Cosroe II: differenze tra le versioni

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Il 27 novembre 602 l'imperatore bizantino [[Maurizio (imperatore)|Maurizio]] venne ucciso in una congiura di palazzo dal tiranno [[Foca (imperatore)|Foca]], che governò l'impero bizantino per otto anni fino al 610; Cosroe II, desideroso di ripristinare l'antico [[impero achemenide]], ebbe così il pretesto per incominciare una nuova guerra contro i bizantini. Egli infatti, con il pretesto di vendicare la morte di Maurizio (a cui era riconoscente perché l'aveva aiutato a sconfiggere Bahram Chobin), invase l'impero bizantino riportando grandi successi sui bizantini, che, privi dell'abile ed esperto ''magister militum'' Narsete, furono incapaci di contrastarlo.
 
Nel 606 l'esercito di Cosroe II occupò la fortezza di [[Dara]] e invase l'[[Asia Minore]], conquistando [[Kayseri|Cesarea]], che era considerata la fortezza più difficile da espugnare dell'Impero bizantino e penetrando in [[Calcedonia]]. In seguito occupò le città siriane di [[Hierapolis]], [[Qinnasrin|Chalcis]] e [[Aleppo|Berrhaea]] o (Aleppo) e assediò [[Antiochia di Siria|Antiochia]]. La rapida successione di vittorie persiane svelò la debolezza dell'Impero bizantino, l'incapacità di Foca, e l'odio che i suoi sudditi provavano per lui; e Cosroe fornì loro una decente scusa per sottomettersi o rivoltarsi a Foca, spargendo la voce che il figlio di Maurizio e l'erede legittimo al trono, Teodosio, fosse ancora vivo e vivesse ora nella corte di Persia; probabilmente questo era un impostore che Cosroe II voleva far salire al trono di Bisanzio in modo da trasformare praticamente Bisanzio in uno stato fantoccio dipendente dalla Persia.
 
Anche quando Foca venne deposto e ucciso da [[Eraclio I|Eraclio]] (610), che venne incoronato imperatore, la situazione non migliorò per i Bizantini. I Persiani infatti continuarono la guerra perché Cosroe II voleva come imperatore non Eraclio ma Teodosio, il già citato presunto figlio di Maurizio, e, dopo aver occupato l'[[Armenia]] e la [[Mesopotamia]], arrivarono a occupare [[Antiochia]] e la [[Siria]] nel 611. In seguito si espansero verso sud, occupando nel 614 la [[Palestina]] e [[Gerusalemme]]. Durante la conquista e il saccheggio della Città Santa venne trafugata e portata in Persia la [[Vera Croce]] (la croce di [[Gesù Cristo]]) del [[Basilica del Santo Sepolcro|Santo Sepolcro]] e le chiese di Costantino ed Elena vennero danneggiate dalle fiamme.
 
Anche quando Foca venne deposto e ucciso da [[Eraclio I|Eraclio]] (610), che venne incoronato imperatore, la situazione non migliorò per i Bizantini. I Persiani infatti continuarono la guerra perché Cosroe II voleva come imperatore non Eraclio ma Teodosio, il già citato presunto figlio di Maurizio, e, dopo aver occupato l'[[Armenia]] e la [[Mesopotamia]], arrivarono a occupare [[Antiochia]] e la [[Siria]] nel 611. In seguito si espansero verso sud, occupando nel 614 la [[Palestina]] e [[Gerusalemme]]. Durante la conquista e il saccheggio della Città Santa venne trafugata e portata in Persia la [[Vera Croce]] (la croce di [[Gesù Cristo]]) del [[Basilica del Santo Sepolcro|Santo Sepolcro]] e le chiese di Costantino ed Elena vennero danneggiate dalle fiamme.
[[File:Cherub plaque Louvre MRR245 n2.jpg|thumb|Cosroe II mentre viene ucciso da [[Eraclio I]], in una placca francese del [[XII secolo]].]]
 
Poi nel 616 i Persiani incominciarono l'invasione dell'Egitto conquistando prima la città di Alessandria e poi l'intero Egitto. Nel frattempo un'altra armata persiana si diresse verso la Tracia e occupava in poco tempo Calcedone, le coste del Bosforo, la città di Ancyra e l'isola di Rodi. Secondo Gibbon, se Cosroe II avesse posseduto una flotta potente avrebbe portato la morte e la devastazione anche in Europa. Nel 621 quasi tutto l'Impero bizantino era occupato dai persiani: ai bizantini rimanevano solo la [[Grecia]], l'[[Anatolia]] e i lontani esarcati d'[[Esarcato d'Italia|Italia]] e d'[[Esarcato d'Africa|Africa]].