Nicola Pende: differenze tra le versioni
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All'estero la biotipologia come modello cattolico e latino d'eugenetica, si diffondeva in [[Francia]], [[Portogallo]], [[Spagna]] e in paesi del centro-America.<ref>{{cita|Cassata 2015|p. 45}}</ref> Nel [[1937]], presiedeva la sezione [[eugenetica]] del [[CNR]], l'anno successivo partecipava all'elaborazione della politica razziale nell'annuale riunione della [[Società italiana per il progresso delle scienze|SIPS]].<ref>{{cita|Cassata 2006|p. 208}}.</ref>
Aderì al [[fascismo]]; firmò il "[[Leggi razziali fasciste|Manifesto della razza]]" e se mosse alcune critiche al documento erano dovute al fatto che Pende sosteneva un ''approccio razzista proprio della scienza italiana''<ref>{{cita|''Dizionario Biografico degli Italiani''}}.</ref> in contrasto al razzismo di matrice tedesca. Secondo [[Giorgio Israel]], Pende non ''intendeva minimamente opporsi alla campagna razziale, bensì intendeva porla sotto l'egida delle sue teorie''.<ref name=autogenerato1 /><ref>{{cita|Israel 2010}}, citato nel {{cita|''Dizionario Biografico degli Italiani''}}.</ref> Infatti le sue posizioni scientifiche contemplavano un'espressione di razzismo diversa rispetto a quella suggerita dal manifesto. Il documentario "Il caso Pende", della serie ''[[La Storia siamo noi]]'', ha documentato una forte polemica fra Pende e ''[[La difesa della razza]]'' diretta da [[Telesio Interlandi]], con la quale Pende mai collaborò.<ref name="Rai Storia ">{{Cita web |url= http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/embed/il-caso-pende/574/default.aspx |titolo= Inchiesta Rai Storia|sito=[[La storia siamo noi]]|accesso= 18 marzo 2013 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20130723084020/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/embed/il-caso-pende/574/default.aspx |dataarchivio= 23 luglio 2013 |urlmorto= sì }}</ref>
Pende, dopo il [[1945]], sostenne di aver smentito la condivisione delle tesi razziste del Manifesto due mesi e mezzo dopo la sua pubblicazione in un articolo del 5 ottobre 1938 sulla rivista "Vita Universitaria", ma in tale rivista non vi è traccia della smentita.<ref>{{cita|Cuomo|pp. 95-96 e 250-261}}.</ref>
{{Citazione|... la necessità di evitare il matrimonio con individui di stirpe semitica, come sono gli ebrei, i quali non appartengono alla progenie romano-italica, e soprattutto dal lato spirituale, differiscono profondamente dalla forma mentis della nostra razza.|Nicola Pende, Concetti e prassi della razza nella mentalità fascista, [[Discorso]] tenuto all'[[Istituto di cultura fascista]], sez. Cremona, 15 ottobre 1938, Stab. Tip. Cremona Nuova, Cremona, 1938}}
Sempre nel [[1938]], con il patrocinio di [[Benito Mussolini|Mussolini]] per l'[[EUR|E42]], si avvia la costruzione dell’[[Ospedale Sant'Eugenio|Istituto Centrale di Bonifica Umana]] finanziato dal [[Arcispedale di Santo Spirito in Saxia#Ad Oggi .282000 - ad oggi.29|Pio Istituto di S.Spirito e Ospedali di Roma]]. Nel [[1940]] Mussolini lo nomina cancelliere della [[Gioventù Italiana del Littorio|GIL]]; la ''[[Civiltà Cattolica]]'' si interessa alle sue teorie dalla fine del [[1942]] alla metà del [[1943]].<ref name="cass">{{cita|Cassata 2011|p. 213}}.</ref>
Il 16 ottobre [[1943]], durante il [[Rastrellamento del ghetto di Roma|rastrellamento nazista del ghetto di Roma]], 23 ebrei trovarono rifugio nei locali [[Policlinico Umberto I]].<ref name=autogenerato1 /> Alla proclamazione della [[Repubblica Sociale Italiana]] fu invitato dal governo fascista repubblicano ad assumere incarichi di prestigio, ma Pende declinò la proposta e preferì poi rifugiarsi all'interno della [[Basilica di San Paolo fuori le mura]].<ref name=autogenerato1 />
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Inoltre per breve tempo fu anche esonerato dall'insegnamento,<ref name=autogenerato1 /> ma in suo favore si mosse anche [[Giuseppe Nathan]], commissario dell'Unione delle comunità ebraiche<ref name=autogenerato1 /> e con una pronuncia dell'8 luglio [[1948]] della Corte di Cassazione, che tenne conto del ricovero offerto nel 1943 ai cittadini israeliti all'interno del Policlinico,<ref name=autogenerato1 /> mantenne la cattedra dell'Istituto di Patologia Medica dell'[[Sapienza - Università di Roma|Università di Roma]]<ref>{{cita|Franzinelli|p. 210}}.</ref> fino al raggiungimento dei limiti di età nel [[1955]]. Orfano del fascismo, mise la sua biotipologia al servizio del cattolicesimo.<ref name="cass" />
{{Citazione| Ho scoperto con le mie osservazioni fatti importantissimi. Ho trovato ad esempio, che negli omosessuali, vera piaga della società moderna, la pineale risulta sempre calcificata: una piccola pietra. Operando su alcuni soggetti innesti di pineale di vitello sono riuscito a guarirli, a normalizzarli.|G. BALDI, ''I grandi medici italiani. Pende'', ''[[L'Europeo]]'', XX (2 agosto 1964), n. 31, p. 30.}}
=== Vita privata ===
Anche il figlio Vito Pende ha svolto la professione di [[endocrinologo]], mentre la nipote [[Stella Pende|Stella]] è una giornalista e conduttrice televisiva.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/altrimondi/catalogodeiviventi09/scheda_personaggio.shtml?lettera=p&id=150|titolo=Altri mondi|accesso=2007}}</ref>
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==Opere==
* {{cita libro |autore1=Nicola Pende|autore2=Paul Godin|autore3=Antonino Galluppi| titolo=Manuale di antropologia pedagogica per medici ed educatori: basato sull'anatomo-fisiologia della crescenza, metodo auxologico | editore=Soc. an. istituto editoriale scientifico | città=Milano | anno=1926 | URL=https://books.google.it/books?id=RD70nwEACAAJ&dq=inauthor:%22Nicola+Pende%22&hl=it&sa=X&ei=TpkuVeGtIIelsAGQoIDQCQ&ved=0CB8Q6AEwADgK
* {{cita libro | autore=Nicola Pende | titolo=Bonifica umana nazionale e biologia politica| editore=Cappelli | città=Bologna | anno=1933 | URL=https://books.google.it/books?id=yvqioAEACAAJ&dq=inauthor:%22Nicola+Pende%22&hl=it&sa=X&ei=MKsuVcDsL6r7ygPy0IGYCg&ved=0CC0Q6AEwAzge
== Note ==
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*{{Treccani|nicola-pende_(Enciclopedia-Italiana)|PENDE, Nicola|data=1935}}
*{{Treccani|nicola-pende_(Dizionario-Biografico)|Pende, Nicola|cid=''Dizionario Biografico degli Italiani''}}
*{{cita libro|autore=[[Alexis Carrel]]|titolo=[[L'uomo, questo sconosciuto]]|città=Milano|editore=Bompiani|anno=1965|cid=Carrel}}
*{{cita libro|Francesco|Cassata|Molti, sani e forti. L'eugenetica in Italia|2006|Bollati Boringhieri|Torino|ISBN=88-339-1644-8|cid=Cassata 2006}}
*{{cita libro|Francesco|Cassata|Building the New Man|2011|Akadémiai Nyomda|Budapest|ISBN=978-963-9776-83-8|cid=Cassata 2011}}
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