il più grande alpinista di tutti i tempi.
== Biografia ==
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