Felice da Cantalice: differenze tra le versioni

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[[File:Anonimo - San Felice da Cantalice.jpg|thumb]]
 
Felice era il terzo di quattro figli nati da Santi e Santa Porri. Erano contadini poveri. All'età di dieci10 anni circa, Felice fu assunto prima come pastore da una famiglia di [[Cittaducale]], dove poi lavorò come bracciante. Fino all'età di ventotto28 anni lavorò come bracciante e pastore. Sviluppò l'abitudine di pregare mentre lavorava. Verso la fine dell'autunno 1543, Felice entrò tra i frati cappuccini di nuova fondazione come fratello laico nel convento di [[Cittaducale]], e successivamente fu trasferito ad [[Anticoli di Campagna]]. Si dice che fosse ben noto per la sua pietà. Nel 1547 fu inviato a [[Roma]] come questore del convento cappuccino di [[San Bonaventura]], dove trascorse i restanti 40 anni chiedendo elemosine per aiutare nell'opera dei frati di assistenza ai malati e ai poveri.
 
A [[Roma]], Frafra' Felice divenne uno spettacolo familiare, vagando a piedi nudi per le strade, con un sacco sulle spalle, bussando alle porte per cercare donazioni. Ricevette il permesso dai suoi superiori di aiutare i bisognosi, specialmente le vedove con molti bambini. Si dice che il suo sacco da mendicante fosse senza fondo come il suo cuore. Fra Felice benediceva tutti i benefattori e tutti quelli che incontrava con un umile "Deo Gratias! (grazie a Dio!), inducendo molti a riferirsi a lui come "Frate Deo Gratias". Felice ebbe un tale successo nel suo lavoro che durante la [[carestia]] del 1580, il capo politico di [[Roma]] chiese ai [[Frati cappuccini|cappuccini]] se avrebbero "prestato" Felice a loro in modo che potesse raccogliere cibo e provviste per l'intera città. I cappuccini accettarono e Felice abbracciò il suo nuovo compito.
 
Predicava per strada, rimproverava i politici e i funzionari corrotti, ed esortava i giovani a smettere di condurre una vita dissoluta. Componeva anche semplici cantici didattici e faceva in modo che i bambini si riunissero in gruppi per cantare (come un modo per insegnare a loro il [[catechismo]]).
 
[[File:Jacques Stella - La Rencontre de Saint Philippe de Néri et de Félix de Cantalice.jpg|thumb| L'incontro di [[San Filippo Neri]] e Felice di Cantalice, [[Jacques Stella]]]]
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Il frate semplice Felice era un buon amico di [[San Filippo Neri]], un conoscente di [[Carlo Borromeo]] e sviluppò una reputazione come guaritore. Con l'avanzare dell'età, il suo superiore gli ordinò di indossare dei sandali per proteggere la sua salute. Il [[Giulio Antonio Santori|cardinale Santori]] si era offerto di usare la sua influenza per sollevare l'anziano Felice dal difficile compito della [[questua]], ma egli rifiutò.
 
Felice cadde infermo il 30 aprile [[1587]] e morì a [[Roma]] nelil 18 maggio dello stesso anno, alnel giorno del suo 72º compleanno, e; fu sepolto nella cripta della [[Chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini]].
 
== Culto ==