Taslima Nasreen: differenze tra le versioni
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Nel 1993, proprio in seguito ad una serie di articoli di denuncia della condizione femminile nell'Islam, [[fondamentalismo|fondamentalisti]] islamici promulgarono una [[fatwā]] contro di lei ed offrirono una taglia sulla sua testa. Quando anche il governo bandì il suo libro intitolato ''[[Lajja]]'', (parola [[Lingua bengalese|benghalese]] per ''[[vergogna]]'') ove parlava sulle torture subite dalla minoranza [[induismo|Hindu]] in Bangladesh, aumentarono ancor più le minacce di morte e si vide confiscato anche il passaporto.
Nel 1994 gruppi organizzati vicini a religiosi fondamentalisti ne chiesero l'impiccagione dopo che su ''[[The Statesman]]'' era comparsa la seguente sua affermazione: «"[…] il [[Corano]] dovrebbe essere rivisto completamente
In quell'anno il [[Parlamento europeo]] le assegnò il [[Premio Sakharov per la libertà di pensiero]]:
{{citazione|[Il parlamento europeo] condanna le violazioni effettuate da organizzazioni pubbliche o private nei confronti dei creatori o degli attori dell'informazione, ricordando il suo sostegno, mediante l'attribuzione del premio Sacharov (premio del Parlamento europeo per la difesa dei diritti dell'uomo) al quotidiano Oslobodenje (1993) e alla scrittrice Taslima Nasrin (1994), allo sviluppo di tali libertà fondamentali e ricorda il suo sostegno al libero esercizio della professione di giornalista, particolarmente preoccupato per l'evolversi della situazione della categoria in Russia, da un lato, e per le aggressioni di cui essa è quotidianamente oggetto assieme a tutte le altre professioni intellettuali in Algeria, dall'altro|[https://www.europarl.europa.eu/pv2/pv2?PRG=CALDOC&TPV=DEF&FILE=950426&TXTLST=1&POS=1&LASTCHAP=2&SDOCTA=2&Type_Doc=FIRST&LANGUE=IT diritti dell'uomo nel mondo] risoluzione del 26 aprile
Nel novembre
Nel marzo 2006 fu tra i firmatari della lettera [[Insieme contro il nuovo totalitarismo]], la risposta sua e di altri undici illustri intellettuali alle violenze fisiche e verbali seguite alla pubblicazione delle [[Caricature di Maometto sul Jyllands-Posten]] con cui si schieravano a difesa dei valori del [[secolarismo]] e della [[libertà]]. Nel marzo 2007, l'
Il 9 agosto 2007 Nasrin era a [[Hyderabad]] per presentare la traduzione in [[Lingua telugu|telugu]] del suo romanzo ''Shodh'', quando venne attaccata da una folla guidata da deputati regionali del All India Majlis-e-Ittehadul Muslimeen (Consiglio per l'unità dei musulmani di tutta l'India).<ref>{{cita news|url=http://www.hindu.com/2007/08/10/stories/2007081058910100.htm|titolo=Taslima roughed up in Hyderabad|pubblicazione=[[The Hindu]]|data=10 agosto 2007|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071104020957/http://www.hindu.com/2007/08/10/stories/2007081058910100.htm}}</ref><ref>{{cita web|url=http://ibnlive.in.com/news/target-taslima-no-room-for-critics-in-islam/46563-3-single.html|titolo=Target Taslima: No room for critics in Islam?|sito=[[CNN-News18]]|data=10 agosto 2007|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121006220954/http://ibnlive.in.com/news/target-taslima-no-room-for-critics-in-islam/46563-3-single.html}}</ref>
La settimana successiva, il 17 agosto, i leader musulmani di [[Calcutta]] hanno ripreso una vecchia ''fatwā'' contro di lei, esortandola a lasciare il Paese e offrendo una somma di denaro illimitata a chiunque l'avrebbe uccisa.<ref>{{en}}Rakeeb Hossian, ''Fatwa offers unlimited money to kill Taslima'', ''[[Hindustan Times]]'', 18 agosto 2007.</ref>
Il 21 novembre la città di Calcutta è stata teatro di violene proteste contro Nasreen, organizzate dall{{'}}''All India Minority Forum'', che hanno causato il caos in città e ha costretto lo spiegamento dell'esercito per ristabilire l'ordine.<ref>{{cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/south_asia/7105277.stm|titolo=Army deployed after Calcutta riot|sito=[[BBC News]]|data=21 novembre 2007|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=http://newsvote.bbc.co.uk/2/hi/south_asia/7106897.stm|autore=Subir Bhaumik|titolo=Calcutta calm after day of riots|sito=BBC News|data=22 novembre 2007|lingua=en}}</ref>
Con ancora i disordini in corso, Nasreen fu costretta dalle forze dell'ordine a trasferirsi da Calcutta, sua «città d'adozione»,<ref>{{cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/south_asia/7108880.stm|titolo=Taslima Nasreen: Controversy's child|sito=BBC News|data=23 novembre 2007|lingua=en}}</ref> a [[Jaipur]], e il giorno successivo a [[Nuova Delhi]].<ref>{{cita news|url=https://www.theguardian.com/world/2007/nov/27/india.books|autore=Randeep Ramesh|titolo=Bangladeshi writer goes into hiding|pubblicazione=[[The Guardian]]|data=27 novembre 2007|lingua=en}}</ref>
Il governo indiano trattenne Nasreen in una località segreta a Nuova Delhi, di fatto agli arresti domiciliari, per più di sette mesi.<ref>{{cita news|url=http://www.telegraphindia.com/1071209/asp/frontpage/story_8647669.asp|autore=Bhavna Vij-Aurora|titolo=Bad hair days, short of colour - Taslima misses beauty regime and machher jhol in ‘house arrest’|pubblicazione=The Telegraph|data=9 dicembre 2007|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071211183159/http://www.telegraphindia.com/1071209/asp/frontpage/story_8647669.asp}}</ref>
Nel gennaio 2008 le venne assegnato il [[premio Simone de Beauvoir]] in riconoscimento dei suoi scritti sui [[diritti delle donne]],<ref>{{cita web|url=https://actualitte.com/article/97202/prix-litteraires/taslima-nasreen-la-fatwa-le-prix-beauvoir-et-m-sarkozy|autore=Clément Solym|titolo=Taslima Nasreen, la fatwa, le prix Beauvoir et M. Sarkozy|data=28 gennaio 2008|lingua=fr}}</ref> ma si rifiutò di recarsi a [[Parigi]] per ritirare il premio,<ref>{{cita web|url=https://www.indiatoday.in/latest-headlines/story/taslima-wont-travel-to-france-to-collect-award-22449-2008-01-25|titolo=Taslima won't travel to France to collect award|sito=[[India Today]]|data=25 gennaio 2008|lingua=en}}</ref> spiegando: «non voglio lasciare l'India in questa fase e preferisco combattere qui per la mia libertà».<ref>{{cita web|url=http://www.newagebd.com/2008/feb/19/front.html|titolo=Taslima wants freedom in India|data=19 febbraio 2008|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091113103944/http://www.newagebd.com/2008/feb/19/front.html#11}}</ref>
Gli arresti domiciliari acquisirono presto una dimensione internazionale: l'ex ministro degli esteri indiano Muchkund Dubey, in una lettera ad [[Amnesty International]], esortò l'organizzazione a fare pressione sul governo indiano affinché Nasreen potesse tornare a vivere a Calcutta.<ref>{{en}}''Amnesty help on Taslima sought'', ''The Statesman'', 1º febbraio 2008.</ref>
A seguito di questi eventi e per non compromettere il rilascio dei visti temporanei da parte delle autorità indiane, decise di sospendere la pubblicazione della sesta parte della sua autobiografia ''Nei, Kichu Nei'' (''No, niente'') e, sotto pressione, cancellò alcuni passaggi di ''Dwikhandito'', il controverso libro che aveva scatenato i disordini a Calcutta.<ref>{{en}}Kajari Bhattacharya, ''I've lost all creative freedom: Taslima'', ''The Statesman'', 21 gennaio 2008.</ref>
Il 19 marzo 2008, per non sottostare agli arresti di fatto e per potersi curare adeguatamente, decise di recarsi in Svezia.<ref>{{cita news|url=https://www.theguardian.com/books/2008/mar/17/news.lindesayirvine|autore=Lindesay Irvine|titolo=Taslima Nasrin to leave India|pubblicazione=The Guardian|data=17 marzo 2008|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://pen.org/rapid-action/bangladeshi-writer-taslima-nasrin-leaves-india-for-europe/|titolo=Bangladeshi Writer Taslima Nasrin Leaves India for Europe|sito=PEN America|data=9 luglio 2008|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://sverigesradio.se/artikel/1964275|titolo=Taslima Nasrin "Probably" in Sweden|sito=[[Sveriges Radio]]|data=20 marzo 2008|lingua=en}}</ref>
Il 21 maggio 2008 ha ricevuto il Premio Simone de Beauvoir da [[Rama Yade]], sottosegretario per gli affari esteri e per i diritti umani,<ref name=Parigi>{{cita news|url=https://www.lefigaro.fr/actualite-france/2009/01/03/01016-20090103ARTFIG00146-taslima-nasreen-bientot-logee-par-la-mairie-de-paris-.php|autore=Delphine de Mallevoüe|titolo=Taslima Nasreen bientôt logée par la Mairie de Paris|pubblicazione=[[Le Figaro]]|data=3 gennaio 2009|lingua=fr}}</ref> dopo aver incontrato Sihem Habchi, presidente del movimento [[Ni putes ni soumises]]. Il 7 luglio 2008 ha ricevuto la [[cittadinanza onoraria]] di Parigi,<ref>{{fr}}« Conseil municipal – Séance des lundi 7 et mardi 8 juillet 2008 », Direction de l'information et de la communication, Mairie de Paris, 3 gennaio 2009.</ref> quindi ha chiesto il sostegno del Comune di Parigi per affrontare la sua situazione finanziaria precaria<ref>{{cita news|url=https://archive.wikiwix.com/cache/index2.php?url=http%3A%2F%2Fwww.liberation.fr%2Fmonde%2F0101309206-taslima-nasreen-va-etre-logee-par-la-mairie-de-paris#federation=archive.wikiwix.com&tab=url|titolo=Taslima Nasreen bientôt parisienne|pubblicazione=[[Libération]]|data=3 gennaio 2009|lingua=fr}}</ref> e dal febbraio 2009 ha potuto alloggiare nell'ex convento dei [[frati minori recolletti]], nel [[X arrondissement di Parigi|X arrondissement]].<ref name=Parigi />
== Libri di Taslima Nasrin ==
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== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* {{Cita pubblicazione|titolo=Constructing Outraged Communities and State Responses: The Taslima Nasreen Saga in 1994 and 2007|autore=Ali Riaz|rivista=South Asia Multidisciplinary Academic Journal|numero=2|anno=2008|pp=126-144|lingua=en|url=https://journals.openedition.org/samaj/1262}}
== Voci correlate ==
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