Diocesi di Luc'k: differenze tra le versioni

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Le difficile relazioni tra la [[Santa Sede]] e il governo russo portarono più volte nel corso del [[XVIII secolo|Settecento]] e soprattutto dell'[[XIX secolo|Ottocento]] alla rottura delle relazioni tra i due Paesi. Non di rado il governo zarista sopprimeva con decreti propri le diocesi cattoliche, impedendo di fatto sia la nomina dei vescovi che la presa di possesso delle diocesi. È questo il caso della soppressione imperiale della [[Diocesi di Kam"janec'-Podil's'kyj|diocesi di Camienec]] nel [[1866]]; il 3 maggio [[1867]] con decreto della [[Congregazione Concistoriale]], questa diocesi fu affidata in amministrazione ai vescovi di Luc'k e Žytomyr,<ref>[https://books.google.it/books?id=YkdeAAAAcAAJ&pg=PA228 ''Expositio documentis munita earum curarum quas Summus Pontifex Pius IX assidue gessit in eorum malorum levamen quibus in ditione russica et polona Ecclesia Catholica afflictatur''], Romae, 1870, p. 228.</ref> fino al suo ristabilimento nel [[1918]].
 
Verso il [[1910]] la diocesi di Luc'k comprendeva 9 decanati e 81 parrocchie.<ref name="kumor22">{{pl}} Bolesław Kumor, [https://czasopisma.kul.pl/abmk/article/view/6804 ''Granice metropolii i diecezji polskich (966-1939)''], Archiwa, Biblioteki I Muzea Kościelne, 22, 1971, pp. 348-352.</ref>
Al termine della [[prima guerra mondiale]] le sedi di Luc'k e di Žytomyr si trovarono divise dal nuovo confine di Stato, la prima nella restaurata [[Polonia|nazione polacca]] e la seconda nella [[Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa|Russia sovietica]]. Di fatto le due sedi furono separate, come documenta la [[Bolla pontificia|bolla]] ''Vixdum Poloniae'' del 28 ottobre [[1925]], con la quale [[papa Pio XI]] ridefinì il territorio della diocesi di Luc'k, che fu resa suffraganea dell'arcidiocesi di Leopoli. La bolla non menziona la sede di Žytomyr,<ref>Bolla [http://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-17-1925-ocr.pdf ''Vixdum Poloniae''], AAS 17 (1925), p.&nbsp;526.</ref> che rimase così senza vescovo per tutto il periodo sovietico fino al [[1991]].
 
Al termine della [[prima guerra mondiale]], e dopo la [[pace di Riga]] del [[1921]], le sedi di Luc'k e di Žytomyr si trovarono divise dal nuovo confine di Stato,: la prima, costituita da 11 decanati, nella restaurata [[Polonia|nazione polacca]]; e la seconda nella [[Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa|Russia sovietica]]. Di fatto le due sedi furono separate, come documentaCon la [[Bolla pontificia|bolla]] ''Vixdum Poloniae'' del 28 ottobre [[1925]], con la quale [[papa Pio XI]] ridefinìsciolse ill'unione territoriofra dellale due diocesi. La sede di Luc'k, che fu resa suffraganea dell'arcidiocesi di Leopoli., Laperse bolla3 nondecanati, menzionache larimasero sedein diterritorio Žytomyr,<ref>Bollasovietico [http://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-17-1925-ocr.pdfe ''Vixdumfurono Poloniae''],unite AASalla 17diocesi (1925),di p.&nbsp;526Žytomyr.<ref name="kumor22"/ref> che rimase così senza vescovo per tutto il periodo sovietico fino al [[1991]].
 
Nel 1938 la diocesi comprendeva 16 decanati, 138 parrocchie e poco più di 320.000 fedeli.<ref name="kumor22"/>
 
Dopo l'ingresso delle [[Armata Rossa|truppe sovietiche]], il vescovo ausiliare [[Stefan Walczykiewicz]] fu arrestato il 17 settembre [[1939]]. Dopo numerosi interrogatori, che gli compromisero la salute, morì il 12 maggio [[1940]] all'età di 53 anni.
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*{{la}} [[Konrad Eubel]], ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [https://archive.org/details/hierarchiacathol01eubeuoft/page/290/mode/1up vol. 1], p.&nbsp;314; [https://archive.org/details/hierarchiacathol02eubeuoft/page/181/mode/1up vol. 2], p.&nbsp;181; [https://archive.org/details/hierarchiacathol03eube/page/229/mode/1up vol. 3], p.&nbsp;229; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol04eubeuoft#page/224/mode/1up vol. 4], pp.&nbsp;224–225; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/248/mode/1up vol. 5], p.&nbsp;248; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/266/mode/1up vol. 6], pp.&nbsp;266–267; vol. 7, p.&nbsp;244; vol. 8, pp.&nbsp;350–351
*{{la}} [https://archive.org/stream/raccoltadiconcor00cathuoft#page/538/mode/1up Bolla ''Maximis undique''], in: [[Angelo Mercati]] (a cura di) ''Raccolta di concordati su materie ecclesiastiche tra la Santa Sede e le autorità civili'', Roma, 1919, pp.&nbsp;538–559 (in particolare le pp.&nbsp;544–545 e 555)
*{{la}} [http://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-17-1925-ocr.pdf Bolla ''Vixdum Poloniae unitas''], AAS 17 (1925), p.&nbsp;521
 
==Voci correlate==