SIA Mod. 1938: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: specificità dei wikilink e modifiche minori
Riga 29:
 
== Tecnica ==
Negli anni furono molti i tentativi di miglioramento e aggiornamento dell’arma, ma nessuno di questi riuscì nell’intento. Nel 1936 ci provò la [[Società Anonima Revelli Manifattura Armiguerra]], supportata dal comando di corpo di Stato Maggiore. L’arma fu estensivamente studiata e provata nel centro esperienze di fanteria di Furbara. L’arma fu ufficialmente denominata SIA Mod. 1938. Rispetto al dal suo predecessore, onnanzitutto l’arma risulta più compatta e di più facile impiego, grazie all’accorciamento della canna ed all’adozione di un calcio simile a quello della [[Breda Mod. 30|Breda 30]]. Parlando della canna, non solo fu accorciata, ma fu eliminato anche il problema dello scoppio di eventuali proiettili fuori dalla canna. Inoltre la stessa può essere rimossa e sostituita in tempi rapidi. IlLa [[rateocadenza di fuocotiro]] fu ridottoridotta dai 750 colpi al 1’1' a 400, in modo tale da aumentare la controllabilità dell’armadell'arma e di diminuirne l’usural'usura. L’armaL'arma poteva sparare ora cartucce non lubrificate, ma fu comunque introdotto un sistema lubrificante definito “semiautomatico”. Composto da una scatola e da una pompa posti dietro al caricatore e sopra al castello, consentiva di lubrificare, ad ogni caricamento dell’arma, il tallone dell’otturatore e la spalletta del castello. Questo sistema era simile a quello adottato nella [[Breda Mod. 30]] e sappiamo quali furono gli effetti che causò, sicuramente catastrofici. L’otturatore fu completamente ridisegnato per consentire il rallentamento del ritmo di fuoco e la scomparsa dello “scoppio del proiettile”. Con le nuove aggiunte l’arma ora pesava carica e completa di sostegno circa 18 kg. Non vi è però alcuna informazione riguardante un eventuale utilizzo operativo dell’arma, né quanti esemplari di Mod. 1918 furono convertiti in Mod. 1938. Si deduce che ne furono convertite un centinaio di esemplari per effettuare le valutazioni a Furbara e che con lo scoppiare del [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]] il Regio Esercito perse interesse nella conversione, dato che le armi presenti in magazzino furono utilizzate per la difesa territoriale del nostro Paese.
 
== Note ==