RMS Queen Elizabeth: differenze tra le versioni
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Vennero inviate parti a Southampton e vennero preparati i bacini per accogliere la nave una volta arrivata.<ref name=maxtone359/>
Addirittura a nome degli impiegati al cantiere vennero prenotate stanze in alcuni hotel di Southampton, per dare una falsa traccia e venne assegnato alla nave il [[comandante (nautica)|comandante]] John Townley.
Townley aveva comandato in precedenza sia l{{'}}''Aquitania'' sia molti vascelli di più piccole dimensioni.
Townley e il suo equipaggio di 400 persone della Cunard vennero informati da un rappresentante dell'azienda prima che partissero di prepararsi ad un viaggio che li avrebbe potuti tenere lontano da casa per circa sei mesi.<ref name=palaces>''Floating Palaces.'' (1996) A&E. TV Documentary. Narrated by Fritz Weaver</ref>
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Durante queste prove la regina prese per un breve periodo il timone della nave.
Bisset seguiva le severe istruzioni di Sir Percy Bates, che era anch'egli a bordo durante le prove, ossia che tutto ciò che era richiesto era di fare due corse a non più di trenta nodi e che non era autorizzato ad ottenere un record di velocità superiore a quello della ''Queen Mary''.
Dopo le sue prove in mare la ''Queen Elizabeth'' finalmente entrò in servizio per la [[Cunard White Star]] sulla rotta per New York che prevedeva due navi alla settimana.<ref>Maxtone-Graham 1972, p. 396</ref> Nonostante le specifiche simili a quelle della ''Queen Mary'', l{{'}}''Elizabeth'' non detenne mai il [[Blue Riband]], visto che Percy Bates richiese che le due navi non entrassero in competizione.
Nel 1955 durante una revisione annuale a Southampton, in Inghilterra, la ''Queen Elizabeth'' venne dotata di due alette subacquee per ammorbidire il viaggio in caso di mare mosso. Le due alette vennero installate su entrambi i lati della chiglia, ed erano retrattili, per ottimizzare il consumo in caso di mare calmo e per la permanenza in porto.<ref>[http://books.google.com/books?id=biYDAAAAMBAJ&pg=-PA22&dq=popular+science+1930&hl=en&sa=X&ei=I5ICT8KZKsvlgge97s22Ag&ved=0CEsQ6AEwBjhu#v=onepage&q&f=true "Big Liner Sprouts Fins."] ''Popular Science'', June 1955, pp. 122-124.</ref>
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