Guerra d'Italia del 1521-1526: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Aggiungi 1 libro per la Wikipedia:Verificabilità (20231110)) #IABot (v2.0.9.5) (GreenC bot
m Pavia: clean up, replaced: dell''' → dell{{'}}''
Riga 83:
Ai primi di dicembre, una forza spagnola comandata da [[Ugo di Moncada]] sbarcò vicino a [[Genova]] con l'intenzione di interferire in un conflitto tra pro-Valois e le fazioni filo-asburgiche della città. Francesco inviò una grossa forza sotto il comando di [[Michele Antonio di Saluzzo]] per intercettarla. Di fronte ai più numerosi francesi e lasciate senza supporto navale per l'arrivo di una flotta pro-Valois comandata da [[Andrea Doria]], le truppe spagnole si arresero.<ref>{{Cita|Konstam, 2016|pp. 65-66}}.</ref> Francesco firmò un accordo segreto con [[papa Clemente VII]], che aveva deciso di non supportare Carlo V in cambio dell'assistenza di Francesco nella conquista di Napoli. Contro il consiglio dei suoi comandanti anziani, Francesco decise di distaccare parte delle sue forze, sotto il comando di [[Giovanni Stewart (1481-1536)|Duca di Albany]], inviandole a sud in aiuto al papa.<ref name="ReferenceB"/><ref>{{Cita|Konstam, 2016|pp. 67-69}}.</ref> Lannoy tentò di intercettare la spedizione a [[Fiorenzuola d'Arda|Fiorenzuola]], ma subì molte perdite e fu costretto a tornare a [[Lodi]] dall'intervento delle [[Bande Nere]] di [[Giovanni delle Bande Nere|Giovanni de' Medici]], appena entrato al servizio dei francesi. Medici tornò poi a [[Pavia]] con una fornitura di polvere da sparo ricevuta dal [[Duchi di Ferrara|Duca di Ferrara]] ma la posizione francese si era contemporaneamente indebolita dalla partenza di quasi {{formatnum:5000}} [[mercenari svizzeri]] tornati ai loro Cantoni per difenderli contro i predoni [[lanzichenecchi]].<ref>{{Cita|Konstam, 2016|pp. 70-73}}.</ref>
 
[[File:Battle of Pavia.jpg|upright=1.4|thumb|Parte dell{{'}}''Arazzo di Pavia'', tessuto su disegno di [[Bernard van Orley]] (c. 1531)]]
 
Nel gennaio 1525 Lannoy ottenne rinforzi con l'arrivo di [[Georg von Frundsberg]] con {{formatnum:8000}}-{{formatnum:9000}} lanzichenecchi che calarono lungo la [[valle dell'Adige]] e rinnovò l'offensiva.<ref>{{cita|Pellegrini, 2009|p. 169}}.</ref> D'Avalos catturò l'avamposto francese a [[Sant'Angelo Lodigiano|Sant'Angelo]], tagliando le linee di comunicazione tra [[Pavia]] e [[Milano]], mentre una colonna separata di lanzichenecchi avanzava su [[Belgioioso]] e, pur essendo brevemente fatta arretrare da un raid condotto da Medici e Bonnivet, occupò la città.<ref>{{cita|Blockmans, 2002|p. 59}}.</ref><ref>{{Cita|Konstam, 2016|pp. 70-77}}.</ref> Dal 2 febbraio Lannoy era a pochi chilometri da [[Pavia]]. Francesco aveva accampato la maggior parte delle sue forze nel grande [[parco Visconteo]] al di fuori delle mura della città, inserendole tra la guarnigione di Leyva e le truppe di appoggio in arrivo.<ref>{{Cita|Hackett, 1937|pp. 290-291}}.</ref><ref>{{Cita|Konstam, 2016|p. 78}}.</ref> Schermaglie e sortite della guarnigione continuarono per tutto il mese di febbraio. Medici fu ferito gravemente e si ritirò a [[Piacenza]] per recuperare le forze, costringendo Francesco a richiamare gran parte della guarnigione di [[Milano]] per compensare la partenza delle Bande Nere, ma i combattimenti ebbero scarsi effetti. Il 21 febbraio, i comandanti imperiali, a corto di rifornimenti e credendo erroneamente che le forze francesi fossero più numerose delle loro, decisero di lanciare un attacco sul [[castello di Mirabello]], al fine di salvare la faccia e demoralizzare i francesi in misura sufficiente a garantire un ritiro sicuro.<ref>{{Cita|Konstam, 2016|pp. 83-84, 88-89}}.</ref>