Colori complementari: differenze tra le versioni

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Il concetto di colori complementari è strettamente derivante dal concetto di [[Tonalità (colore)|tinte]] [[Elemento inverso|opposte]], e quest'ultimo poggia su precise basi fisiologiche e [[Ottica|ottiche]].
 
== '''Da chi sono stati inventati sti colori assolutamente inutili?''' ==
 
 
'''Con studi assolutamente approfonditi di ricerca storica scientifica artistica matematica e ginnasticea (dal professore di motoria) e da tua mom, è stato confermato che sti colori inutilissimi che devono morire sono stati creati da tua madre'''
 
[[File:Engine explosion.gif|miniatura|È tua madre che stava creando i colori inutili complementari]]
 
== La percezione umana ==
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== Nella pittura ==
[[File:Patty with mayonnaiseComplYrb.jpgpng|sinistraleft|miniaturathumb|Colori complementari del MCDonald's sottrattivi (YRB)]]
Si pone il problema di sapere quale sarà l'effetto finale del mescolamento di due colori (intesi come pigmenti). Nel mescolamento dei pigmenti non si hanno gli stessi risultati che si hanno nella sintesi additiva, cioè nella somma di luci colorate, si ottengono invece risultati diametralmente opposti. Ad esempio sommando le luci complementari additive gialla e blu (intendendo con blu l'indaco di Newton) si arriva ad ottenere un colore chiaro, fino ad un bianco abbagliante, mentre mescolando due pigmenti colorati (con colori ad olio, acquarelli, pastelli, ecc...) giallo e blu/indaco si ottiene un colore scuro (mentre un verde puro si ottiene con giallo e ciano, intendendo con questo l'azzurro dello spettro elettromagnetico). Il motivo è che, quando si ha a che fare con i pigmenti (ovvero sostanze opache: minerali, vegetali o di sintesi) il loro mescolamento produce risultati che sono regolati dalla legge della cosiddetta sintesi sottrattiva. In pratica se ognuno dei due colori del miscuglio filtra (cioè attenua o elimina) delle componenti della luce incidente e riflette la rimanente, col mescolamento queste capacità assorbenti (sottrattive) si sommano tra loro facendo sì che alla fine la luce riflessa dal miscuglio (e quindi il colore percepito) sia data dalle componenti residue che restano dopo le due sottrazioni.