Lorenzo Davidico: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Werther W (discussione | contributi)
Werther W (discussione | contributi)
Riga 8:
Qui studiò con un prete [[Torino|torinese]] di nome Felice, <ref>Ricordato nel ''Tractatulus de cellae'', Padova 1568, p. 13r</ref> che gli impartì i consueti insegnamenti di [[latino]], di [[grammatica]] e di [[logica]]. Risalgono a questi anni la [[morte]] del [[padre]] e la perdita dei beni di [[famiglia]], evento che egli vorrà interpretare come primo segno di un disegno provvidenziale che lo destinava alla [[santità]]. <ref>''Tractatulus de cellae'', p. 10</ref> Nel [[1531]] Lorenzo fu a Roma, presso un suo parente, Cristoforo Corneto, «inserviens» di [[papa Clemente VII]], dal quale fu raccomandato al servizio del [[cardinale]] [[Lorenzo Pucci]], morto quello stesso anno, e dei nipoti Antonio e Roberto Pucci, che gli fecero ottenere dei «benefici», rendite la cui natura non è meglio nota.
 
Prese gli ordini minori e, a suo dire, <ref>''Columba animae'', p. 20v-21r</ref> si laureò in [[teologia]] e in [[diritto canonico]] ma, poiché «desiderava ardentemente un profondo cambiamento della sua vita», <ref>''Columba animae'', p. 23r: «vitaeque meae reformationem sitirem»</ref> fattosi prete, nel [[1534]] lasciò Roma per [[Milano]], intenzionato a far parte della congregazione [[barnabita]], che appena l'anno prima, il [[18 febbraio]] [[1533]], aveva conseguito il primo breve di approvazione da parte di Clemente VII. È molto probabile che a suggerirgli quella scelta sia stato Basilio Ferrari, presente a Roma in qualità di scrittore apostolico nella curia papale e fratello di [[Bartolomeo Ferrari|Bartolomeo]], fondatore della nuova congregazione insieme con [[Antonio Maria Zaccaria]] e [[JacopoGiacomo Antonio Morigia]].
 
=== I chierici regolari di san Paolo ===