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Il '''Terminillo''' ({{M|2217|ul=m slm}}) è un [[massiccio montuoso]] dell'[[Italia centrale]] che fa parte del gruppo montuoso [[appennini]]co dei [[Monti Reatini]], posto nel [[Lazio]] a circa {{M|32|ul=km}} da [[Rieti]] e amministrativamente ricadente interamente nella [[Provincia di Rieti]].
 
Noto anticamente come ''Monte Gurgure'' e ''Mons Tetricus'', è uno dei simboli più noti della [[Sabina]], presenza paesaggistica costante lungo la [[via consolare]] [[Via Salaria|Salaria]], la cosiddetta ''Via del Sale''. La catena montuosa ha notevole valore per la sua [[biodiversità]] rappresentata da [[habitat]], specie animali e vegetali di interesse comunitario. Il Terminillo è molto conosciuto per la [[stazione sciistica]], frequentata soprattutto dagli abitanti della [[Roma|Capitale]], in ragione di cui esso è anche chiamato ''la montagna di Roma'', e dagli abitanti delle zone limitrofe, in particolare [[provincia di Terni|Terni]], [[provincia di Perugia|Perugia]] e [[provincia di Viterbo|Viterbo]]: dal punto di vista sportivo, oltre alle attività invernali che ospita, fin dagli [[anni 1930|anni trenta]] del [[XX secolo]] è saltuariamente utilizzato come traguardo delle tappe ciclistiche di montagna del [[Giro d'Italia]] ed altre manifestazioni sportive.
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=== Territorio ===
Confina a nord con l'[[altopiano di Leonessa]], a est con le strette [[gole del Velino]], a sud con la valle del [[fiume Velino]], e a ovest con la vasta e pianeggiante [[Piana Reatina]]. I principali versanti per accedere alla montagna sono quello sud-occidentale che affaccia su [[Rieti]], quello settentrionale che guarda verso [[Leonessa]], e quello orientale verso [[Micigliano]]. Il versante meridionale è molto più antropizzato e sfruttato a livello turistico, ed è posto a grande [[dislivello]] rispetto al fondovalle. Il versante settentrionale o leonessano è posto a minor dislivello, ma è più aspro, selvaggio e integro, con presenza di rupi rocciose, [[circo glaciale|circhi glaciali]], [[brecciaio|brecciai]] e valli incontaminate ([[Vallonina]] e Valle Scura), ed è quello che ricorda maggiormente le cime alpine e dolomitiche.
 
Dalla Sella di Leonessa (il punto di unione stradale tra i due versanti) è possibile ammirare l'imponente massiccio roccioso alto oltre 2000 metri, posto a poche centinaia di metri di distanza. Il Monte Terminillo propriamente detto ricade su quattro comuni: [[Rieti]], [[Cantalice]], [[Leonessa]] e [[Micigliano]]; l'intero massiccio include anche i comuni di [[Borgo Velino]], [[Castel Sant'Angelo]], [[Cittaducale]], [[Morro Reatino]], [[Poggio Bustone]], [[Posta (Italia)|Posta]] e [[Rivodutri]]. Le principali località turistiche sono Pian de' Valli, appartenente al comune di Rieti, [[Campoforogna]] e Rialto Terminillo, appartenenti al comune di [[Micigliano]] e [[Campo Stella]] nel comune di [[Leonessa]].
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Nel gennaio del 1933, poco dopo la visita di Manaresi, lo stesso Mussolini si recò sulla montagna, compiendo l'ascesa a dorso di mulo insieme a moglie e figli;<ref name="facoltosi" /> anche lui si disse «impressionato dalla bellezza del massiccio montuoso».<ref name="cartoline ventennio">{{Cita web|url=https://cartolinedalventennio.it/layout/il-tempo-libero/turismo/192-la-montagna-del-duce|autore=Giovanna Giannini|titolo=Terminillo, la montagna del Duce|sito=Cartoline dal Ventennio|accesso=23 luglio 2018}}</ref> Fu così che il progetto prese il via: nello stesso mese di gennaio 1933, Mussolini ordinò al [[Podestà (fascismo)|podestà]] di [[Rieti]], [[Alberto Mario Marcucci|Marcucci]], la costruzione di un'ampia strada che da [[Lisciano (Rieti)|Lisciano]] si arrampicasse sul Terminillo: la [[Via Terminillese]] (statale 4 bis).<ref name="facoltosi" /> Il primo tronco (fino a Pian de' Rosce) fu inaugurato già nel dicembre del 1933<ref name="facoltosi" /> e la parte rimanente venne completata nel 1935. La strada si diramava dalla [[Strada statale 4 Via Salaria|Via Salaria]] e fu progettata con criteri ingegneristici moderni, per rendere l'ascesa degli automezzi più agevole possibile. La sua costruzione fu fortemente enfatizzata dalla propaganda del regime: al suo termine ([[Campoforogna]]) fu eretto un cippo a memoria dei "martiri della [[rivoluzione fascista]]", mentre al suo inizio ([[Lisciano (Rieti)|Lisciano]]) fu posta una colonna di granito con l'iscrizione:
 
{{Quote|Con questa strada / da Benito Mussolini / fu rivelata a Roma / la sua montagna<ref name="armierocartoline ventennio" /><ref name="cartoline ventennioarmiero" />}}
 
=== Il turismo "elitario" borghese (1935-1960) ===
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[[File:Terminillo_(2326653631).jpg|miniatura|destra|Il [[Monte Terminilluccio]] con l'arrivo dell'omonima [[funivia del Terminilluccio|funivia]] inaugurata nel 1938]]
 
Grazie all'azione del principe [[Ludovico Spada Veralli Potenziani|Ludovico Potenziani]], la stazione si dotò ben presto anche di [[impianti di risalita]]: nel 1934 fu costituita la ''Società Anonima Funivie del Terminillo'' ([[Spin-off (diritto)|spin-off]] dell'industria bellica ''Società Romana Costruzioni Meccaniche'' di cui Potenziani era presidente), che progettò di costruire tre funivie sul Terminillo (Pian de' Valli-Terminilluccio, Campoforogna-Terminilluccio, e Terminilluccio-Terminilletto), per un investimento totale di quattro milioni di lire.<ref name="terminillonline" /> Di queste fu infine realizzata solo la prima, che venne inaugurata il 26 gennaio 1938 alla presenza di importanti autorità civili e religiose,<ref name="airone 1993" /><ref>{{Cita news|url=https://www.youtube.com/watch?v=eYY4Z6o0DUg|titolo=L'inaugurazione di una nuova moderna funivia|pubblicazione=CineGiornale Luce B1242|data=26 gennaio 1938|accesso=25 luglio 2018}}</ref><ref name="airone 1993" /> ed è tutt'oratuttora funzionante; inoltre nel gennaio del 1940 la società mise in funzione una [[sciovia]] sulla pista delle Carbonaie, tra i primi impianti di quel tipo ad essere realizzati in Italia.<ref name="terminillonline" /> Il villaggio venne inoltre dotato di edifici civili e religiosi quali il governatorato,<ref name="ferriani" /> la caserma della [[Guardia Forestale]],<ref name="ferriani" /> e una piccola chiesetta (realizzata dall'[[Associazione Nazionale Alpini]] nel 1940).<ref name="ferriani" />
 
{{Immagine multipla
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== Turismo ==
La vicinanza con la capitale ha fatto sì che venga colloquialmente indicata come "''la montagna dei romani''": i turisti provenienti dalla capitale ne frequentano infatti spesso le [[pista da sci|piste sciistiche]]. Inoltre l'appellativo si può anche spiegare col fatto che, a differenza delle altre cime oltre i 2000 metri dell'[[Appennino centrale]], il Terminillo è spesso visibile da [[Roma]], specie nelle limpide giornate invernali, nelle quali appare l'intera montagna [[neve|innevata]]. Il flusso turistico è consistente anche dalla province di Terni e Viterbo.
 
Grazie alle strade molto più larghe delle normali vie di montagna appenniniche, il Terminillo è spesso meta di raduni motociclistici e automobilistici, in particolare nei mesi estivi, quando la strada panoramica che collega Pian de' Valli al paese di Leonessa torna completamente percorribile.