Libro di Ester: differenze tra le versioni

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La traduzione dei Settanta è stata usata da [[San Girolamo|Girolamo]] nella compilazione della [[Vulgata]] latina. Egli, però, ha posto le parti mancanti nel testo ebraico in appendice alla traduzione del testo masoretico. In molte bibbie cattoliche i testi sono stati reinseriti all'interno della traduzione del testo masoretico e ciò crea qualche incongruenza quando il testo masoretico è diverso da quello greco da cui provengono le cosiddette "aggiunte". Nella edizione CEI del 2008, invece, si è preferito stampare le traduzioni di entrambi i testi, quello greco e quello ebraico, nella loro completezza, uno di seguito all'altro.
 
Alcuni studiosi sostengono che le parti presenti nel testo greco e assenti in quello ebraico siano l'opera di un ebreo egiziano, attivo attorno al [[170 a.C.]], che ha tentato di dare al libro un tono più religioso, e che ha promosso un'interpretazione dei fatti secondo cui a salvare i [[Giuda (tribù)|Giudei]] è stata la loro religiosità. Nel tempo in cui il ''Libro di Ester'' è stato scritto, il potere straniero che appariva prossimo a minacciare la [[Giudea]] erano i [[Macedoni (popolo antico)|Macedoni]] di [[Alessandro Magno]], che sconfissero l'[[impero persiano]] circa centocinquant'anni dopo il tempo in cui è ambientato il libro; e la traduzione greca dei Settanta dice chiaramente che Aman, che nel libro complotta per portare alla rovina i Giudei, era macedone mentre il testo in ebraico lo descrive come [[Agaghiti|agaghita]].
 
L'ultimo versetto del libro, cioè la chiusa della versione greca, dice tra l'altro che la traduzione greca di Ester fu portata in Egitto «''Nell'anno quarto di Tolomeo e di Cleopatra''». Ciò indicherebbe, secondo alcuni, che la versione greca risale almeno all'anno [[114 a.C.]], essendo quello il quarto anno di regno di [[Tolomeo VIII]] e di sua moglie [[Cleopatra II]].
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=== Persia e Macedonia ===
Nella versione greca dei LXX il testo presenta una curiosa variante, con interessanti implicazioni storiche. Infatti il ''Libro di Ester'' della LXX presenta nel versetto {{Passo biblico|Est|9,24|libro=no}} Aman non più come agaghita, e quindi come amalecita ([[Agag]] era il re degli [[Amaleciti]], la prima tribù ad attaccare il nascente popolo di Israele, catturato da [[Saul]], beniaminita come Mardocheo, e ucciso da [[Samuele (profeta)|Samuele]]), bensì come [[macedoniMacedoni (popolo antico)|macedone]]. Il malvagio progetto di Aman è ricondotto insomma non a un odio personale o tribale (Amalek contro [[Israele]]), bensì addirittura politico.
 
I rapporti tra Persia ed Ellade furono sempre molto difficili, fino alla conquista dell'impero persiano operata da [[Alessandro Magno]]: Aman allora avrebbe agito non solo per odio verso Mardocheo, ma anche perché nemico del re.