Proboscidea: differenze tra le versioni

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Diverse specie di proboscidati vivevano sulle isole e sperimentarono il [[nanismo insulare]]. Ciò avvenne principalmente durante il Pleistocene, quando alcune popolazioni di elefanti furono isolate dalle fluttuazioni del livello del mare, sebbene gli elefanti nani esistessero già prima nel Pliocene. Questi elefanti, probabilmente, divennero più piccoli sulle isole a causa della mancanza di popolazioni di grandi predatori e risorse limitate. Al contrario, piccoli mammiferi, come i roditori, in queste condizioni svilupparono il [[gigantismo insulare]]. Diversi proboscidati nani sono stati scoperti in [[Indonesia]], nelle [[Channel Islands|Isole del Canale della California]] e in diverse isole del [[Mediterraneo]].<ref name=Sukumar31/>
 
Si ritiene che ''[[Stegoloxodon|Elephas celebensis]]'' di [[Sulawesi]] discenda da ''[[Elephas|Elephas planifrons]]''. La specie ''[[Palaeoloxodon falconeri|Elephas falconeri]]'' di [[Malta]] e della [[Sicilia]] era alto solo 1 metro e probabilmente si era evoluto dall'[[Palaeoloxodon antiquus|elefante dalle zanne dritte]] (''Palaeoloxodon antiquus''), che, probabilmente, era l'antenato anche degli elefanti nani di [[Cipro]]. Altri elefanti nani di incerta discendenza sono stati rinvenuti a [[Creta (Grecia)|Creta]], nelle [[Cicladi]] e nel [[Dodecaneso]], mentre è noto che in [[Sardegna]] vivessero dei mammut nani.<ref name=Sukumar31>Sukumar, pp. 31–33.</ref> Il [[Mammuthus columbi|mammut colombiano]] (''Mammuthus columbi'') colonizzò le [[Channel Islands|Isole del Canale]] e le popolazioni delle isole di evolvettero nel [[Mammuthus exilis|mammut pigmeo]] (''Mammuthus exilis''). Questa specie raggiungeva un'altezza di 1,2–1,8 metri e pesava 200–2.000 &nbsp;kg. Una popolazione di piccoli mammut lanosi sopravvisse sull'[[isola di Wrangel]] fino a 4.000 anni fa.<ref name=Sukumar31/> Dopo la loro scoperta nel 1993, furono considerati mammut nani.<ref name=Nature>{{cita pubblicazione| autore = Vartanyan, S. L., Garutt, V. E., Sher, A. V. | data = 1993 | titolo = Holocene dwarf mammoths from Wrangel Island in the Siberian Arctic | rivista = [[Nature (journal)|Nature]] | volume = 362 | pp = 337–40 | doi=10.1038/362337a0 | numero=6418| pmid = 29633990 | bibcode = 1993Natur.362..337V }}</ref> Tuttavia, questa classificazione è stata rivalutata e dalla Seconda Conferenza Internazionale sui Mammut del 1999, e ora questi animali non sono più considerati veri "mammut nani", ma una popolazione rimasta isolata sull'isola a seguito della fine dell'era glaciale e che era caduta in una forte [[Inincrocio|depressione da consanguineità]].<ref>{{cita pubblicazione|autore=Tikhonov, A.; Agenbroad, L.; Vartanyan, S. |data=2003 |titolo=Comparative analysis of the mammoth populations on Wrangel Island and the Channel Islands |rivista=Deinsea |volume=9 |numero= |pp=415–20 |issn=0923-9308}}</ref>
 
== Tassonomia ==
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Un evento importante nell'evoluzione dei proboscidati fu la collisione dell'[[Africa|Afro]]-[[Penisola arabica|Arabia]] con l'[[Eurasia]], durante il [[Miocene|Miocene inferiore]], circa 18-19 milioni di anni fa, consentendo ai proboscidati di disperdersi dalla loro patria africana attraverso l'Eurasia, e successivamente, circa 16-15 milioni di anni fa, in [[America del Nord|Nord America]] attraverso il ponte di terra di [[Beringia]]. I gruppi di proboscidati prominenti durante il Miocene includono i [[Deinotheriidae|deinotheriidi]], insieme agli [[Elephantimorpha|elefantimorfi]] più avanzati, inclusi [[Mammutidae|mammutidi]] (mastodonti), [[Gomphotheriidae|gomphotheri]], [[Amebelodontidae|amebelodontidi]] (che include gli "elefanti dalle zanne di pala", come ''[[Platybelodon]]''), [[Choerolophodontidae|choerolophodontidi]] e [[Stegodontidae|stegodontidi]].<ref name=":2">{{Cita pubblicazione |cognome1=Cantalapiedra |nome1=Juan L. |cognome2=Sanisidro |nome2=Óscar |cognome3=Zhang |nome3=Hanwen |cognome4=Alberdi |nome4=María T. |cognome5=Prado |nome5=José L. |cognome6=Blanco |nome6=Fernando |cognome7=Saarinen |nome7=Juha |data=1 Luglio 2021|titolo=The rise and fall of proboscidean ecological diversity |url=https://www.nature.com/articles/s41559-021-01498-w |rivista=Nature Ecology & Evolution |lingua=en |volume=5 |numero=9 |pp=1266–1272 |doi=10.1038/s41559-021-01498-w |issn=2397-334X |pmid=34211141 |s2cid=235712060}}</ref> Circa 10 milioni di anni fa, i primi membri della famiglia degli [[Elephantidae|Elefantidi]] emersero in Africa, avendo origine dai gomphotheri.<ref>H. Saegusa, H. Nakaya, Y. Kunimatsu, M. Nakatsukasa, H. Tsujikawa, Y. Sawada, M. Saneyoshi, T. Sakai [https://apo.ansto.gov.au/dspace/bitstream/10238/9340/2/icmr_volume_low.pdf#page=188 Earliest elephantid remains from the late Miocene locality, Nakali, Kenya] Scientific Annals, School of Geology, Aristotle University of Thessaloniki, Greece VIth International Conference on Mammoths and Their Relatives, vol. 102, Grevena -Siatista, special volume (2014), p. 175</ref> Il [[Miocene|Miocene superiore]] vide importanti cambiamenti climatici, che portarono al declino e all'estinzione di molti gruppi di proboscidati, come gli amebelodontidi e i choerolofodontidi.<ref name=":2" /> I primi membri dei generi moderni di Elephantidae apparvero durante il [[Miocene]]-[[Pliocene|Pliocene inferiore]], circa 5 milioni di anni fa. I generi elefantidi ''[[Elephas]]'' (che include l'elefante asiatico odierno) e ''[[Mammuthus]]'' (i mammut) migrarono dall'Africa durante il tardo Pliocene, circa 3,6-3,2 milioni di anni fa.<ref>{{Cita pubblicazione |cognome1=Iannucci |nome1=Alessio |cognome2=Sardella |nome2=Raffaele |data=28 Febbraio 2023 |titolo=What Does the "Elephant-Equus" Event Mean Today? Reflections on Mammal Dispersal Events around the Pliocene-Pleistocene Boundary and the Flexible Ambiguity of Biochronology |rivista=Quaternary |lingua=en |volume=6 |numero=1 |pp=16 |doi=10.3390/quat6010016 |issn=2571-550X |doi-access=free|hdl=11573/1680082 |hdl-access=free }}</ref>
 
Nel corso del [[Pleistocene inferiore]], tutti i probobscidati non-elefantidi al di fuori delle Americhe si estinsero (compresi mammutidi, gomphotheri e deinotheri), ad eccezione di ''[[Stegodon]]''.<ref name=":2" /> I gomphotheridi si dispersero in [[America meridionale|Sud America]] durante quest'era come parte del [[Grande scambio americano|Grande Interscambio Americano]],<ref name="Mothé et al 2016 (In Press)">{{cita pubblicazione|cognome1=Mothé |nome1=Dimila |cognome2=dos Santos Avilla |nome2=Leonardo |cognome3=Asevedo |nome3=Lidiane |cognome4=Borges-Silva |nome4=Leon |cognome5=Rosas |nome5=Mariane |cognome6=Labarca-Encina |nome6=Rafael |cognome7=Souberlich |nome7=Ricardo |cognome8=Soibelzon |nome8=Esteban |cognome9=Roman-Carrion |nome9=José Luis |cognome10=Ríos |nome10=Sergio D. |cognome11=Rincon |nome11=Ascanio D. |cognome12=Cardoso de Oliveira |nome12=Gina |cognome13=Pereira Lopes |nome13=Renato |data=30 Settembre 2016 |titolo=Sixty years after 'The mastodonts of Brazil': The state of the art of South American proboscideans (Proboscidea, Gomphotheriidae) |url=http://bibdigital.epn.edu.ec/bitstream/15000/17075/1/Moth%c3%a9%20et%20al.%2c%202016%20-%20Sixty%20years%20proboscideans.pdf |rivista=Quaternary International |volume=443 |pp=52–64 |bibcode=2017QuInt.443...52M |doi=10.1016/j.quaint.2016.08.028}}</ref> mentre i mammut migrarono in Nord America, circa 1,5 milioni di anni fa.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Lister |nome1=A. M. |cognome2=Sher |nome2=A. V. |data=13 Novembre 2015 |titolo=Evolution and dispersal of mammoths across the Northern Hemisphere |rivista=Science |lingua=en |volume=350 |numero=6262 |pp=805–809 |bibcode=2015Sci...350..805L |doi=10.1126/science.aac5660 |issn=0036-8075 |pmid=26564853 |s2cid=206639522}}</ref> Alla fine del Pleistocene inferiore, circa 800.000 anni fa, il genere elefantino ''[[Palaeoloxodon]]'' si disperse al di fuori dell'Africa, distribuendosi ampiamente in Eurasia.<ref name=":0">{{Cita pubblicazione |cognome=Lister |nome=Adrian M. |titolo=Ecological Interactions of Elephantids in Pleistocene Eurasia |data=2004 |url=https://www.researchgate.net/publication/264788794 |work=Human Paleoecology in the Levantine Corridor |pp=53–60 |accesso=14 Aprile 2020 |editore=Oxbow Books |isbn=978-1-78570-965-4}}</ref> I proboscidati subirono un drammatico declino durante il tardo Pleistocene, in cui tutti i rimanenti proboscidati non-elefantidi (inclusi ''Stegodon'', mastodonti e i gomphotheri ''[[Cuvieronius]]'' e ''[[Notiomastodon]]'') e ''[[Palaeoloxodon]]'' si estinsero. I mammut sopravvissero solo in popolazioni [[Specie relitta|relitte]] sulle isole intorno allo [[Stretto di Bering|stretto di Bering]] nell'[[Olocene]], con la loro ultima popolazione nota risalente a circa 4.000 anni fa sull'[[isola di Wrangel]]. Tuttavia, questa era una popolazione rimasta isolata sull'isola a seguito della fine dell'[[ultima era glaciale|era glaciale]] e che era caduta in una forte [[Inincrocio|depressione da consanguineità]].<ref name=":2" /><ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Rogers |nome1=Rebekah L. |cognome2=Slatkin |nome2=Montgomery |data=2 Marzo 2017 |curatore-cognome=Barsh |curatore-nome=Gregory S. |titolo=Excess of genomic defects in a woolly mammoth on Wrangel island |rivista=PLOS Genetics |lingua=en |volume=13 |numero=3 |pp=e1006601 |doi=10.1371/journal.pgen.1006601 |issn=1553-7404 |pmc=5333797 |pmid=28253255}}</ref>
 
Il seguente [[Cladogramma|cladogramma]] è basato su endocasti:<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Benoit |nome1=Julien |titolo=Paleoneurology of the Proboscidea (Mammalia, Afrotheria): Insights from Their Brain Endocast and Labyrinth |data=2023 |url=https://link.springer.com/10.1007/978-3-031-13983-3_15 |work=Paleoneurology of Amniotes |pp=579–644 |curatore-cognome=Dozo |curatore-nome=María Teresa |accesso=22 Maggio 2023 |città=Cham |editore=Springer International Publishing |lingua=en |doi=10.1007/978-3-031-13983-3_15 |isbn=978-3-031-13982-6 |cognome2=Lyras |nome2=George A. |cognome3=Schmitt |nome3=Arnaud |cognome4=Nxumalo |nome4=Mpilo |cognome5=Tabuce |nome5=Rodolphe |cognome6=Obada |nome6=Teodor |cognome7=Mararsecul |nome7=Vladislav |cognome8=Manger |nome8=Paul |curatore2-cognome=Paulina-Carabajal |curatore2-nome=Ariana |curatore3-cognome=Macrini |curatore3-nome=Thomas E. |curatore4-cognome=Walsh |curatore4-nome=Stig}}</ref>
{{clade
|label1=[[Proboscidea]]
|1={{clade
|1=''[[Phosphatherium escuilliei|Phosphatherium esculliei]]'' [[File:Phosphatherium - head restoration.tif|50px]]