Mauro De Mauro: differenze tra le versioni
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Nel 1943-1944, nella [[Roma]] occupata dai tedeschi, fu vice questore di Pubblica Sicurezza sotto il questore [[Pietro Caruso]], informatore del capitano delle [[SS]] [[Erich Priebke]] e del colonnello [[Herbert Kappler]] e collaborò<ref>Giuseppe Casarrubea, Mario J. Cereghino, ''Lupara nera: La guerra segreta alla democrazia in Italia 1943-1947'', capitolo: Uno, nessuno, centomila</ref> con la [[Banda Koch]], un reparto speciale del Ministero dell'Interno della [[Repubblica Sociale Italiana]].<ref name="Viviano">Francesco Viviano, ''Mauro De Mauro. La verità scomoda'', Reggio Emilia, Aliberti, 2009.</ref> Nel marzo del 1944, con il nome di "tenente Marini", si infiltrò in [[Bandiera Rossa (movimento)|Bandiera Rossa]] e passò le sue informazioni alla [[Gestapo]], che arrestò cinque militanti del gruppo, tra cui [[Aladino Govoni]], in seguito torturato e ucciso.<ref>[https://www.anticaferrara.it/old/aladino-govoni/ Aladino Govoni], anticaferrara.it, 4 dicembre 2019.</ref><ref>Abele Longo, [https://neobar.org/2019/03/24/ricordando-le-fosse-ardeatine-corrado-govoni-aladino-di-giancarlo-locarno/ ''Ricordando le Fosse Ardeatine – Corrado Govoni, “Aladino” (di Giancarlo Locarno)''], neobar.org, 24 marzo 2019.</ref><ref>Aldo Pavia, [https://www.letteraicompagnirivista.com/events/25-gennaio-1944/ ''25 gennaio 1944''], ''Lettera ai Compagni'', senza data.</ref> Alla fine della guerra fu sul fronte di [[Trieste]] a contrastare il IX Corpus sloveno, di nuovo con Borghese, come corrispondente di guerra della Decima, con il grado di [[sottotenente]].
Un suo fratello aviatore, Francesco (nato a Foggia il 22 marzo 1918), morì in guerra
Nell'estate del 1945 fu arrestato a [[Milano]] dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] e rinchiuso prima a [[Ghedi]] poi nel [[Campo di concentramento di Coltano]], dal quale riuscì a fuggire nel settembre successivo;<ref>Nicola Tranfaglia, Giuseppe Casarrubea, ''La santissima trinità: Mafia, Vaticano e Servizi Segreti all'assalto dell'Italia 1943-1947'', Bompiani - ISBN 88-587-1351-6</ref> secondo alcune fonti poté evadere approfittando di un momento di confusione generato dalle visite dei parenti dei detenuti,<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2009/09/07/la-messa-in-latino-per-i-repub/12016/ |titolo=Coltano, la messa in latino per i repubblichini|autore=Giampiero Calapà|editore=IlFattoQuotidiano.it|data=7 settembre 2009|accesso=9 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141126035358/http://www.ilfattoquotidiano.it/2009/09/07/la-messa-in-latino-per-i-repub/12016/ |dataarchivio=26 novembre 2014|urlmorto=no}}</ref> mentre altre glissano sul dettaglio parlando però di "discutibile astuzia".<ref>Dario Antiseri, Silvano Tagliagambe, ''Storia della filosofia -: Filosofi italiani contemporanei, Volume 13'', Bompiani - ISBN 88-587-6241-X</ref>
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