Impero timuride: differenze tra le versioni
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Avendo completato l'acquisizione delle terre chagathai nell'Asia centrale e dell'[[Ilkhanato]] in [[Persia]], Tamerlano poteva ora affrontare le grandi potenze islamiche a sud-est e a occidente dei suoi domini: l'India; il sultanato mamelucco di Siria ed Egitto; e il sultanato dei Turchi ottomani.<ref name="mah225230">{{cita|Mahajan (2007)|pp. 225-230}}.</ref>
Nel 1398 Tamerlano, prendendo a pretesto l'eccessiva tolleranza che il sultano dell'India mostrava verso i propri sudditi indù, attaccò il signore musulmano di [[Delhi]], attraversando l'[[Indo]] e sbaragliando i [[Rajput]] del [[Sindh]] interno.<ref>{{cita|Grousset (1970)|pp. 444-445}}.</ref> Durante l'avanzata, lo stesso Tamerlano fu colpito da una delle tante frecce che negli anni martoriarono il suo corpo. Pochi giorni più tardi, riuscì comunque ad arrivare davanti a Delhi, dove poca resistenza poterono opporgli le truppe del sultano [[tughlaq]] [[Nasir al-Din Mahmud Shah Tughlaq|Mahmud Shah]], nonostante i problemi creati dall'uso degli [[elefanti]] da parte di queste ultime.<ref name="gro445">{{cita|Grousset (1970)|p. 445}}.</ref> Una grande battaglia si svolse il 17 dicembre 1398, durante la quale, grazie a un efficace stratagemma tattico che intimidì i grossi mammiferi, Tamerlano prevalse. La conquista del [[Sultanato di Delhi]] si rivelò una delle più valorose vittorie compiute da Tamerlano, essendo infatti riuscito a compiere ciò che
[[File:Timur defeats the sultan of Delhi.jpg|miniatura|Una scena raffigurante la battaglia di Tamerlano con il sultano di Delhi [[Nasir al-Din Mahmud Shah Tughlaq|Mahmud Shah]], 1398. Illustrazione di Sharaf al-Din Ali Yazdi, (1595-1600)]]
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