Wonder Stories: differenze tra le versioni
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[[File:Wonder Stories
Lasser forniva idee ai suoi autori e commentava le loro bozze, tentando di migliorare sia il livello scientifico sia la qualità della scrittura.<ref name=Davin_41>Davin, ''Pioneers'', p. 41.</ref> Parte della sua corrispondenza è sopravvissuta, compreso uno scambio con [[Jack Williamson]], a cui Lasser commissionò all'inizio del 1932 un racconto basato su una trama fornita da un lettore, il vincitore di uno dei concorsi della rivista. Lasser enfatizzava a Williamson l'importanza della plausibilità scientifica, citando come esempio un momento della storia in cui i terrestri devono decifrare una scritta in lingua marziana: «Dovete essere sicuro e rendere in maniera convincente come ci riescono; perché non hanno assolutamente alcun metodo per approcciarsi al linguaggio scritto di un altro mondo.»<ref name=Davin_41-43>Davin, ''Pioneers'', pp. 41–43.</ref> In un'occasione il lavoro di Lasser con uno dei suoi autori si estese a diventare una collaborazione: ''The Time Projector'', una storia comparsa nel numero di luglio 1931 di ''Wonder Stories'', venne attribuita a [[David H. Keller]] e David Lasser.<ref name=Davin_41/> Sia Lasser sia in seguito Hornig ebbero una quasi completa indipendenza editoriale da Gernsback, che si riservava solo il diritto di dare l'approvazione finale ai contenuti. Questo era in contrasto con il controllo più dettagliato che Gernsback aveva esercitato su ''Amazing Stories'' nei primi anni della sua esistenza. Lo storico della fantascienza Sam Moskowitz ha suggerito che la ragione fosse il cattivo stato finanziario di ''Wonder Stories'': Gernsback forse evita di corrispondere con gli autori perché doveva a molti del denaro.<ref name=Davin_48>Davin, ''Pioneers'', p. 48.</ref><ref name=Davin_63-64>Davin, ''Pioneers'', pp. 63–64.</ref>
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