Giuseppe Bonaparte: differenze tra le versioni
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Inizialmente destinato alla carriera ecclesiastica, Giuseppe frequentò per qualche tempo dal [[1778]] il collegio di [[Autun]], rimanendo comunque già subito coinvolto nella causa della liberazione della [[Corsica]], iniziativa che abbandonò presto per quella della [[Francia]] dopo numerosi diverbi avuti con [[Pasquale Paoli]], che la sua famiglia aveva in un primo tempo sostenuto nella lotta indipendentista dell'isola e che poi aveva abbandonato definitivamente quando la [[Repubblica di Genova]] aveva venduto l'isola ai francesi.
Nel frattempo, con la morte del padre e la presenza dei fratelli più piccoli ([[Girolamo Bonaparte|Girolamo]], il più giovane di questi, aveva appena
Tornato ancora una volta ad [[Ajaccio]], Giuseppe divenne segretario del generale Rossi, da poco presidente del Comitato generale dei tre ordini, che aveva il compito di presiedere l'ordine nell'isola. Il 30 novembre [[1789]] l'Assemblea nazionale della Corsica respinse la richiesta di [[Repubblica di Genova|Genova]] di potere rioccupare pacificamente l'isola, abolendo contestualmente anche il regime militare e dichiarando invece la Corsica parte integrante del territorio francese. A quel tempo Giuseppe venne nominato giudice, grazie anche all'amicizia di Clemente Paoli, fratello maggiore di Pasquale, che aveva frequentato a Pisa durante i suoi studi.
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