Mo' Better Blues: differenze tra le versioni

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{{Quote|Quello che voglio è la mia musica. Tutto il resto è secondario|Bleek Gilliam}}
'''''Mo' Better Blues''''' è un [[film]] del [[1990]], diretto da [[Spike Lee]]. È liberamente ispirato alla [[biografia]] di [[Cole Porter]].<ref name="monografiaILCASTORO">Fernanda Moneta. ''Spike Lee''. Milano, Il Castoro Cinema, 1998.</ref>
 
La [[colonna sonora]] del film ottenne la nomination ai [[Grammy Awards]], nel 1990. In [[Europa]] fu presentato alla [[Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia]], in assenza del [[regista]], offeso per il trattamento subito da ''[[Fa' la cosa giusta]]'' al [[festival di Cannes]] del [[1989]]. <ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
È liberamente ispirato alla [[biografia]] di [[Cole Porter]]. <ref name="monografiaILCASTORO">Fernanda Moneta. ''Spike Lee''. Milano, Il Castoro Cinema, 1998.</ref>
 
In origine il titolo del film doveva essere ''Beneath the Underdog'', dal titolo dell'[[autobiografia]] di [[Charles Mingus]], quindi ''Variations on the Mo' Better Blues''. Alla fine Lee decise per una forma abbreviata di quest'ultimo. <ref name="libroAUTOBIOGRAFIA">. Spike Lee, Kaleem Aftab. ''Questa è la mia storia e non ne cambio una virgola''. Milano, Kowalski editore, 2005.</ref>
La [[colonna sonora]] del film ottenne la nomination ai [[Grammy Awards]], nel 1990. In [[Europa]] fu presentato alla [[Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia]], in assenza del [[regista]], offeso per il trattamento subito da ''[[Fa' la cosa giusta]]'' al [[festival di Cannes]] del [[1989]]. <ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
In origine il titolo del film doveva essere ''Beneath the Underdog'', dal titolo dell'[[autobiografia]] di [[Charles Mingus]], quindi ''Variations on the Mo' Better Blues''. Alla fine Lee decise per una forma abbreviata di quest'ultimo. <ref name="libroAUTOBIOGRAFIA">. Spike Lee, Kaleem Aftab. ''Questa è la mia storia e non ne cambio una virgola''. Milano, Kowalski editore, 2005.</ref>
 
 
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==Produzione==
Il film fu prodotto dalla [[40 Acres & A Mule Filmworks]], la casa di produzione del regista, e dalla [[Universal Pictures]], che mise a disposizione di Spike Lee il più grande [[budget]] che egli aveva avuto fino ad allora: dieci milioni di [[dollaro|dollari]]. Lee però aveva chiesto undici milioni e mezzo, ma la Universal rifiutò, a causa dei [[flop]] di ''[[Bird (film 1988)|Bird]]'', diretto da [[Clint Eastwood]] nel [[1988]]. <ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
Per ''Mo' Better Blues'', Spike Lee aveva bisogno di un nuovo [[montatore]], poiché [[Barry Alexander Brown]], suo montatore di fiducia, stava girando un film. Lee chiamò così [[Sam Pollard]], che però rifiutò inizialmente la sua offerta, perché impegnato con un altro film. Spike Lee non si scoraggiò e dopo un mese lo richiamò, domandandogli se era ancora impegnato. I due s'incontrarono in un bar e trovarono un accordo. <ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
===Sceneggiatura===
Per documentarsi, Lee lesse l'autobiografia di Charles Mingus e quella di [[Miles Davis]]. Uno dei fatti narrati da Davis è stato citato nel film, nella scena in cui Bleek sgrida Shadows perché suona assoli troppo lunghi. <ref name="monografiaILCASTORO"/>
===Cast===
Spike Lee contattò [[Gregory Hines]] e [[Branford Marsalis]], per il ruolo di Shadow Henderson. Lee trovava interessante far recitare un vero musicista. Ma Marsalis rifiutò l'offerta, in quanto aveva poca esperienza nella [[recitazione]]. Comunque il musicista fece un [[cameo]], nel ruolo di se stesso. Il ruolo di Shadow andò così a Wesley Snipes, che aveva rifiutato un ruolo in ''Fa' la cosa giusta'', per interpretare un film sul baseball, ''[[Major League]]''. <ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
Per il ruolo del protagonista, Spike Lee pensò subito a Denzel Washington: ''«Ti bastava vederlo per sapere che era destinato a grandi cose»'', disse il regista. <ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/> Il ruolo di Bleek fu per Washington la prima parte da protagonista in un film.
 
Il resto della band di Bleek fu composto da [[attore (spettacolo)|attori]] che avevano già lavorato con Lee: Bill Nunn e Giancarlo Esposito. Per il quinto membro del gruppo, Lee scritturò il batterista Jeff "Tain" Watts. Il regista assunse un insegnante di musica per gli attori della band. Anche Branford Marsalis diede molti consigli. <ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/> Il compito si rivelò molto difficile soprattutto per Giancarlo Esposito, che comunque era l'unico a saper usare uno strumento musicale. ''«La musica che avremmo dovuto suonare superava di gran lunga le mie capacità. Fu una sfida incredibile e non sono sicuro di aver superato la prova come avrei voluto. Un giorno eravamo a vedere le riprese, e Spike scoppiò a ridere: le mie mani facevano una cosa e il pianoforte ne suonava un'altra... fortunatamente quella sequenza è stata tagliata»'', dichiarò l'attore. <ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
[[Samuel L. Jackson]], altro attore che aveva già lavorato con Spike Lee, interpretò il ruolo di Madlock, un malavitoso zoppo. Jackson aveva problemi con le [[droga|droghe]], ma sembra che Spike Lee non ne fosse al corrente. <ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
Spike Lee interpretò il ruolo di Giant, il manager di Bleek, e scelse la sorella Joie per il ruolo di Indigo. Per quanto riguarda Clarke, Lee scelse l'esordiente Cynda Williams. Questa scelta non fu condivisa da Marsalis: ''«L'ho implorato di non far cantare Cynda Williams. [[Raymond Jones]] aveva creato un [[arrangiamento]] magnifico per ''Harlem Blues'', e quella canzone avrebbe potuto riscuotere un successo ancora più grande se l'avesse interpretata una vera cantante, non lei»'', <ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/> dichiarò il musicista. I proprietari del club furono interpretati dai fratelli Turturro, il più noto John e Nick.
 
Per il ruolo di Big Stop, padre di Bleek, Spike Lee voleva [[Ossie Davis]], ma l'attore era impegnato nelle riprese di un altro film, così la parte fu affidata a Dick Anthony Williams. <ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
===Riprese===
Le riprese del film iniziarono il [[24 settembre]] [[1989]] e terminarono l'[[1 dicembre]] dello stesso anno. Il film fu interamente girato a [[New York]]. Gli esterni furono girati a [[Brooklyn]], [[Manhattan]] e [[Harlem]].
 
Furono molte le discussioni tra Lee e suo padre, Bill, che si occupava della colonna sonora. Bill Lee era un purista del [[jazz]], e non voleva usare effetti elettronici o altri effetti imposti dalle nuove tecnologie. Per questo fu allontanato varie volte dal set. I dissidi con il padre portarono Spike Lee a cercare un altro [[compositore]] per le musiche del film. Contattò così [[Terence Blanchard]], chiedendogli se poteva usare una sua melodia, intitolata ''Sing Soweto'', creata per i bambini del [[Sudafrica]]. Blanchard rispose positivamente, ma in seguito il brano non fu inserito nel montaggio finale del film. Blanchard invece scrisse un nuovo arrangiamento, appositamente creato per il film. Lee, nella sua autobiografia, sostiene che comunque fu suo padre a offrire a Blanchard l'opportunità di dirigere l'[[orchestra]]. <ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
Oltre alle difficoltà con il padre, Spike Lee dovette affrontare altri problemi con la sorella Joie. Il ruolo di Indigo era il più importante mai interpretato da essa, e l'attrice dichiarò che quella fu la sua esperienza più dura, soprattutto per quanto riguarda la scena di [[sesso]] interpretata con Denzel Washington. ''«È stata un'esperienza davvero terribile. Non credo di essere riuscita a sentirmi davvero in intimità con lui, e penso che nel film si veda. La presenza di Spike ha creato una vera e propria tensione tra noi. Mi fa sentire a disagio ancora adesso, è una scena che non riesco assolutamente a guardare»'', dichiarò l'attrice. <ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
Durante la festa per la fine della [[postproduzione]], il [[18 marzo]] 1990, morì [[Robin Harris]], che era stato Sweet Dick Willie in ''Fa' la cosa giusta'' e che in ''Mo' Better Blues'' interpreta il [[comico]] che intrettiene il pubblico durante le pause dei numeri musicali. Harris aveva solo tre anni in più di Spike Lee. Il film e il libro sulla lavorazione della [[pellicola cinematografica|pellicola]] furono dedicati a lui.
===Accoglienza===
Il film uscì nelle sale cinematografiche [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] il [[3 agosto]] 1990. L'incasso complessivo fu di 16.153.593 $. <ref>"Mo' Better Blues", scheda disponibile [http://www.boxofficemojo.com/movies/?id=mobetterblues.htm qui]; ultimo accesso il [[6 settembre]] [[2007]].</ref>
===Critiche===
Il film ebbe recensioni contrastanti. Nessuno contestò la riuscita del film come studio sul jazz, ma molti sembrarono preoccuparsi dei due manager ebrei del Beneath the Underdog, indecisi se il loro ritratto fosse [[antisemitismo|antisemita]] oppure no. <ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/> La Anti-Defamation League of B'nai B'rith giudicò l'insistere sull'avarizia dei due fratelli come uno dei più offensivi [[stereotipo|stereotipi]] sugli ebrei. John Turturro, che interpretò uno dei due fratelli, si dichiarò molto sorpreso per le lamentele dell'associazione. ''«Rimasi scioccato da quella reazione. Mia moglie è ebrea. Noi non ne abbiamo mai discusso come un problema. Sono stati i media a definire "tirchi bastardi" i fratelli Flatbush»'', dichiarò l'attore. L'avvocato di Spike Lee consigliò al regista di scrivere una lettera aperta al ''[[New York Times]]'', nella quale dichiarare di non essere antisemita, ma Lee si rifiutò: ''«Personalmente ritenevo fosse sciocco, e in parte anche buffo, sostenere che in tutta la storia musicale americana nessun ebreo avesse mai sfruttato un musicista afroamericano»'', dichiarò. <ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
 
In [[Europa]] il film è stato accolto dalla critica con molte riserve, ed è stato definito perlopiù come un lungo [[videoclip]]. <ref name="monografiaILCASTORO"/>
 
Per FuriaFernanda BertiMoneta il film ''«non è una storia d'amore, bensì un film sulle relazioni: quella tra Bleek e il suo manager, suo padre, le sue donne, la sua band, la sua musica. Andando più in profondità, è un film sulla relazione tra Spike Lee e il jazz, suo padre, la sua ossessione per il cinema»''. <ref name="monografiaILCASTORO"/>
 
Tra chi non apprezzò il film ci fu anche la vedova di John Coltrane, a causa del linguaggio utilizzato, considerato da essa troppo volgare. Anche per questo motivo la vedova negò la possibilità di usare [[A Love Supreme]], titolo di un album dell'artista, come titolo del film. Questo rese vano parte del lavoro di [[merchandising]], che era stato impostato sullo slogan ''A Love Supreme - John Coltrane'' e su migliaia di magliette e poster che andarono al macero. <ref name="monografiaILCASTORO"/>
 
==Colonna sonora==
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==Collegamenti ad altre pellicole==
*La carrellata che vede l'attore e la macchina da presa entrambi posti sul carrello era già presente in ''[[Mean Streets]]'', diretto da [[Martin Scorsese]] nel [[1972]].
 
==Note==
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==Bibliografia==
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*{{imdb|id=0100168}}
 
{{clear}}
{{Spike Lee}}
[[Categoria:Film drammatici|Mo' Better Blues]]
[[Categoria:Film musicali|Mo' Better Blues]]
 
[[en:Mo' Better Blues]]