Movimento studentesco: differenze tra le versioni

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== In Italia ==
Negli ultimi decenni in Italia si sono succeduti movimenti studenteschi di grande portata. In alcuni casi essi erano contemporanei ad altri movimenti di protesta sollevatisi nel resto d'[[Europa]] e del mondo come il [[Sessantotto]], in altri casi invece erano solo sintomo di un disagio tutto italiano come il [[movimento del Settantasette]] e la [[Pantera (movimento studentesco)|"Pantera"]] del [[1989]]/[[1990]]. A volte, soprattutto negli [[Anni 1960|anni sessanta]], i movimenti studenteschi si sono accompagnati aad importanti cambiamenti sociali.
 
Fin dai primi [[Anni 1960|anni sessanta]], anni di crescita economica e di accumulo di tensioni sociali e politiche, maturarono le basi di quel movimento che ebbe il suo culmine nel il [[Sessantotto]]. Tutto il mondo subì una forte scossa nel [[1968]]: dal movimento per i [[diritti civili]] negli [[Stati Uniti d'America]] all'assassinio di [[Ernesto Che Guevara]] in [[Bolivia]], dalla mobilitazione contro la [[guerra del Vietnam]] in tutto il [[blocco occidentale|mondo occidentale]] alla [[grande rivoluzione culturale]] nella [[Repubblica Popolare Cinese]], dalla [[Primavera di Praga]] in [[Cecoslovacchia]] al [[maggioMaggio francese]] in [[Francia]], dalle mobilitazioni popolari e studentesche in [[Repubblica Popolare di Polonia|Polonia]], [[Giappone]], [[Messico]], [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]], [[Repubblica Federale Tedesca]] al sodalizio "studenti-braccianti-operai" che animò le proteste in [[Italia]]. In Italia il [[Sessantotto|'68]] produsse un'onda lunga che si sviluppò grazie all'attività di associazioni come il [[Movimento Studentesco (organizzazione)|Movimento Studentesco]] e le organizzazioni della [[sinistra extraparlamentare]] che proseguirono le lotte politiche all'interno delle università e delle scuole per tutti gli [[Anni 1970|anni settanta]]. Nel corso della metà degli [[anni '70]] si generano vari gruppi e organizzazioni tra il movimento degli studenti.
Cospicua adesione la ebbero gli OSA (Organismi Studenteschi Autonomi)<ref> http://casadellacultura.it/ferrucciocapelli/il-movimento-degli-studenti-e-il-pci-negli-anni-incandescenti-della-solidarieta-nazionale-e-del-terrorismo/</ref>, una sorta di federazione dei Comitati Unitari degli Studenti Antifascisti che sorsero in molte scuole.<ref>https://www.peacelink.it/tarantosociale/a/49393.html</ref>
Essi svilupparono un profondo dibattito sul funzionamento delle istituzioni scolastiche (promossero la partecipazione prevista dai [[decreti delegati sulla scuola|decreti delegati]] che in quegli anni videro luce), facendosi portavoce di varie istanze di rinnovamento dei contenuti e di miglioramento materiale delle strutture scolastiche (dalla edilizia, ai testi scolastici, ecc.)