Sicurezza del cloud computing: differenze tra le versioni

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Il [[cloud computing|cloud]] offre agli utenti di archiviare ed elaborare i loro dati e processi in [[Centro elaborazione dati|data center]] di terze parti.<ref name="cloudid">{{Cita pubblicazione|cognome= Haghighat |nome= M. |cognome2= Zonouz |nome2= S. |cognome3= Abdel-Mottaleb |nome3= M. |anno= 2015 |titolo= CloudID: Trustworthy Cloud-based and Cross-Enterprise Biometric Identification | doi = 10.1016/j.eswa.2015.06.025 |rivista= Expert Systems with Applications |volume= 42 |numero= 21|pp= 7905–7916 }}</ref> Le aziende utilizzando il cloud tramite differenti modelli di servizio ([[Software as a service|SaaS]], [[Platform as a service|PaaS]], and [[IaaS]]) e modelli di distribuzione (privati, pubblici, ibridi o di community).<ref name="Srinavasin">{{Cita web|cognome=Srinavasin|nome=Madhan|titolo='State-of-the-art cloud computing security taxonomies: a classification of security challenges in the present cloud computing environment|editore= ACM ICACCI'|anno=2012|url=http://doi.acm.org/10.1145/2345396.2345474}}</ref> I problemi di sicurezza associati al cloud computing si dividono in due ampie categorie: problemi di sicurezza affrontati dai [[cloud provider]] (organizzazioni che forniscono servizi cloud) e problemi di sicurezza affrontati dai loro clienti (aziende, organizzazioni o privati che utilizzano i servizi offerti dal cloud stesso).<ref>{{Cita news|url=http://security.sys-con.com/node/1231725|titolo=Swamp Computing a.k.a. Cloud Computing|editore=Web Security Journal|data=28 dicembre 2009|accesso=25 gennaio 2010|dataarchivio=31 agosto 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190831163708/http://security.sys-con.com/node/1231725|urlmorto=sì}}</ref> La responsabilità è condivisa: il provider deve assicurare che la loro infrastruttura è sicura e che i dati e le applicazioni dei clienti sono protette, mentre gli utenti devono adottare misure per rendere le loro applicazioni difficilmente violabili.
 
Quando un'organizzazione decide di effettuare lo storage dei propri dati o di ospitare un'applicazione sul cloud, perde la possibilità di avere l'accesso fisico ai server che contengono queste informazioni. Di conseguenza, i potenziali [[dati sensibili]] sono esposti al rischio di attacchi interni.
Secondo un recente report della [[Cloud Security Alliance]], gli attacchi che partono dall'interno del cloud provider sono la sesta più grande minaccia nel [[cloud computing]].<ref name="Top Threats to Cloud Computing v1.0">{{Cita web|titolo=Top Threats to Cloud Computing v1.0|url=https://cloudsecurityalliance.org/topthreats/csathreats.v1.0.pdf|editore=Cloud Security Alliance|accesso=20 ottobre 2014|dataarchivio=28 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180928164516/https://cloudsecurityalliance.org/topthreats/csathreats.v1.0.pdf|urlmorto=sì}}</ref> Pertanto, i cloud providers devono garantire che vengano eseguiti controlli approfonditi sui dipendenti che hanno accesso ai server nei loro data center.
 
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;Sicurezza fisica
:I fornitori di servizi cloud proteggono fisicamente l'hardware IT (server, [[router]], cavi ecc.) da accessi non autorizzati, interferenze, sbalzi di corrente, furti, incendi e disastri naturali inoltre assicurano la [[continuità operativa]]. Normalmente questi servizi si possono avere usufruendo di data center di livello mondiale (ovvero, professionalmente specificati, progettati, costruiti, monitorati e gestiti). Bisogna sottolineare che la sicurezza informatica senza la [[sicurezza fisica]] dei server non vale nulla; poiché il malintenzionato che riesce a mettere mano fisicamente sulle macchine può violarle scavalcando tutta l'infrastruttura virtuale creata per proteggerle.
 
;Sicurezza del personale