Sensibilità (sentimento): differenze tra le versioni

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===Sensibilità morale e artistica===
In filosofia la parola puàpuò assumere due ulteriori significati, quello di sensibilità [[estetica]], e di sensibilità [[morale]].<ref name=abbagnano/> Nel primo caso essa consiste nella facoltà di intuire la [[bellezza]] nell'[[arte]], nella [[musica]] e nella [[poesia]], nel secondo si tratta di riconoscere negli altri la presenza di doti come la [[moralità]], l'[[amore]] e la [[solidarietà]].
 
Dalla fine del XIX secolo, sempre più psicologi e scrittori si sono occupati del fenomeno di un'accresciuta sensibilità in tal senso, derivante strettamente dall'ascesa del culto del [[genio (filosofia)|genio]], ma anche dalla diffusa celebrazione del senso di [[decadentismo|decadenza]]. Nel romanzo di [[Joris-Karl Huysmans]] ''[[Controcorrente (Huysmans)|Controcorrente]]'', l'eroe coltiva la sua sensibilità patologica in parte con l'aiuto di [[droghe]].<ref>Jürgen Sänger, ''Aspekte dekadenter Sensibilität: J.-K. Huysmans' Werk von "Le drageoir aux épices" bis zu "A rebours", Lang, 1978.</ref>