Scaria: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Aggiunta template "vedi anche"
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata
Condensazione delle informazioni spiegate nel dettaglio nelle pagine relative alle chiese
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata
Riga 70:
Fuori paese si trova la chiesa dei Santi Nazaro e Celso,<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO160-00029/?view=luoghi&offset=0&hid=2.115&sort=sort_int|titolo=Chiesa dei SS. Nazaro e Celso - complesso, Via dei Santi Nazaro e Celso - Lanzo d'Intelvi (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=21 marzo 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.romanicomo.it/lanzo.htm|titolo=RomaniCOMO|accesso=21 marzo 2020}}</ref> di origine [[Romanico lombardo|romanica]],<ref>{{Cita web|url=http://www.romanicomo.it/lanzo.htm|titolo=RomaniCOMO|accesso=2020-03-21}}</ref> edificio che in origine esercitava le funzioni di chiesa parrocchiale.''<ref name=":0522222233232">{{cita|Zastrow|p. 150}}.</ref>'''<ref name=":0">{{cita|Tettamanzi|cap. "SS. Nazaro e Celso SCARIA - Como"|romanico}}.</ref>'''''
 
Risalente al XII secolo'''''<ref name=":622" /><ref name=":0" />''''' ma rimaneggiata tra i secoli XVI e XVII''<ref name=":06">{{cita|Borghese|pp. 255-256}}.</ref>'''<ref name=":062">{{cita|TCI|p. 76|TCI03|titolo=Le province di Como e Lecco [...]}}.</ref>''''', la chiesa conserva una decorazione pittorica cinque-seicentesca'''''<ref name=":622" />'''''. All'inizio del XII secolo risale una croce in rame cesellato e dorato'''''<ref name=":0" />''''', impreziosita da gemme, ritrovata nei pressi della chiesa.'''''<ref name=":05222222">{{cita|Belloni et al.|p. 139}}.</ref>'''''
Sul lato meridionale esterno, affreschi seicenteschi ornano la parete verso il cimitero dove erano sepolti i fratelli [[Carlo Innocenzo Carloni|Carloni]], illustri figli di Scaria.
 
Internamente,Tra l'absidegli èaffreschi abbellitaospitati da una 'all'Madonnainterno indella trono''chiesa, verso la quale confluisce una schiera di santi e d'apostoli, affreschiopere di [[Giovanni Andrea De Magistris (Como)|Giovanni Andrea De Magistris]] (1516)''<ref name=":202">{{Cita libro|nome=Touring club|cognome=italiano|titolo=Le province di Como e Lecco: il Lario, le ville, i parchi, Bellagio, Menaggio, Varenna|url=https://books.google.it/books?id=8PZCQHW2OYcC&pg=PA191&lpg=PA191&dq=chiesa+san+bartolomeo+como&source=bl&ots=a8yrTyuBoV&sig=ACfU3U1Sd-8Yhxpje7Drqi1no-EiOXyCaA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj17LOn9ev0AhVFyKQKHaKRCeg4eBDoAXoECAsQAw#v=onepage&q=chiesa%20san%20bartolomeo%20como&f=false|accesso=2021-12-18|data=2003|editore=Touring Editore|lingua=it|p=77|ISBN=978-88-365-2919-3}}</ref>'' e di [[Giovanni Battista Tarilli]]<ref>{{DSS|I49229|Giovanni Battista Tarilli}}</ref> di [[Cureglia]] (1588). Tra gli affreschi si trova anche una ''Ultima cena'' di ispirazione leonardesca, opera ospitata nella seconda campata,
Sul lato meridionale esterno, affreschi seicenteschi ornano la parete verso il cimitero dove erano sepolti i fratelli [[Carlo Innocenzo Carloni|Carloni]], illustri figli di Scaria. Innestato sullo stesso lato è il campanile, dotato di [[Bifora|bifore]] divise da una colonnina con capitello a [[gruccia]]'''''<ref name=":0" />'''''. Probabile rielaborazione di una precedente torre'''''<ref name=":622" />''''' il campanile costituiva l'originario accesso alla chiesa'''''<ref name=":062322">{{cita|Bartolini|p. 259}}.</ref>'''''.
 
Il portico laterale, aggiunto nel XVII secolo,'''''<ref name=":062" />''''' ospita gli affreschi seicenteschi delle ''Storie di Santa Marta'' e di una ''Incoronata tra santi e la famiglia di Martino Carloni'' (1646).
 
All'esterno, il retro della chiesa ospita un'[[abside]] a sezione quadrata,'''''<ref name=":062322" />''''' innestata su un'analoga struttura a pianta semicircolare.'''''<ref name=":622" /><ref name=":0" />''''' Sulle pareti esterne delle natate, tracce di [[archetti pensili]]'''''<ref name=":0" />'''''.
 
Internamente, l'abside è abbellita da una ''Madonna in trono'', verso la quale confluisce una schiera di santi e d'apostoli, affreschi di [[Giovanni Andrea De Magistris (Como)|Giovanni Andrea De Magistris]] (1516)''<ref name=":202">{{Cita libro|nome=Touring club|cognome=italiano|titolo=Le province di Como e Lecco: il Lario, le ville, i parchi, Bellagio, Menaggio, Varenna|url=https://books.google.it/books?id=8PZCQHW2OYcC&pg=PA191&lpg=PA191&dq=chiesa+san+bartolomeo+como&source=bl&ots=a8yrTyuBoV&sig=ACfU3U1Sd-8Yhxpje7Drqi1no-EiOXyCaA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj17LOn9ev0AhVFyKQKHaKRCeg4eBDoAXoECAsQAw#v=onepage&q=chiesa%20san%20bartolomeo%20como&f=false|accesso=2021-12-18|data=2003|editore=Touring Editore|lingua=it|p=77|ISBN=978-88-365-2919-3}}</ref>'' e di [[Giovanni Battista Tarilli]]<ref>{{DSS|I49229|Giovanni Battista Tarilli}}</ref> di [[Cureglia]] (1588). Tra gli affreschi si trova anche una ''Ultima cena'' di ispirazione leonardesca, opera ospitata nella seconda campata,
 
Alle spalle dell'altare, tracce di un [[fonte battesimale]] ad immersione.''<ref name=":06232">{{cita|Bartolini|pp. 252-253}}.</ref>''
 
==== Chiesa di Santa Maria ====
{{vedi anche|Chiesa di Santa Maria (Scaria)}}
Dotata di campanile di origine rinascimentale, la parrocchiale di S. Maria,<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO160-00031/?view=luoghi&offset=1&hid=2.115&sort=sort_int|titolo=Chiesa di S. Maria - complesso, Piazza Carloni - Lanzo d'Intelvi (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=21 marzo 2020}}</ref> risalenterisale al XV secolo ma venne ampliata nel successivo''<ref name=":05222222332323">{{cita|Zastrow|p. 150}}.</ref><ref name=":06" />'',. introduceLa inchiesa unaè delletra chiesele più riccamente decorate della [[Val d'Intelvi]], costituendo un ambiente in cui architettura, scultura e pittura si fondono armoniosamente in un'ottica di [[Gesamtkunstwerk]], così da creare una fastosa e scenografica macchina decorativa tardobarocca.
Gli interni della chiesa sono il frutto di un totale rinnovamento voluto dai fratelli Diego Francesco e [[Carlo Innocenzo Carloni]].'''''<ref name=":622" />'''<ref name=":05222222332323" />'' Discendenti da una famiglia di artisti essi eseguirono i lavori di ristrutturazione e restauro per circa 50 anni (grossomodo tra il 1709 e il 1752'''''<ref name=":062" />'''''). Carlo si occupò degli affreschi e dei quadri, mentre il fratello Diego dei rilievi e delle statue a stucco.'''''<ref name=":622" /><ref name=":062" />''''' Con ogni probabilità, questi lavori si conclusero nel 1753''<ref name=":05222222332323" />''. La chiesa di S. Maria ha un'unica navata fiancheggiata da quattro cappelle. Il presbiterio è riccamente ornato da un ciclo di affreschi dedicato all'incoronazione della Vergine da parte di Dio Padre e di Gesù, in compagnia di una schiera di angeli e santi tra i quali si identificano [[Sant'Ambrogio]] e San Carlo Borromeo''<ref name=":05222222332323" />''. L'altare maggiore, a tempietto, è opera del [[Lanzo d'Intelvi|lanzese]] Antonio Silva, mentre il [[paliotto]] in [[scagliola]] si deve a Giovanni Battista Molciani.
 
Gli interni della chiesa sono il frutto di un totale rinnovamento voluto dai fratelli Diego Francesco e [[Carlo Innocenzo Carloni]].'''''<ref name=":622" />'''<ref name=":05222222332323" />'' Discendenti da una famiglia di artisti essi eseguirono i lavori di ristrutturazione e restauro per circa 50 anni (grossomodo tra il 1709 e il 1752'''''<ref name=":062" />'''''). Carlo si occupò degli affreschi e dei quadri, mentre il fratello Diego dei rilievi e delle statue a stucco.'''''<ref name=":622" /><ref name=":062" />''''' Con ogni probabilità, questi lavori si conclusero nel 1753''<ref name=":05222222332323" />''. La chiesa di S. Maria ha un'unica navata fiancheggiata da quattro cappelle. Il presbiterio è riccamente ornato da un ciclo di affreschi dedicato all'incoronazione della Vergine da parte di Dio Padre e di Gesù, in compagnia di una schiera di angeli e santi tra i quali si identificano [[Sant'Ambrogio]] e San Carlo Borromeo''<ref name=":05222222332323" />''. L'altare maggiore, a tempietto, è opera del [[Lanzo d'Intelvi|lanzese]] Antonio Silva, mentre il [[paliotto]] in [[scagliola]] si deve a Giovanni Battista Molciani.
 
Tra le opere pittoriche che ornano le cappelle laterali, due tele di Carlo Innocenzo Carloni (conservate nelle cappelle di Santa Monica e del Crocifisso), una secentesca ''Madonna col Bambino e Santi'' di scuola ligure (nella prima cappella di destra) e una ''Maria Ausiliatrice'' ispirata a [[Lucas Cranach il Vecchio|Lukas Cranach]].
 
=== Aree naturali e siti archeologici ===