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*6 dicembre: Sotto la presidenza del segretario generale, [[Camillo Ruini[[, si svolge presso la [[CEI]] una riunione dei rappresentati di tutte le associazioni e movimenti cattolici. Oggetto della riunione l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole, per il quale l'assemblea dei vescovi italiani chiede di non giungere a uno scontro come quelli che hanno interessato aborto e divorzio.L'assise segue la dichiarazione di Craxi sulla non marginalizzazione di tale materia e provoca polemiche nella maggioranza. Liberali e repubblicani chiedono il rispetto dell'intesa di maggioranza sulla piena sovranità dello stato in materia contro la circolare [[Franca Falcucci|Falcucci]], che da la facoltà ai presidi di collocarla alla prima o all'ultima ora per favorire gli studenti che non se ne avvalgono.4 Dicembre 1987</br>Il senato approva la legge finanziaria in un clima di forte tensione nei rapporti tra i partiti della maggioranza. Oggetto del contendere è la decisione del PSI milanese, sostenuta da Craxi, di varare una giunta di sinistra con [[Paolo Pillitteri]] sindaco, con PCI, PSI e la DC all'opposizione. Basandosi sulla legge comunale e provinciale del 1911 gli assessori democristiani rifiutano di dimettersi. Da Fiuggi De Mita chiede le elezioni comunali anticipate. Per i repubblicani si vuole tornare a giunte poco trasparenti.<ref>Il messaggero, 7 dicembre 1987</ref>
*7 dicembre: mentre [[Paolo Pillitteri]] dichiara di non volersi dimettere i verdi frenano sulla nuova giunta di Milano per mancanza di garanzie sul programma. De Mita insiste a non far dimettere i propri assessori sostenuto da [[Livio Paladin[[, ex presidente della Consulta, che giudica la mossa democristiana giuridicamente legale. La crisi del comune si proietta sul governo: repubblicani e liberali minacciano di disertare il tavolo sulle riforme istituzionali promosso da Craxi.<ref>Il messaggero, 8 dicembre 1987</ref>
*11-14 dicembre: congresso del MSI: l'assise si apre in un clima di tensione. Come annunciato alla Festa Tricolore di Mirabello [[Giorgio Almirante]] non si ricandida e svolge la sua ultima relazione da segretario. Nel dibattito si confrontano 6 mozioni che
*15 dicembre: la commissione giustizia della camera approva la legge sulla responsabilità civile dei magistrati. Votano a favore i partiti della maggioranza e i comunisti. Viene confermata l'azione risarcitoria nei confronti dello stato, che si rivale in seguito sul magistrato che ha agito con dolo o colpa grave. Sono stanziati due miliardi nell'esercizio 1988 per il gratuito patrocinio dei meno abbienti. L'azione deve essere dichiarata ammissibile da un magistrato terzo.<ref>Il messaggero, 16 dicembre 1987</ref>
*17-18 dicembre: consiglio dei ministri: su pressione dei repubblicani il governo decide a sorpresa di porre la questione di fiducia sulla risoluzione di indirizzo del piano energentico nazionale, che comprende i destini delle centrali nucelari italiane. Il documento è approvato con 350 si contro 204 no. La risoluzione prevede la chiusura della centrale di Latina, verifiche per Trino I, Montalto di Castro e Caorso e la sospensione dei lavori per Trino II.<ref>Il messaggero, 18-19 dicembre 1987</ref>
*18 dicembre: rispondendo ad una interrogazione repubblicana il ministro della pubblica istruzione, [[Giovanni Galloni]], conferma che gli insegnanti devono astenersi dal far recitare le preghiere prima dell'inizio delle lezioni. Non essendo più obbligatoria l'istruzione religiosa tale pratica potrà continuare nelle ore di religione alla sola presenza degli alunni che se ne avvalgono.</br>Consiglio nazionale PRI: [[Giorgio La Malfa]], alla sua prima relazione da segretario, preannuncia una battaglia contraria alla proposta socialista dello sbarramento al 5% e invita la DC ad assumere una posizione più aperta nel dibattito sulle riforme istituzionali per evitare che il dialogo a tre con PSI e PCI porti ad uno spostamento a sinistra dell'asse di governo. Per La Malfa la riforma deve partire dalla revisione dei regolamenti parlamentari per separare le due sfere politica ed amministrativa ma il presidente del partito, [[Bruno Visentini]], avverte che lo schema della democrazia bloccata si sta sfaldando e che i rapporti tra i partiti stanno cambiando.<ref>Il messaggero, 19 dicembre 1987</ref>
*19 dicembre: all'indomani del parere favorevole del comitato nazionale etico francese sulla pillola del giorno dopo [[Giovanni Paolo II]], ricevendo in udienza i partecipanti ad un congresso sul diritto alla vita, sostiene che l'Europa sta dando segni di decadenza morale. Il cardinale [[Joseph Ratzinger]] aggiunge che la legalizzazione dell'aborto mina le basi della democrazia e contesta la scelta dell'[[Unicef]] di aver voluto rimuovere dalla convenzione sui diritti dell'infanzia il paragrafo relativo alla protezione giuridica sia prima che dopo la nascita.<ref>Il messaggero, 20 dicembre 1987</ref>
*21 dicembre: con 384 voti a favore (maggioranza, PCI e parte degli indipendenti di snistra) 74 contrari (radicali e missini) e 14 astensioni (demoproletari, verdi) la camera approva la legge sulla responsabilità civile dei magistrati. Il provvedimento passa all'esame del senato.</br>Parlando all'assemblea della [[Confindustria]] lombarda [[Giovanni Spadolini]] sostiene che le previsioni economiche per il 1988 sono negative. La causa è il bilancio dello stato, il cui fabbisogno non scende sotto i 110.000 miliardi, e il debito pubblico, che supera gli 800.000.000 miliardi. La necessità di rinnovare 7.000 contratti nazionali di lavoro entro 12 mesi, aggiunge il presidente del senato, richiede un governo dell'economia che non si riesce a varare a causa di un ordinamento istituzionale e costituzionale da riformare.<ref>Il messaggero, 22 dicembre 1987</ref>
*22 dicembre: nella conferenza stampa di fine anno [[Giovanni Goria]] sostiene che 150 giorni di governo sono pochi per quantificare il bilancio di un esecutivo che sta navigando a vista tra prese di posizione contrarie all'accordo di maggioranza e poche proposte concrete. I rapporti tra i partiti sono infatti sempre più tesi sui temi delicati del nucleare, delle leggi sulla responsabilità dei magistrati e della regolamentazione dello sciopero e del difficile cammino della legge finanziaria.</br>Nelle stesse ore i rapporti nella maggioranza entrano ulteriormente in crisi a causa di un'accusa del senatore [[Cesare Merzagora]] nei confronti dei partiti. Declinando l'invito all'inaugurazione di una fontana ritrovata nel sottosuolo di palazzo Madama l'ex presidente del senato scrive a [[Spadolini]] di augurarsi che le acquee limpide offerte alla città di Roma servano a ripulire i partiti dalle "sudicerie amministrative".</br>Il presidente della [[CEI]], cardinale [[Ugo Poletti]], eleva una protesta ufficiale contro la [[RAI]] per la partecipazione di [[Dario Fo]] a Fantastico. L'attore ha infatti recitato un monologo, ritenuto blasfemo, su Gesù bambino tratto dall'opera [[Mistero buffo]]. La CEI chiede all'azienda radiotelevisiva, al governo e alla commissione di vigilanza di non abdicare al loro dovere di proteggere il sentimento religioso.<ref>Il messaggero, 23 dicembre 1987</ref>
== Note ==
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