Impero inca: differenze tra le versioni
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==== Dopo la conquista spagnola ====
{{vedi anche|Stato neoincaico}}
Dopo la caduta del Tawantinsuyu, i [[conquistadores]] soppressero le tradizioni e la cultura del popolo [[inca]]. Gli [[Spagna|spagnoli]] obbligavano inoltre un membro di ogni famiglia a lavorare fino alla morte nelle miniere di [[Potosí]] ([[Bolivia]]). Quando questi moriva (normalmente entro uno o due anni) la famiglia di appartenenza doveva sostituirlo. Sicché molti aspetti storico-culturali fondamentali sono andati persi e di altri (tra cui l'uso dei [[quipu]], il sistema di acquedotti e una parte significativa del simbolismo religioso) poco ancora ci è noto. Con la morte di [[Atahualpa]], gli spagnoli posero nei primi anni della conquista alcuni imperatori fantoccio. [[Tupac Huallpa]], Inca conosciuto dalle fonti spagnole come Tubalipa, fu infatti sottoposto all'autorità del nuovo governatore spagnolo nel 1533, quando, ucciso, venne sostituito da [[Manco II]], Inca che tuttavia si ribellò rifugiandosi tra le impervie Ande a [[Vilcabamba]] fino al 1538. Gli successe [[Sayri Tupac]], Inca che mantenne l'autonomia di un proprio regno locale fino al 1570; gli successe [[Titu Cusi Yupanqui]] (1563-1571) a cui seguì per breve tempo il nuovo sovrano locale '''[[Túpac Amaru]]''', ultimo principe inca regnante. Fuggito da Vilcabamba dopo strenua resistenza, venne catturato nella foresta amazzonica e ucciso nel 1572.
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