Pippo Baudo: differenze tra le versioni
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Tra i presentatori più rappresentativi della televisione italiana, ha esordito nei primi [[anni sessanta]] ed è stato uno dei volti più importanti della [[Rai]] per tutti gli anni successivi, pur avendo lavorato, per brevi periodi e con scarso successo, anche su [[Mediaset]]. Nel corso della sua attività ha condotto numerose edizioni di varietà come ''[[Settevoci]]'', ''[[Canzonissima]]'', ''[[Domenica in]]'', ''[[Fantastico (programma televisivo)|Fantastico]]'', ''[[Serata d'onore (programma televisivo)|Serata d'onore]]'', ''[[Novecento (programma televisivo)|Novecento]]''
== Biografia ==
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[[File:Baudo nel 1969.jpg|thumb|Baudo nel 1969, ai tempi di ''[[Settevoci]]'']]
Nasce il 7 giugno 1936 a [[Militello in Val di Catania]], in [[
Si interessa a vari generi di spettacolo e, sebbene consegua la laurea in legge, non eserciterà mai la professione forense. La sera prima della seduta di laurea, come lui stesso raccontò più volte in televisione, salì sul palcoscenico per presentare il concorso di bellezza «Miss Sicilia» a [[Chiaramonte Gulfi]], in [[provincia di Ragusa]]. Ripartì all'alba dopo aver ottenuto un passaggio su un camioncino, sdraiato in mezzo a frutta e verdura, e arrivando a [[Catania]] appena in tempo per la discussione della tesi. Nel 1956 scrive e interpreta lo spettacolo di rivista ''4 in matrimonio'' al «Teatro Argentina» di Catania<ref>Cfr. ''[[La Sicilia|Archivio storico digitale "La Sicilia"]]'', Catania, 30 agosto 1956, p. 5.</ref>. L'anno dopo scrive e porta in scena ''Donna presente sconfitta presente...'', commedia musicale in due atti<ref>Cfr. ''[[La Sicilia]]'', Catania, 31 agosto 1957, p. 5.; e 31 dicembre 1957, p. 9.</ref>. ''A carte scoperte'' del '58 è il titolo proposto assieme al suo GAU (Gruppo artistico universitario)<ref>Cfr. ''[[La Sicilia]]'', Catania, 24 dicembre 1958, p. 4.</ref>. È protagonista della rivista goliardica itinerante ''Il Ficcanaso'' (dal 1957 al 1959). Alla fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]] entra come [[pianista]] e cantante nell'"Orchestra Moonlight", con cui nel 1959 esordisce in televisione nel varietà ''[[La conchiglia d'oro]]'', programma condotto da [[Enzo Tortora]]<ref>Cfr. ''[[La Sicilia]]'', Catania, 19 settembre 1959, p. 5.</ref><ref>{{cita testo |url = https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/spettacoli/strade-jazz-pippo-baudo-1.1313567 |titolo=Pippo Baudo: "Iniziai suonando e sognando jazz" - Spettacoli | sito=[[il Resto del Carlino]] | accesso=13 agosto 2022 | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20210928200837/https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/spettacoli/strade-jazz-pippo-baudo-1.1313567 | dataarchivio= 28 settembre 2021 |urlmorto=no}}</ref>.
=== Anni sessanta ===
[[File:BaudoBongiornoCorradoTortora.jpg|thumb|left|Baudo, [[Mike Bongiorno]], [[Corrado (conduttore televisivo)|Corrado]] ed [[Enzo Tortora]] a ''[[Sabato sera (programma televisivo)|Sabato sera]]'' (1967)]]
Agli inizi degli [[anni sessanta]] esordisce come conduttore televisivo per le trasmissioni ''Guida degli emigranti'', ''Primo piano'' e ''[[Telecruciverba]]'', oltre a delle "kermesse" musicali quali il ''Festival calabrese della Canzone Italiana di [[Vibo Valentia]]'' nel 1961, il ''[[Gran Festival di Piedigrotta]]'' nel 1962, il ''[[CantaItalia]]'' nel 1964, il ''[[Festival di Napoli]]'' nel 1963, 1965 e 1966, e ''Il grande [[Musica beat in Italia|beat]] show / [[Ciao amici]]-Lancia'' a [[Torino]] nel 1966<ref>{{cita libro|autore=Tiziano Tarli|url=https://books.google.it/books?id=r8cWi-CV89YC&pg=PA53&dq=Ciao+amici+rivista+musica+beat&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj3l6jwvd_uAhVRXsAKHfobCIkQ6AEwAHoECAMQAg#v=onepage&q=Ciao%20amici%20rivista%20musica%20beat&f=false|titolo=Beat italiano - Dai capelloni a Bandiera Gialla|editore=[[Castelvecchi]]|città=Milano|anno= 2005}}</ref>.
Secondo una [[leggenda metropolitana]], un evento fortuito - la bobina con la prevista puntata del telefilm ''[[Le avventure di Rin Tin Tin]]'' che non perviene in tempo per essere trasmessa il 6 febbraio di quest'ultimo anno - costringe la Rai a trasmettere la puntata pilota di ''[[Settevoci]]'', che era stata registrata a [[Milano]] e poi giudicata «intrasmissibile» dai vertici dell'azienda. La trasmissione si rivela un successo e valse per quattro anni la riproposizione del programma, determinando il decollo improvviso della sua carriera<ref>{{Cita web|url=https://www.maridacaterini.it/news-televisione-novita-programmi-tv-ultime-notizie-programmazione/2048-i-60-anni-della-tv-settevoci-lo-show-che-lancio-pippo-baudo.html|titolo=Il programma che lanciò Pippo Baudo|autore=[[Giancarlo Leone]]|sito=maridacaterini.it|data=4 gennaio 2014|accesso=31 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140111050915/http://www.maridacaterini.it/news/2048-i-60-anni-della-tv-settevoci-lo-show-che-lanci%C3%B2-pippo-baudo.html|urlmorto=no}}</ref>.
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