Bedonia: differenze tra le versioni
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Il borgo viene citato nuovamente in un documento dell'VIII secolo quando un gruppo di ''homines'' di Bedonia entra in conflitto col vescovo di Piacenza per dei diritti sulle terre coltivabili in zona "Breia" ancora oggi esistente, amministrate da ''case massericae'' di cui si possono ritrovare antiche tracce nelle frazioni di Casalporino, Casaleto e Casale d'Illica<ref name=RefA />.
L'area dell'abitato venne fortemente influenzata dalla presenza dei monaci dell'abbazia di [[Bobbio]] che realizzarono gli insediamenti di Calice (''Carice''), Carniglia, Casalporino, Chiesiola, Cornolo, Drusco, Nociveglia, Porcile, Romezzano. Nella prima metà del [[IX secolo]] il [[re d'Italia]] e futuro [[imperatore del Sacro Romano Impero]] [[Lotario I]] confermò ai monaci di Bobbio i diritti sul territorio e della [[Corte (storia)|corte]] di ''Carice'' (in cui era inserita la corte di [[Tornolo]] e [[Compiano]]), menzionata nell'833 nelle ''Adbreviationes'' dell'abate [[Wala]] tra i possedimenti del monastero<ref name="Terra di pievi">{{Cita|Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti|p. 158.}}</ref><ref name="Sandrini">{{cita|Sandrini|pp. 11-12.}}</ref><ref>{{cita|Cipolla, Buzzi|Vol I pp. 138, 140 -
In seguito Bedonia sarà feudo dei vescovi di Piacenza che vi istituirono in loco un arciprete a loro rappresentanza, il borgo passò quindi nell'orbita del comune di Piacenza, mentre le frazioni della corte di Calice con Casalporino, Drusco e Romezzano e dipendenze rimasero sempre nel feudo monastico e dal 1014 assorbite nel feudo della contea vescovile della [[Diocesi di Piacenza-Bobbio#Diocesi di Bobbio|Diocesi di Bobbio]].
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