Guerra delle due rose: differenze tra le versioni
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{{campagnabox Guerra delle Due Rose}}
La '''guerra delle due rose''' (nota in inglese come ''Wars of the Roses'') fu una sanguinosa lotta [[dinastia|dinastica]] combattuta in [[Inghilterra]] tra il
== Le cause ==
=== Cause dinastiche ===
[[Edoardo III d'Inghilterra]] (
'''1''' - [[Edoardo il Principe Nero|Edoardo di Woodstock]], [[principe del Galles]] (
* [[Riccardo II d'Inghilterra]] (
'''2''' - [[Lionello Plantageneto, I duca di Clarence]] (
* [[Filippa Plantageneta]] (
**[[Ruggero Mortimer, IV conte di March|Ruggero Mortimer]], IV conte di March (
***[[Edmondo Mortimer, V conte di March|Edmondo Mortimer]], V conte di March (
*** [[Anna Mortimer]] (
'''3''' - [[Giovanni Plantageneto, I duca di Lancaster]] (
* [[Enrico IV d'Inghilterra]] (
** [[Enrico V d'Inghilterra]] (
*** [[Enrico VI d'Inghilterra]] (
* [[John Beaufort, I conte di Somerset]] (
** [[John Beaufort, I duca di Somerset|Giovanni Beaufort, I duca di Somerset]] (
*** [[Margherita di Beaufort]] (
'''4''' - [[Edmondo Plantageneto, I duca di York]] (
* [[Riccardo Plantageneto, III conte di Cambridge]] (
** [[Riccardo Plantageneto, III duca di York]] (
*** [[Edoardo IV d'Inghilterra]] (
**** [[Edoardo V d'Inghilterra]] (
*** [[Riccardo III d'Inghilterra]] (
[[File:Richard II of England.jpg|thumb|verticale|Ritratto di Riccardo II<br />[[Abbazia di Westminster]] (1395)]]
[[File:Henry IV of England - Illustration from Cassell's History of England - Century Edition - published circa 1902.jpg|left|thumb|verticale|Ritratto di Enrico IV d'Inghilterra]]
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== Lo svolgimento della guerra ==
=== Cronologia ===
* Prima fase (
* Seconda fase (
* Terza fase (
* Quarta fase (
* Quinta fase (
=== Le forze in campo ===
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[[File:Stalbans-tower.jpg|thumb|verticale|La torre dell'orologio di [[St Albans]], del XV secolo]]
York e Warwick, nella primavera del [[1455]], raccolsero delle truppe, marciarono su Londra e alla fine di maggio, entrati in città sconfissero le truppe reali (il 22 maggio
[[File:Ludlow Castle gatehouse.jpg|left|thumb|verticale|[[Castello di Ludlow]], [[South Shropshire]]]]
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In novembre il re ebbe una ricaduta e Riccardo di York fu nominato protettore per la seconda volta, ma prima della fine dell'anno, Enrico si riprese e York fu tenuto come consigliere. Tuttavia, sempre nel [[1456]], Enrico e la regina, durante una visita nelle [[Midlands]], si ritirarono nei possedimenti dei Lancaster e a [[Coventry]] organizzarono un incontro in cui York e i suoi amici dovettero giurare fedeltà al re, ma subito dopo si allontanarono dalla corte.
Dopo che, nel [[1458]], fu inscenata una pacificazione fittizia, si arrivò a uno scontro armato: nel [[1459]] Riccardo di York, senza autorizzazione regia, tornò con un esercito in Inghilterra e, questa volta, dichiarò decaduto Enrico VI dal trono, si recò in [[Galles]], al [[Castello di Ludlow]]: di lì cercò di ricongiungersi con l'esercito di Warwick che cercava di raggiungerlo partendo dallo [[Yorkshire]]. I Lancaster cercarono di evitare tale ricongiungimento e battere i due eserciti separatamente, ma fallirono nel loro intento con la sconfitta nella battaglia di ''Blore Heath'' (23 settembre
[[File:Edward IV Plantagenet.jpg|left|thumb|upright=0.7|Edoardo IV d'Inghilterra]]
Riorganizzate le truppe all'estero, Warwick guidò il rientro degli yorkisti in Inghilterra e nella battaglia di ''[[Northampton]]'' (10 luglio [[1460]]) trionfò assieme a Edoardo sui Lancaster. Enrico VI, in attesa dell'arrivo di Riccardo di York, venne nuovamente imprigionato, ma stavolta nel carcere di massima sicurezza dell'epoca, la [[torre di Londra]]. Riccardo e i suoi entrarono nella capitale con gli onori riservati ai monarchi; Riccardo, in ottobre, convocò il parlamento, a cui chiese di essere eletto re, ma quando egli si diresse verso il trono attendendosi le acclamazioni dei suoi, i suoi sostenitori (Warwick compreso) rimasero in un silenzio imbarazzante. Riccardo comprese che era necessario convincere loro e il [[Parlamento del Regno Unito|Parlamento]] delle sue legittime pretese al trono: non era ancora il momento di forzare la mano, tanto più che i lancasteriani erano stati dispersi ed Enrico VI era sotto sicura custodia. In quello stesso ottobre
=== Seconda fase (1460-1461): la rivincita dei Lancaster ===
[[File:SandalCastle pugneys emley.JPG|thumb|Rovine del Castello di Sandal, vicino a [[Wakefield]], [[West Yorkshire]]]]
Mentre a Londra si consumavano questi intrighi, l'energica regina [[Margherita d'Angiò|Margherita]] mise in luce le proprie doti di infaticabile organizzatrice, e, con l'appoggio degli scozzesi, dopo avere raccolto nel nord un imponente esercito, riunì nuovamente i sostenitori della propria causa presso la città di [[York]] e dallo Yorkshire si avviò verso sud. Riccardo di York le andò incontro sicuro della vittoria, e proprio questa sicurezza lo indusse a valutare erroneamente il morale e le forze avversarie. Nella [[battaglia di Wakefield]] (30 dicembre
Erede dei diritti di Riccardo e capo degli York divenne il suo primogenito, [[Edoardo IV d'Inghilterra|Edoardo]], conte di March, che non si perse d'animo e, con l'aiuto dei fratelli, [[Giorgio Plantageneto, I duca di Clarence|Giorgio di Clarence]] e [[Riccardo III d'Inghilterra|Riccardo di Gloucester]], reclutò un esercito da contrapporre ai Lancaster che si trovavano in quel mentre in difficoltà: l'esercito da loro approntato era sì poderoso, ma anche estremamente costoso<ref>In assenza del re ancora prigioniero a Londra, Margherita aveva cercato di racimolare denaro proponendo la vendita della città di [[Berwick-upon-Tweed]] agli [[Scozia|Scozzesi]], ma la proposta non ebbe altro effetto che alienare ai Lancaster molte simpatie nell'orgogliosa aristocrazia inglese.</ref> e i soldati, privi della paga, iniziarono a disertare in massa.
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[[File:Map- Wars of the Roses.jpg|thumb|verticale|Importanti località della guerra delle due rose]]
Edoardo riuscì a galvanizzare il suo esercito e nella battaglia di ''Mortimer's Cross'' (2 febbraio
[[File:ElizabethWoodville.JPG|thumb|left|verticale|Elisabetta Woodville]]
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Warwick, intanto, trovava non poche difficoltà a radunare il suo esercito. Saputo che Margherita si appressava alla capitale per liberare Enrico VI, decise di ingaggiare battaglia contando sulla sua buona stella: lo scontro avvenne il 17 febbraio dello stesso 1461 nella cosiddetta ''[[Seconda Battaglia di St Albans]]'' e vide la disfatta di Warwick e dei suoi nonché la liberazione del re che Warwick si era portato dietro da Londra e che, nella concitata ritirata dopo la sconfitta, aveva abbandonato a sé stesso.
Margherita e il re si diressero a [[Londra]], ma la città - timorosa del saccheggio cui l'affamato esercito lancasteriano avrebbe potuto dar vita - sbarrò le porte in faccia<ref>Pare che per evitare il saccheggio [[Enrico VI d'Inghilterra|Enrico VI]] decidesse di non entrare in città.</ref> alla coppia reale che, con la propria armata, si diresse verso nord per intercettare Edoardo. Costui invece, raggiunto da [[Richard Neville|Warwick]], si diresse immediatamente a Londra dove fece il suo ingresso in città, il 26 febbraio [[1461]], denunciò Enrico VI di aver violato l'Atto di accordo, lo dichiarò decaduto. Enrico fu deposto il 4 marzo
Edoardo IV decise di farla finita con Enrico VI: supportato dal titolo regale, radunò un poderoso esercito e si pose al suo comando assieme ai fratelli e a Warwick. Marciarono verso nord e intercettarono le forze avversarie a ''[[Battaglia di Towton|Towton]]'' ([[North Yorkshire]]), il 29 marzo
Durante il primo periodo del regno di Edoardo IV, la resistenza dei Lancaster proseguì soprattutto sotto la guida della Regina Margherita e di pochi nobili fedeli delle contee settentrionali dell'Inghilterra e del Galles. Enrico fu catturato da Edoardo nel [[1465]] e successivamente imprigionato nella Torre di Londra. La Regina Margherita, che visse in esilio in [[Scozia]] e quindi in Francia, era decisa a riprendersi il trono a favore del marito e del figlio. A Parigi, [[Margherita d'Angiò|Margherita]] cercava il sostegno del cugino [[Luigi XI di Francia|Luigi XI]], re di Francia, e di altri potentati europei, mentre in Inghilterra il regno di Edoardo IV iniziava sotto non buoni auspici. Egli, oltre a ottenere le antipatie del ceto medio inasprendo le tasse per far fronte ai debiti contratti durante la guerra, commise l'errore di porre in disparte il conte di Warwick inviandolo in Francia per negoziare il matrimonio con una principessa reale di quel paese. Quando questi tornò per descrivergli le ben avviate trattative, trovò Edoardo già sposato con una nobildonna, [[Elisabetta Woodville]] e prese la cosa come un'offesa personale. Inoltre Edoardo, che probabilmente riteneva saldo il suo potere, decise di porre un freno a colui che tanto aveva fatto in suo favore durante la guerra: gli negò premi e titoli, che invece distribuiva a piene mani tra i suoi sostenitori.
Warwick provò irritazione per l'influenza che i suddetti esercitavano sul re, così, con l'aiuto del giovane fratello del sovrano, [[Giorgio Plantageneto, I duca di Clarence]], che l'11 luglio del [[1469]], aveva sposato sua figlia, [[Isabella Neville|Isabella]], e quindi era divenuto suo genero, prese le armi contro Edoardo. Il grosso dell'esercito reale, privo di Edoardo, fu sconfitto nella ''battaglia di Edgecote Moor'', presso [[Banbury]], nell'[[Oxfordshire]] ed Edoardo fu successivamente catturato a [[Milton Keynes (borough)|Olney]]. Le forze di Warwick imprigionarono il suocero e il cognato di Edoardo, [[Richard Woodville]] e Giovanni Woodville<ref>[[Richard Woodville]] e Giovanni Woodville furono poi decapitati a [[Kenilworth]], in base a false accuse (12 agosto
Warwick cercò allora di governare nel nome di Edoardo, ma la nobiltà, molta della quale doveva le proprie nomine al re, si mostrò restia e temendo una ribellione, Warwick fu costretto a rilasciare Edoardo, che non sentendosi sicuro, non solo non si vendicò, ma lo perdonò (assieme a Clarence) e favorì una riconciliazione con il progetto di matrimonio tra sua figlia, [[Elisabetta di York]], e Giorgio Neville, figlio del fratello di Warwick [[John Neville, I marchese di Montagu]]. Malgrado ciò, Warwick e Clarence si rivoltarono ancora: a seguito di un tumulto scoppiato, per motivi privati, nel [[1469]] nel [[Lincolnshire]] e trasformatosi nel [[1470]] in una ribellione, poi fallita, divenne palese che gli ispiratori ne erano stati proprio Warwick e Clarence. I due furono obbligati a fuggire a [[Calais]] e a rifugiarsi in Francia.
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La disfatta dei Lancaster fu completa: Enrico VI venne fatto prigioniero e suo figlio Edoardo di Lancaster trucidato. Solo [[Margherita d'Angiò]] riuscì a sopravvivere, imprigionata finché la [[Francia]] non la fece liberare nel [[1475]] pagando un riscatto. Morì in Francia, sola e dimenticata, nel [[1482]]. Peraltro la prigionia di Enrico VI fu davvero breve: 17 giorni dopo (21 maggio 1471), venne trovato morto, pugnalato davanti all'altare della cappella privata all'interno dei suoi appartamenti nella [[torre di Londra]].
Uno degli effetti della [[battaglia di Tewkesbury]] fu la fuga in [[Bretagna]] del conte di Pembroke, Jasper Tudor, fratellastro di Enrico VI per parte di madre. Egli fuggì con il nipote [[Enrico VII d'Inghilterra|Enrico Tudor]] (
=== Quinta fase (1483-1485): l'avvento dei Tudor ===
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Ciò rendeva nullo il secondo matrimonio con Elisabetta Woodwille, faceva decadere i diritti dei suoi figli al trono, ivi quindi compreso Edoardo V e apriva le porte alla successione del duca di Gloucester. Un'assemblea dei Tre Stati del Regno, avendo esaminate le prove, dichiarò bigame le seconde nozze del re e offrì al duca di Gloucester la corona, che la accettò salendo al trono col nome di [[Riccardo III d'Inghilterra|Riccardo III]].<ref>{{Cita libro|autore=John Ashdown Hill|titolo=The Mythology of Richard III|anno=2015|editore=Amberley|città=Stroud|lingua=inglese|pp=74-85}}</ref>[[File:Henry Seven England.jpg|thumb|verticale|Enrico VII d'Inghilterra]]
Nell'ottobre dello stesso anno [[Henry Stafford, II duca di Buckingham]], uno dei sostenitori più leali e fedeli di Riccardo III, si ribellò al sovrano e tentò di rovesciarlo con la forza, in combutta con Enrico Tudor; il tentativo fallì e Stafford fu giustiziato nello stesso anno, [[1483]]. Enrico riuscì a salvarsi evitando di mettere piede in Inghilterra, e ritentò l'impresa sbarcando in Inghilterra con un piccolo esercito nel [[1485]], e raccogliendo attorno a sé un piccolo numero di seguaci, benché ancora insufficienti per contrastare Riccardo III. Questi gli mosse contro, e i due avversari si scontrarono a [[Battaglia di Bosworth Field|Bosworth Field]] (22 agosto
Giunto a Londra, Enrico si fece incoronare col nome di [[Enrico VII d'Inghilterra|Enrico VII]]. Per sostenere il suo debole diritto al trono sposò la figlia primogenita di Edoardo IV, [[Elisabetta di York]]. Due anni dopo, tuttavia, si registrò una nuova ribellione capitanata dal conte di Lincoln, nipote ed erede di Riccardo III. La sconfitta dei ribelli e la morte del conte nella battaglia di Stoke Field del 1487, viene considerata, da buona parte della storiografia britannica, la vera fine della guerra delle due rose, anche se scaramucce continuarono per molti anni.
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