Critiche ai Testimoni di Geova: differenze tra le versioni
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Le dottrine, il comportamento e l'organizzazione dei [[testimoni di Geova]] hanno dato origine a numerose polemiche.
Due sono gli aspetti maggiormente oggetto di critica: il ricorso a traduzioni della Bibbia ritenute infedeli e funzionali ad avallare le credenze dei testimoni e la struttura verticistica della loro congregazione, e il carattere [[setta]]rio della medesima<ref>William M. Ashcraft, Eugene V. Gallagher (a cura di). ''[http://books.google.it/books?id=ClaySHbUEogC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false Introduction to New and Alternative Religions in America]''. 2006, Greenwood. pp.82-83. ISBN 978-0-275-98712-1.</ref>, entro cui, come lamentano vari ex testimoni<ref name="infotdg">{{Cita web |url=http://www.infotdgeova.it/setta.php |titolo=Sul termine "setta" |accesso=4 dicembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141201032626/http://www.infotdgeova.it/setta.php |urlmorto=sì }}</ref>, i fedeli si troverebbero in una situazione di [[Condizionamento (psicologia)|condizionamento mentale]]<ref name="miriam">''I testimoni di Geova, ideologia religiosa e consenso sociale un'analisi storico-sociologica della "nuova" religiosità in Italia'', Miriam Castiglione, 1981, Claudiana, Torino, p. 65.</ref>. Le critiche più aspre provengono da ex aderenti alla congregazione.<ref name="rayfranz">{{Cita web |url=http://www.infotdgeova.it/dicono.php |titolo=L'opinione di Raymond Franz |accesso=4 dicembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140820111944/http://www.infotdgeova.it/dicono.php |urlmorto=sì }}</ref><ref name="giuseppe">{{Cita web |url=http://www.infotdgeova.it/esperienze/bilotti.php |titolo=La Storia di Giuseppe |accesso=4 dicembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140820072602/http://www.infotdgeova.it/esperienze/bilotti.php |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{en}}''[https://www.bbc.com/news/magazine-28166192 La nuova tattica dei Testimoni di Geova]''. 8 luglio 2014. [[BBC|BBC News]].</ref>
La congregazione dei testimoni di Geova ha risposto a talune di queste critiche, mentre altre non sono state nemmeno prese in considerazione poiché ritenute dicerie di disassociati<ref>''La Torre di Guardia'', 1º novembre 1984, "Diffondereste una diceria?"</ref><ref>''La Torre di Guardia'', 15 aprile 1988, "Disciplina che può produrre un pacifico frutto".</ref>.
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== Controversie e questioni di carattere sociale ==
=== Il carattere settario ===
La congregazione dei testimoni di Geova è stata definita una [[setta]]: il ''Rapporto Guyard'' del [[1995]], un documento del [[Parlamento francese]] sulle sette, la definiva tale<ref>{{en}}[http://www.cftf.com/french/Les_Sectes_en_France/cults.html Rapporto Guyard] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110708133154/http://www.cftf.com/french/Les_Sectes_en_France/cults.html |date=8 luglio 2011 }}</ref> (tuttavia nel 2000 la Francia ha giuridicamente riconosciuto i testimoni di Geova come religione a tutti gli effetti)<ref>{{Cita web|url=https://www.conseil-etat.fr/actualites/archives-actualites/rejet-du-pourvoi-en-cassation-contre-les-decisions-accordant-la-decharge-de-taxe-fonciere-a-des-associations-pour-le-culte-des-temoins-de-jehovah|titolo=Rejet du pourvoi en cassation contre les décisions accordant la décharge de taxe foncière à des associations pour le culte des témoins de Jéhovah|autore=Le Conseil d'État|sito=Conseil d'État|lingua=fr|accesso=20 gennaio 2022}}</ref> e la ''Relazione sulle sette nell'Unione europea'' del [[1997]], oltre a citare diverse volte i testimoni di Geova, ricordava come in [[Grecia]] i testimoni fossero l{{'}}''unica setta riconosciuta in quanto tale''<ref name="parleuropeo">[https://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//NONSGML+REPORT+A4-1997-0408+0+DOC+PDF+V0//IT&language=IT Relazione sulle sette nell'Unione Europea]</ref>. Parimenti, autori come Anthony A. Hoekema<ref>{{Cita pubblicazione | cognome = Hoekema | nome = Anthony A. | linkautore = Anthony A. Hoekema| titolo = The Four Major Cults | editore = William B. Eerdmans | anno = 1963 | città = Grand Rapids, Michigan | pp = 1–8,223–371, 373–388 | isbn = 0-8028-3117-6}}</ref>, Ron Rhodes<ref>{{Cita pubblicazione | cognome = Rhodes | nome = Ron | titolo = The Challenge of the Cults and New Religions | url = https://archive.org/details/isbn_9780310232179 | editore = Zondervan | anno = 2001 | città = Grand Rapids, Michigan | pp = [https://archive.org/details/isbn_9780310232179/page/77 77]–103 | isbn = 0-310-23217-1}}</ref> e Alan W. Gomes<ref>{{Cita pubblicazione| cognome = Gomes | nome = Alan W. | titolo = Unmasking the Cults | url = https://archive.org/details/unmaskingcults0000gome | editore = Zondervan | anno = 1995 | pp = [https://archive.org/details/unmaskingcults0000gome/page/22 22], 23 | isbn = 0-310-70441-3}}</ref> hanno espresso tale convinzione. Nel [[2012]] Hervé Machi, segretario generale della ''Missione interministeriale per la vigilanza e la lotta contro le derive settarie'', ha affermato che in [[Francia]], pur non esistendo sette, i testimoni di Geova presentano un certo numero di problemi che sono caratteristici di una deriva settaria<ref>[http://www.ledauphine.com/savoie/2012/04/15/trois-points-fondamentaux-de-leur-doctrine-posent-probleme Intervista a Hervé Machi]</ref>.
Di ''settario'' nei testimoni di Geova i critici rilevano alcuni aspetti:
* Il carattere di ''separazione'' che vivono gli aderenti rispetto al mondo esterno. Essi perseguono esplicitamente ''la separazione dal mondo''<ref>[http://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1102008064 lv p.50]</ref><ref>[http://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/2012321 w12 1/5 p.4]</ref>, estraniandosi dalla società politica e dall'ambito economico<ref name="polidori">{{cita libro|Valerio|Polidori | I Testimoni di Geova e la falsificazione della Bibbia | 2007 | Edb}} pag. 51</ref><ref>''Diffusione e differenziazione dei modelli culturali in una metropoli mediterranea: indagine sui gruppi e i movimenti religiosi non cattolici presenti a Catania'', Renato D'Amico (a cura di), collaboratore Centro di studi interdisciplinari del fenomeno religioso FrancoAngeli, 2004, ISBN 88-464-5908-3.</ref>, considerati corrotti, nonché dalle altre organizzazioni religiose, giudicate erronee. È scoraggiato (nonché causa di perdita dei 'privilegi' nella congregazione) intraprendere profonde relazioni sociali con le ''persone del mondo'', ovverosia i non testimoni, se non nei limiti del vivere quotidiano, in quanto solo i testimoni accederanno alla vita eterna, mentre tutti gli altri sono destinati alla [[Estinzione|distruzione]]<ref>{{Cita web |url=http://www.infotdgeova.it/dottrine/salvezza.php |titolo=I Testimoni di Geova pensano di essere i soli a salvarsi? |accesso=9 novembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121027100104/http://www.infotdgeova.it/dottrine/salvezza.php |urlmorto=sì }}</ref>. Viene sconsigliato loro di sposarsi o fidanzarsi con non testimoni; è vietato avere qualsiasi tipo di rapporto sociale con disassociati<ref name="infotdgeova.it">{{Cita web |url=http://www.infotdgeova.it/esperienze/claudio.php |titolo=Testimonianza di un ex Testimone di Geova |accesso=4 dicembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141208180343/http://www.infotdgeova.it/esperienze/claudio.php |urlmorto=sì }}</ref>, cioè coloro che sono stati espulsi dalla congregazione. Gli interessi del ''Regno'' prevalgono su ogni altro interesse. Ogni aspetto della vita della persona, come ad esempio tutto ciò che attiene alla [[Università|scelta universitaria]], è assolutamente secondario rispetto all'avvento del ''Regno''<ref name="infotdg" /><ref name="video">[https://www.youtube.com/watch?v=oJMbi9tGYU4 discorso tenuto da Gerrit Lösch, membro del Corpo Direttivo, il 22 maggio 2005 a Monza durante un'assemblea distrettuale]</ref>. Più in generale la vita del testimone di Geova appare condizionata dalla convinzione che il mondo attuale (inteso come società e non in senso fisico) è destinato ad avere termine, con conseguente rischio di [[fatalismo]]<ref name="video" /><ref>Daniel N. Wojcik. ''[http://books.google.it/books/about/The_End_of_the_World_as_We_Know_it.html?id=5U7SNJdJ8_QC&redir_esc=y The End of the World As We Know It: Faith, Fatalism, and Apocalypse in America]''. 1997, New York University Press. pp.27,28,29,30. ISBN 978-0-8147-9283-4.</ref>.
* L'esistenza marginale del [[dissenso]] nei confronti della congregazione e degli insegnamenti che questa diffonde. Un eventuale dissenso può essere manifestato solo attraverso forme codificate e può portare alla disassociazione<ref>{{Cita web |url=http://alessiaguidi.provocation.net/tdg/tdg2.htm |titolo=Il dissenso fra i Testimoni di Geova |accesso=3 gennaio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071014083806/http://alessiaguidi.provocation.net/tdg/tdg2.htm |urlmorto=sì }}</ref>, cioè l'espulsione dai testimoni di Geova: il dissenso è oggetto di biasimo, sia che concerni questioni dottrinali, sia che riguardi l'organizzazione o il Corpo direttivo, anche perché all'atto del battesimo, sulla base della formula adottata nel [[1985]]<ref>''La Torre di Guardia'', 1º ottobre 1985.</ref>, il battezzando dichiara "pubblicamente di riconoscere l'Organizzazione diretta dallo spirito di cui Geova si serve, equivalendo ad un implicito riconoscimento "legale" dell'Organizzazione"<ref>{{Cita web |url=http://www.infotdgeova.it/esperienze/processo.php |titolo=I Comitati Giudiziari e la libertà di coscienza |accesso=4 gennaio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080116200759/http://www.infotdgeova.it/esperienze/processo.php |urlmorto=sì }}</ref>. Inoltre la [[Società Torre di Guardia]] sconsiglia ai testimoni di Geova di leggere pubblicazioni "apostate" ovvero critiche verso le dottrine della Società<ref>''La Torre di Guardia'', 15 marzo 1986.</ref>. I testimoni di Geova devono attenersi alle indicazioni che vengono dal Corpo direttivo e diffuse attraverso le loro pubblicazioni, ivi compresi i divieti formulati sulla base dell'interpretazione che lo stesso Corpo direttivo fa e ha fatto della [[Bibbia]]. Non tutti peraltro sono espliciti. Secondo i testimoni, ci sono disposizioni biblicamente precise da seguire, e se qualcuno viene a conoscenza di un [[peccato]] grave commesso da un confratello, innanzitutto deve invitare chi l'ha commesso a confessarlo e, se l'invito viene disatteso, portare la questione dinnanzi agli anziani<ref>''La Torre di Guardia'', 15 ottobre 1999, pp.17-20.</ref>. I critici affermano che tale comportamento costituirebbe una vera e propria rete di controllo<ref>{{Cita web |url=http://www.infotdgeova.it/leggi/camera.php |titolo=Resoconto della Commissione Affari Costituzionali della Camera - Testimonianze di Patrizia Santovecchi e Adriano Fontani p.41 |accesso=11 aprile 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130304074012/http://www.infotdgeova.it/leggi/camera.php |urlmorto=sì }}</ref>. Tra i divieti si enumerano: il divieto di festeggiare feste diverse dalla ''[[Commemorazione (Testimoni di Geova)|Commemorazione]]'' o ''Pasto serale del Signore''<ref name="feste" />, di partecipare alla vita [[politica]] (non debbono pertanto [[Diritto di voto|votare]], né possono candidarsi o assumere incarichi politici; non possono rivolgere il saluto alla bandiera<ref>{{Cita web |url=http://www.cristianitestimonidigeova.net/articolo.aspx?Articolo=47 |titolo=La predicazione mette alla prova la libertà di parola |accesso=22 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131024193731/http://www.cristianitestimonidigeova.net/articolo.aspx?Articolo=47 |urlmorto=sì }}</ref><ref>[http://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1102008085 Saluto alla bandiera.] dalla biblioteca on line dei TdG</ref>) o [[militare]] di uno Stato (non possono prestare servizio militare, né impugnare armi), di accettare [[Trasfusione|trasfusioni di sangue]] con l'eccezione degli [[emoderivati]], di possedere oggetti che richiamino credenze occulte. L'essere testimone di Geova non può prescindere dall'appartenere alla Congregazione e dal sottostare ai suoi precetti, poiché ''non c'è salvezza fuori dall'Organizzazione. Non è sufficiente credere in Dio, nella Bibbia ed in Gesù Cristo, ma bisogna accettare tutte le dottrine [leggi, norme, interpretazioni] previste dall'Organizzazione''<ref>''La Torre di Guardia'', 1º aprile 1986, pp.30-31.</ref>. Chi non vi si conforma può esserne espulso mediante disassociazione o può, in caso di violazioni meno gravi, subire un'ammonizione.
* La pratica della disassociazione, ovverosia dell'espulsione dalla congregazione per grave violazione di uno dei precetti dottrinali. La pena per chi non si attiene alle norme dottrinali è, in ultima analisi (se uno non si pente) l'espulsione dalla congregazione, alla quale consegue l'impossibilità di avere alcun tipo di contatto sociale con gli altri aderenti, siano pure familiari (si ammettono eccezioni solo per quanto riguarda i familiari stretti conviventi, rimanendo tuttavia proibito avere rapporti di natura spirituale e religiosa con il disassociato), venendo di fatto isolato dalla comunità (''non bisogna avere alcun tipo di rapporto - neanche un saluto - con chi si è allontanato dalla Società''<ref name="infotdgeova.it" /><ref>''La Torre di Guardia'', 1º gennaio 1982.</ref>). Come ogni precetto, anche la disassociazione si ritiene derivi dal "volere di Dio". I critici, invece, sostengono che si tratti del tentativo di isolare dai testimoni di Geova il disassociato al fine di impedire che altri possano valutare attentamente le motivazioni per cui il "disassociato" o la "disassociata" sono diventati tali ed evitare così possibili influenze<ref>{{Cita web |url=http://alessiaguidi.provocation.net/tdg/tdg_disassoc.htm |titolo=Perché tra i TdG esiste la disassociazione? |accesso=4 gennaio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071014083812/http://alessiaguidi.provocation.net/tdg/tdg_disassoc.htm |urlmorto=sì }}</ref>. La stessa Torre di Guardia nel [[1988]] scriveva: ''«eliminate il vecchio lievito, affinché siate una nuova massa, secondo che siete liberi da fermento». (1 Corinti 5:7) Evitando anche coloro che si sono volontariamente disassociati, i cristiani sono protetti da possibili idee critiche, indifferenti o persino apostate. - Ebrei 12:15, 16.''<ref>''La Torre di Guardia'', 15 aprile 1988.</ref>. I testimoni, dal canto loro, affermano che l'espulsione è un mezzo per salvaguardare la purezza dottrinale e morale dell'organizzazione. L'esercizio di questo potere, secondo quanto affermano, è necessario per garantire l'esistenza stessa dell'organizzazione e che la disassociazione viene operata con amore e rispetto. Il provvedimento della disassociazione non comprometterebbe, secondo i testimoni, in alcun modo i diritti fondamentali della persona come la sua dignità e la sua riservatezza, inoltre la persona disassociata può presentare appello più volte<ref>{{Cita web |url=http://www.tdgonline.net/indice/articoli/disassociazione.htm |titolo=La disassociazione su un sito non ufficiale dei TdG |accesso=6 gennaio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071128025845/http://www.tdgonline.net/indice/articoli/disassociazione.htm |urlmorto=sì }}</ref>.
==== Le accuse di condizionamento mentale ====
{{S sezione|religione}}
Autori<ref>[http://xenu.com-it.net/txt/hassan2.htm Che cos'è il controllo mentale distruttivo?] di Di Steven Hassan, traduzione a cura di [[Simonetta Po]]</ref><ref>[http://www.cultwatch.com/jw.htmlThe Jehovah's Witnesses]</ref> come [[Raymond Franz]]<ref name="rayfranz" />, ex membro del [[Corpo direttivo dei Testimoni di Geova|Corpo direttivo]], ritengono che i testimoni di Geova abbiano le caratteristiche proprie di quelle religioni che esercitano il controllo mentale e anche se all'interno della organizzazione non si pratica l'isolamento fisico, comunque si attua un isolamento mentale.
Analoga posizione hanno altri ex aderenti<ref name="giuseppe" /><ref>[https://testimoni-di-geova.blogspot.it/2010/02/controllo-mentale-03.html Testimoni di Geova - analisi critica di un culto]</ref><ref>[http://www.gazzettadisondrio.it/3509-ero_un_testimone_di_geova.html Ero un Testimone di Geova] di Gordon Cook</ref>.
==== Autoritarismo, verticismo e diniego della libertà di parola ====
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Coloro che apertamente dissentono o sono in disaccordo con gli insegnamenti ufficiali della Torre di Guardia e del Corpo direttivo vengono condannati come ''apostati'' che sono ''malati mentalmente''<ref>Holden, Andrew (2002). ''Jehovah's Witnesses: Portrait of a Contemporary Religious Movement''. Routledge. p. 163. ISBN 0-415-26609-2.</ref><ref>Raymond Franz, ''In Search of Christian Freedom'', p. 358.</ref><ref>"Will You Heed Jehovah's Clear Warnings?", ''The Watchtower'', 15 luglio 2011, p. 15, "apostates are 'mentally diseased,' and they seek to infect others with their disloyal teachings. (1 Tim. 6:3, 4)."</ref>, ed espulsi dalla congregazione.
Raymond Franz ha accusato gli organi direttivi del movimento di non sopportare le critiche e di cercare di mettere a tacere le differenze di punti di vista all'interno dell'organizzazione<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Franz |nome=Raymond |titolo=In Search of Christian Freedom |editore=Commentary Press |anno=2007 |edizione=2nd |pp=98–100, 104–107, 113 |isbn = 0-914675-17-6}}</ref> e di sacrificare la libera [[coscienza]] personale per favorire l'esigente conformità del movimento<ref name="Franz6">R. Franz, ''In Search of Christian Freedom'', cap. 6.</ref>. Franz afferma che tale posizione fu confermata nel [[1954]] quando, innanzi a un [[tribunale]] [[Scozia|scozzese]], il legale della Torre di Guardia disse dei testimoni di Geova: ''noi dobbiamo restare uniti... uniti a ogni costo''<ref>Court transcript as cited by Heather & Gary Botting, ''The Orwellian World of Jehovah's Witnesses'', 1984, page 67-68, also at [http://cchasson.free.fr/deposit/trial/Walsh_Trial.pdf Pursuer's Proof: Lord Strachan vs. Douglas Walsh Transcript, Lord Strachan vs. Douglas Walsh, 1954] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081029020852/http://cchasson.free.fr/deposit/trial/Walsh_Trial.pdf |data=29 ottobre 2008 }}.</ref>.
Il [[Sociologia della religione|sociologo delle religioni]] [[James A. Beckford]] ha fatto notare come la Torre di Guardia richiede uniformità di credenze nei suoi membri<ref>Beckford, James A., ''op. cit.''. pp. 103.</ref>, mentre [[George D. Chryssides]] ha rilevato che le pubblicazioni dei testimoni insegnano che le coscienze degli individui sono inaffidabili e devono quindi essere subordinate alle scritture e alla Torre di Guardia<ref>''[http://www.cesnur.org/2002/slc/chryssides.htm Minority Religions, Social Change, and Freedom of Conscience]''. 2002, [[CESNUR]].</ref>.
Il sociologo [[Andrew Holden]] ha affermato che ai testimoni di Geova viene insegnata la loro teologia in modo meccanicistico, imparandola quasi a memoria<ref>{{Cita pubblicazione| cognome = Holden | nome = Andrew | titolo = Jehovah's Witnesses: Portrait of a Contemporary Religious Movement | url = https://archive.org/details/jehovahswitnesse00andr | editore = Routledge | anno = 2002 | p = [https://archive.org/details/jehovahswitnesse00andr/page/67 67] | isbn = 0-415-26609-2}}</ref>.
Raymond Franz e altri hanno descritto delle riunioni religiose dei testimoni di Geova come "catechistiche" sessioni di domande e risposte, in cui domande e risposte sono entrambe fornite dall'organizzazione, mettendo pressione sui membri per ribadire le sue opinioni<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Franz |nome=Raymond |titolo=In Search of Christian Freedom |editore=Commentary Press |anno=2007 |edizione=2nd |pp=419–421 |isbn = 0-914675-17-6}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione | cognome = Stevenson | nome = W.C.| titolo = Year of Doom 1975: The Inside Story of Jehovah's Witnesses | editore = Hutchinson & Co | anno = 1967 | città=Londra| pp = 33–35|citazione= The inevitable result of a person's submitting to (the home Bible study) arrangement is that eventually all his own thoughts will be replaced by the thoughts contained in the book he is studying ... if one were able to watch this person's development ... it would be quite obvious that he was gradually losing all individuality of thought and action ... One of the characteristics of Jehovah's Witnesses is the extraordinary unanimity of thinking on almost every aspect of life ... in view of this there seems to be some justification for the charge that their study methods are in fact a subtle form of indoctrination or brainwashing.}}</ref>. Gli ex aderenti Heather e Gary Botting hanno affermato che ai testimoni viene detto cosa devono sentire e pensare<ref name="orwell">{{Cita pubblicazione| cognome = Botting| nome = Heather & Gary| titolo = The Orwellian World of Jehovah's Witnesses| url = https://archive.org/details/orwellianworldof0000bott| editore = University of Toronto Press| anno = 1984| p = [https://archive.org/details/orwellianworldof0000bott/page/153 153]| isbn = 0-8020-6545-7}}</ref> e che coloro che esprimono punti di vista differenti sono visti con sospetto<ref name="Franz16">R. Franz, ''In Search of Christian Freedom'', cap. 16.</ref>. Raymond Franz ha anche affermato che la maggior parte dei testimoni di Geova ha paura a esprimere critiche, in quanto temono di essere accusati di mancanza di lealtà nei confronti dell'organizzazione<ref name="Franz6" />.<br />
Degli autori hanno messo in evidenza la frequenza con cui la Torre di Guardia avverte contro i pericoli del [[Libero pensiero|pensiero indipendente]], concetto che include anche il mettere in discussione le sue pubbliche decisioni o gli insegnamenti<ref>"Exposing the Devil's Subtle Designs" and "Armed for the Fight Against Wicked Spirits", ''Watchtower'', January 15, 1983, as cited by Heather and Gary Botting, ''The Orwellian World of Jehovah's Witnesses'', 1984, page 92.</ref><ref>"Serving Jehovah Shoulder to Shoulder", ''The Watchtower'', August 15, 1981, page 28.</ref><ref>"Jehovah's Theocratic Organization Today", ''The Watchtower'', February 1, 1952, pages 79–81.</ref><ref name="Bevindependent">James A. Beverley, ''Crisis of Allegiance'', Welch Publishing Company, Burlington, Ontario, 1986, ISBN 0-920413-37-4, pages 25-26, 101, "For every passage in Society literature that urges members to be bold and courageous in critical pursuits, there are many others that warn about independent thinking and the peril of questioning the organization... Fear of disobedience to the Governing Body keeps Jehovah's Witnesses from carefully checking into biblical doctrine or allegations concerning false prophecy, faulty scholarship, and injustice. Witnesses are told not to read books like this one."</ref><ref>According to Randall Watters, who in 1981 published a pamphlet, "What happened at the world headquarters of Jehovah's Witnesses in the spring of 1980?", cited by Heather and Gary Botting, a former Governing Body member is said to have referred Brooklyn headquarters staff to an organizational handbook containing 1,177 policies and regulations, telling them: "If there are some who feel that they cannot subject themselves to the rules and regulations now in operation, such ones ought to be leaving and not be involved here."</ref>, oltre che la possibilità per i membri di intraprendere [[Biblistica|studi accademici della Bibbia]] indipendenti dalle istruzioni della Torre di Guardia<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Penton, M. J.|titolo=Apocalypse Delayed: The Story of Jehovah's Witnesses|url=https://archive.org/details/apocalypsedelaye0000pent|editore=University of Toronto Press|edizione=2nd|anno=1997|pp=[https://archive.org/details/apocalypsedelaye0000pent/page/107 107]–108, 122, 298.}}</ref><ref>"Walk With Confidence in Jehovah's Leadership", ''The Watchtower, June 1, 1985, page 20, "To turn away from Jehovah and his organization, to spurn the direction of “the faithful and discreet slave,” and to rely simply on personal Bible reading and interpretation is to become like a solitary tree in a parched land."''</ref><ref>Question box, ''Our Kingdom Ministry'', September 2007.</ref>. La Torre di Guardia inoltre stabilisce che i membri non debbano leggere le critiche che gli ''apostati'' muovono all'organizzazione<ref>"Do not be quickly shaken from your reason", ''Watchtower'', 15 marzo 1986,</ref><ref>"At which table are you feeding?" ''Watchtower'', 1º luglio 1994.</ref> o materiale pubblicato da altre religioni<ref>''Watchtower'', May 1, 1984, p. 31, as cited by R. Franz, "In Search of Christian Freedom", chapter 12</ref><ref>"Firmly uphold godly teaching," ''Watchtower'', 1º maggio 2000, p. 9.</ref>.
Heather e Gary Botting hanno dichiarato: ''i testimoni di Geova non tollerano critiche dall'interno come molti membri che hanno provato a esprimere un proprio punto di vista circa gli insegnamenti dottrinali hanno scoperto con disappunto''<ref>Heather & Gary Botting, ''The Orwellian World of Jehovah's Witnesses'', University of Toronto Press, 1984, page 143, 153.</ref>. James Beckford ha osservato che l'organizzazione nega legittimità a ogni forma di critica e che l'abitudine di mettere in discussione la dottrina ufficiale è ''strenuamente combattuta a tutti i livelli''<ref>Beckford, James A., ''op. cit.''. pp. 204-221.</ref>. Ai testimoni viene detto di essere sotto costante sorveglianza all'interno della congregazione<ref>{{Cita pubblicazione| cognome = Holden | nome = Andrew | titolo = Jehovah's Witnesses: Portrait of a Contemporary Religious Movement | url = https://archive.org/details/jehovahswitnesse00andr | editore = Routledge | anno = 2002 | p = [https://archive.org/details/jehovahswitnesse00andr/page/30 30] | isbn = 0-415-26609-2}}</ref> e sono soggetti a un sistema disciplinare che incoraggia la delazione<ref name="Franz11">R. Franz, ''In Search of Christian Freedom'', chapter 11.</ref><ref>{{Cita pubblicazione|rivista=BMJ|titolo=Bioethical aspects of the recent changes in the policy of refusal of blood by Jehovah's Witnesses|data=6 gennaio 2001|pp=37–39|pmid=11141155|doi=10.1136/bmj.322.7277.37|autore=Muramoto, O.|volume=322|numero=7277|pmc=1119307|postscript=.}}</ref>.
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Heather and Gary Botting argue that the power of the Watch Tower Society to control members is gained through the acceptance of the Society "quite literally as the voice of Jehovah – God's 'mouthpiece'."<ref name="orwell" /> Franz claims the concept of loyalty to God's organization has no scriptural support and serves only to reinforce the religion's authority structure, with its strong emphasis on human authority.<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Franz |nome=Raymond |titolo=In Search of Christian Freedom |editore=Commentary Press |anno=2007 |edizione=2nd |pp=449–464|isbn = 0-914675-17-6}}, "Loyalty to the organization becomes the touchstone, the criterion, the "bottom line", when it comes to determining whether one is a faithful Christian or not ... to make any organizational loyalty the criterion for judging anyone's Christianity is, then, clearly a perversion of Scripture ... Read the whole of those Scriptures ... nowhere are we taught to put faith in men or in an earthly organization, unquestioningly following its lead ... the entire Bible record is a continual reminder of the danger inherent in that kind of trust."</ref> He has claimed ''The Watchtower'' has repeatedly blurred discussions of both Jesus Christ's loyalty to God and the apostles' loyalty to Christ to promote the view that Witnesses should be loyal to the Watch Tower organization.<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Franz |nome=Raymond |titolo=In Search of Christian Freedom |editore=Commentary Press |anno=2007 |edizione=2nd |pp=458|isbn = 0-914675-17-6}}</ref> Religion professor James A. Beverley describes the belief that organizational loyalty is equal to divine loyalty<ref>"You Must Be Holy Because Jehovah Is Holy", ''The Watchtower'', February 15, 1976, page 124, "Would not a failure to respond to direction from God through his organization really indicate a rejection of divine rulership?"</ref> as the "central myth" of Jehovah's Witnesses employed to ensure complete obedience.<ref>James A. Beverley, ''Crisis of Allegiance'', Welch Publishing Company, Burlington, Ontario, 1986, ISBN 0-920413-37-4, pages 25-26, 101.</ref> Sociologist Andrew Holden has observed that Witnesses see no distinction between loyalty to Jehovah and to the movement itself;<ref>{{Harvnb|Holden|2002|p=121}}.</ref> Heather and Gary Botting have claimed that challenging the views of those higher in the hierarchy is regarded as tantamount to challenging God himself.<ref>{{Cita pubblicazione| cognome = Botting| nome = Heather| coautori = Gary Botting| titolo = The Orwellian World of Jehovah's Witnesses| url = https://archive.org/details/orwellianworldof0000bott| editore = University of Toronto Press| anno = 1984|pp=156| isbn = 0-8020-6545-7}}</ref>
The Society has described its intolerance of dissident and divergent doctrinal views within its ranks as "strict", but claims its stance is based on the scriptural precedent of 2 Timothy 2:17,18 in which the Apostle Paul condemns [[Christian heresy|heretics]] [[Hymenaeus (Ephesian)|Hymenaeus]] and [[Philetus (Ephesian)|Philetus]] who denied the [[resurrection of Jesus]]. It said: "Following such Scriptural patterns, if a Christian (who claims belief in God, the Bible, and Jesus) unrepentantly promotes false teachings, it may be necessary for him to be expelled from the congregation ... Hence, the true Christian congregation cannot rightly be accused of being harshly dogmatic."<ref>"Questions from readers", ''Watchtower'', April 1, 1986.</ref> Sociologist [[Rodney Stark]] says that Jehovah's Witness leaders are "not always very democratic" and members are expected to conform to "rather strict standards," but says enforcement tends to be informal, sustained by close bonds of friendship and that Jehovah's Witnesses see themselves as "part of the power structure rather than subject to it".<ref name="Stark">{{Cita pubblicazione|titolo=[[Journal of Contemporary Religion]]|capitolo=Why the Jehovah's Witnesses Grow So Rapidly: A Theoretical Application|url=http://www.theocraticlibrary.com/downloads/Why_Jehovah%27s_Witnesses_Grow_So_Rapidly.pdf|anno=1997|pp=142–143|formato=PDF|accesso=30 dicembre 2008|autore=Stark and Iannoccone|cid=harv|postscript=.}}</ref> In a case involving Jehovah's Witnesses' activities in Russia, the [[European Court of Human Rights]] stated that the religion's requirements "are not fundamentally different from similar limitations that other religions impose on their followers' private lives" and that charges of "mind control" in that case were "based on conjecture and uncorroborated by fact."<ref>[http://cmiskp.echr.coe.int/tkp197/view.asp?action=html&documentId=869647&portal=hbkm&source=externalbydocnumber&table=F69A27FD8FB86142BF01C1166DEA398649 ECHR Point 130, 118]</ref> Despite the intolerance of dissident views within the organisation, the Watch Tower Society and its affiliates have, through litigation, been instrumental in establishing civil liberties in many countries, including Canada and the United States.<ref>Gary Botting, ''Fundamental Freedoms and Jehovah's Witnesses,'' (Calgary: University of Calgary Press, 1993.</ref>
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I Testimoni di Geova affermano che l'[[ONU]] è "l'immagine della bestia" descritta in [[Apocalisse]] {{passo biblico|Apocalisse|13,1-18|libro=no}} e "l'abominio della desolazione" in [[Vangelo di Matteo|Matteo]] {{passo biblico|Matteo|24,15|libro=no}}<ref>''La Torre di Guardia'', 1º maggio 1999, p.14.</ref>.
Nel [[2001]] una campagna di stampa internazionale, iniziata con tre articoli del [[The Guardian|Guardian]] britannico<ref>[https://www.theguardian.com/uk/2001/oct/08/religion.world Jehovah's Witnesses link to UN queried] il primo apparso l'8 ottobre, il secondo il 15 ottobre intitolato [https://www.theguardian.com/uk/2001/oct/15/religion.unitednations 'Hypocrite' Jehovah's Witnesses abandon secret link with UN], il terzo [https://www.jehovahs-witness.com/topic/13530/major-un-wts-news-un-letter-1992-press-r?page=21"Jehovah's Witnesses beat a hasty retreat after UN affiliation exposed"] [http://corior.blogspot.com/2006/02/united-nations-disassociates.html apparve sul settimanale The Guardian Weekly] il 24 October 24 ]</ref>, comunicava come da circa un decennio la Società Torre di Guardia fosse un'[[Organizzazione non governativa|ONG]] registrata all'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]]. La campagna fu ripresa da altri media: in Portogallo il quotidiano ''Publico'' il 20 ottobre pubblicava un articolo<ref>[https://www.publico.pt/2001/10/20/jornal/testemunhas-de-jeova-ligaramse-a-besta-163214 Testemunhas de Jeová ligaram-se à "besta"]</ref> di António Marujo contenente un'intervista a Pedro Candeias, responsabile locale dei Testimoni di Geova, in cui spiegava che "La registrazione tra le ONG è stata fatta al solo scopo di provvedere aiuto umanitario e di difendere i diritti umani in diversi paesi del mondo. Il nostro gruppo riveste un ruolo importante nell'assistenza alle popolazioni di paesi come l'Angola, la Bosnia, la Georgia, il Ruanda ed altri paesi sia africani che latino americani. Raggiungerli è spesso difficile e, per questa ragione, è stato necessario registrare la WTBTS presso le Nazioni Unite"<ref> "O registo como Organização Não Governamental só foi feito por causa de poder dar ajuda humanitária e defender os direitos humanos em diversos países do mundo", diz ao PÚBLICO Pedro Candeias, porta-voz da Associação das Testemunhas de Jeová em Portugal. Em Portugal, no entanto, a desvinculação do registo ainda não é conhecida oficialmente pela ATJ, que representa perto de 50 mil crentes. Este responsável diz que o grupo religioso a que pertence tem tido "um papel importante" na ajuda a populações de países como Angola, Bósnia, Geórgia, Ruanda e outros africanos ou latino-americanos. "</ref>. In Italia apparve il 23 novembre sul [[QN Quotidiano Nazionale|Quotidiano Nazionale]] un articolo a firma di Chiara Bini<ref>[https://www.infotdgeova.it/6etica/tdg-via-dal-palazzo-di-vetro.html I Testimoni di Geova via dal Palazzo di Vetro]</ref>, raccogliendo le accuse di ex affiliati al movimento<ref name="guardian">{{en}} Stephen Bates, ''[http://www.guardian.co.uk/religion/Story/0,,574175,00.html 'Hypocrite' Jehovah's Witnesses abandon secret link with UN]''. 15 ottobre 2001. ''[[The Guardian]]''.</ref> Il forum del ''Guardian'' fu preso d'assalto dai lettori: emerse come all'interno della congregazione probabilmente nessuno sapesse dell'affiliazione.
Due giorni dopo l'uscita dell'articolo del Guardian l'ufficio stampa inglese dei Testimoni di Geova rilasciò un comunicato che affermava quanto segue:<ref name="tdgcritico">{{Cita web |url=http://www.infotdgeova.it/onu.php |titolo=ONU e Testimoni di Geova - pagina 1 (sito critico) |accesso=3 gennaio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071025093136/http://www.infotdgeova.it/onu.php |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.randytv.com/secret/enclosure4USE.jpg|titolo=Wayback Machine|sito=web.archive.org|accesso=2023-02-13|dataarchivio=3 marzo 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070303080851/http://www.randytv.com/secret/enclosure4USE.jpg|urlmorto=sì}}</ref>
{{Citazione|Gli articoli di Stephen Bates sul Guardian dell'8 e del 15 ottobre travisano sostanzialmente il contesto della registrazione dei Testimoni di Geova presso le Nazioni Unite e contengono una serie di errori di fatto.
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L'11 ottobre 2001, il capo della sezione ONG del Dipartimento pubblica informazione delle Nazioni Unite, Paul Hoeffel, scrisse una nota ufficiale <ref>[https://www.jwfacts.com/images/united-nations-2001.jpg copia della nota]</ref> in cui si afferma che già nel 1991 i Testimoni di Genova, avendo chiesto di essere associati al Dipartimento pubblica informazione (DPI), si erano impegnati a rispettare i criteri di ammissione, "incluso il sostegno e il rispetto per i principi della Carta delle Nazioni Unite"<ref>{{Cita libro|autore=James Penton|titolo=Apocalypse Delayed: The Story of Jehovah's Witnesses|url=https://www.jstor.org/stable/10.3138/j.ctt13x1qs2|anno=2015|editore=University of Toronto Press|pp=192-193}}</ref>, nota che venne riscritta il 4 marzo 2004 approfondendo le spiegazioni su come una ONG diventa associata al DPI <ref>[https://www.jwfacts.com/images/united-nations-2004.pdf Copia della nota] </ref>.
Alcuni critici, ex testimoni di Geova, come James Penton e Sergio Pollina<ref name="pagina2">{{Cita web |url=http://www.infotdgeova.it/onu2.php |titolo=ONU e Testimoni di Geova - pagina 2 (sito critico) |accesso=3 gennaio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071027053953/http://www.infotdgeova.it/onu2.php |urlmorto=sì }}</ref> hanno cercato di mettere in risalto le contraddizioni legate alle motivazioni offerte dai Testimoni di Geova:<ref name="pagina2" />
* non è ammissibile che l'ONU, ''motu proprio'', accetti l'adesione di una ONG senza alcuna sottoscrizione.
* l'accreditamento come ONG va rinnovato anno dopo anno. Nel caso quindi dei Testimoni di Geova ciò è avvenuto per nove volte. Negli anni si sono susseguiti diversi documenti e comunicati stampa che esplicitavano che una ONG dovesse conformarsi a principi e sostenere lo statuto dell'ONU.
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Per molto tempo i testimoni di Geova, ipotizzando che in alcuni casi i disturbi mentali fossero riconducibili ad influenze demoniache<ref name=":3" />, hanno scoraggiato il ricorso a terapie psichiatriche e psicologiche<ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.gris-imola.it/sette_cristiane/tdgpsi.php|titolo=Svegliatevi”, 8 febbraio 1976, p.25; “La Torre di Guardia”, 15/3/1983, p.11 e altre pubblicazioni.|sito=www.gris-imola.it|accesso=2 febbraio 2022}}</ref>, preferendo la guida degli anziani<ref name=":2" /><ref name=":1">Osamu Muramoto, ''[https://www.cambridge.org/core/books/abs/cambridge-textbook-of-bioethics/jehovahs-witness-bioethics/7300FF0346C52507C0D4CC0AD37C0BD2 Jehovah's Witness bioethics]'', The Cambridge Textbook of Bioethics, pp. 416 - 423, DOI: <nowiki>https://doi.org/10.1017/CBO9780511545566.061</nowiki>, Cambridge University Press, 2008.</ref> ed esitando quindi a rivolgersi ai professionisti della salute mentale a causa della tendenza a interrompere i rapporti con persone estranee alla congregazione.<ref name=":1" /><ref name=":0">Meredith L Friedson, ''[https://link.springer.com/article/10.1007/s10943-014-9946-8 Psychotherapy and the Fundamentalist client: the aims and challenges of treating Jehovah's Witnesses]'', J Relig Health. 2015 Apr; 54(2):693-712. doi: 10.1007/s10943-014-9946-8.</ref> Da decenni tuttavia i testimoni di Geova hanno riconosciuto che "gli specialisti possono curare efficacemente molti disturbi mentali" e raccomandano di attenersi alle terapie prescritte dagli specialisti qualificati.<ref>
{{Cita web|url=https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/102014442#h=1:0-45:0|titolo=Quello che dovreste sapere sui disturbi mentali|accesso=29 gennaio 2022}}</ref><ref>
{{Cita web|url=https://www.jw.org/download/?issue=201412&output=html&pub=g&fileformat=PDF&alllangs=0&langwritten=E&txtCMSLang=E&isBible=0|titolo=Awake! December 2014|lingua=en|accesso=29 gennaio 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/101975286#h=8:173-29:0|titolo=Il miglior modo di riacquistare la salute mentale — BIBLIOTECA ONLINE Watchtower|sito=wol.jw.org|accesso=1º febbraio 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1988846#h=23:0-26:704|titolo=“Parole spirituali” per chi soffre di disturbi mentali — BIBLIOTECA ONLINE Watchtower|sito=wol.jw.org|accesso=2 febbraio 2022}}</ref><br />Si è ipotizzato che rischi per la salute mentale derivino dalle caratteristiche totalizzanti, fusionali e autoritarie della congregazione, dalla difficoltà con cui affronta le accuse di eventuali abusi fisici e sessuali avvenuti al suo interno, dalla considerazione della sessualità e dell’omosessualità come peccato<ref name=":0" /> e dalla struttura organizzativa e familiare di [[Patriarcato (antropologia)|tipo patriarcale]] e dove le donne sono private di potere decisionale<ref name=":2">K. J. Weishaupt e M.D. Stensland, [https://articles2.icsahome.com/articles/wifely-subjection--mental-health-issues-in-jw-women-csj-14-1 ''Wifely subjection: mental health issues in Jehovah's Witness women''], Cultic Studies J, 14, 1997, pp. 106–44</ref>. Inoltre la pratica di interrompere i rapporti sociali con chi abbandona o è espulso dai testimoni di Geova può essere fonte di grave sofferenza psichica e di danni alla salute mentale<ref name=":2" /><ref name=":1" /><ref name=":0" />, come sottolinea anche Adriano Fontani, fondatore del Coordinamento nazionale dei fuoriusciti dai testimoni di Geova, secondo il quale il "clima opprimente e totalitario e il crudele isolamento per gli 'ex' possono causare seri danni emotivi e mentali, pressioni ed abusi psicologici talvolta insopportabili"<ref>{{Cita libro|autore=Caterina Boschettti|titolo=Il libro nero delle sette in Italia. Testimonianze e documenti shock sul colto oscuro della religione|anno=2008|editore=Newton Compton|città=Roma|p=299|capitolo=Protestantesimo avventizio|ISBN=978-88-541-0777-9}}</ref>. Anche se l'ipotesi che il tasso di malattie mentali nei Testimoni di Geova sia più alto è stata formulata nella letteratura medica e psicologica<ref name=":2" /><ref name=":0" /><ref>J Spencer, ''[https://www.cambridge.org/core/journals/the-british-journal-of-psychiatry/article/abs/mental-health-of-jehovahs-witnesses/C3C3B14DA9C1DA3D9A699E2D1F5CAC34 The mental health of Jehovah's Witnesses]'', Br J Psychiatry, 1975 Jun;126:556-9. doi: 10.1192/bjp.126.6.556.</ref> e nella monografia scritta da un ex aderente,<ref>{{Cita libro|autore=Jerry Bergman|titolo=Testimoni di Geova e salute mentale|anno=1996|editore=Edizioni dehoniane|ISBN=88-396-0665-3}}</ref> non ci sono studi che dimostrino alcuna di queste tesi né che dimostrino una correlazione positiva tra appartenenza ai testimoni di Geova e propensione a sviluppare disturbi mentali in generale.
=== Immagini subliminali ===
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Nella ''[[prima lettera ai Corinzi]]'' ({{passo biblico|1Cor|8,5-6|libro=no}}, versione Cei), si può leggere: ".. ci sono molti dèi e molti signori", quindi, l'[[apostolo Paolo]] aggiunge: "per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene". Interpretando tale passo, i testimoni credono che Paolo si riferisse alla ''reale'' esistenza di altri dèi, tra i quali essi annoverano Gesù, e non a una critica delle fedi politeiste. Gesù stesso, pregando questo Dio, disse: {{quote biblico|Questo significa vita eterna: che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo.|Giovanni|17,3}}
A tal proposito i testimoni, citando tra l'altro i versetti 27 e 28 del medesimo testo, ritengono che Gesù: {{citazione|parlò di pecore simboliche che il Padre suo gli aveva dato. Le due dichiarazioni di Gesù non avrebbero avuto molto senso per i suoi ascoltatori se lui e il Padre fossero stati la stessa identica persona [...] È come se un figlio dicesse a un nemico di suo padre: “Se attacchi mio padre, attacchi me”. Nessuno concluderebbe che questo figlio e suo padre siano la stessa persona, ma tutti capirebbero il forte legame che li unisce.[...] Gesù e il Padre suo, Geova Dio, sono “uno” anche nel senso che sono perfettamente concordi in quanto a obiettivi, norme e valori [...] Questo forte legame, però, non rende Dio e suo Figlio Gesù indistinguibili l’uno dall'altro. Sono due esseri distinti, ognuno con la propria personalità. Gesù ha esperienze di vita, sentimenti e pensieri propri, come anche il libero arbitrio. Eppure ha scelto di sottomettersi alla volontà del Padre [...] Pertanto, quando disse “io e il Padre siamo uno”, Gesù non parlava di una misteriosa Trinità, ma di una meravigliosa unità: il legame più stretto che possa esserci tra due persone.| <ref name="torreduemilanove">[[Torre di Guardia]] numero del 1º settembre [[2009]] p. 28</ref>}}
Il [[Antitrinitarismo|rifiuto della Trinità]] ha motivato l'accusa di ripresa delle idee dell'[[arianesimo]]<ref>Semi-gnosticismo esseno (e [http://books.google.it/books?id=PQWfj7eXaFwC&lpg=PA120&ots=XTSCKoRwJW&dq=arianesimo%20e%20testimoni%20di%20Geova&hl=it&pg=PA120#v=onepage&q=arianesimo%20e%20testimoni%20di%20Geova&f=false Arianesimo] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150402141501/http://books.google.it/books?id=PQWfj7eXaFwC&lpg=PA120&ots=XTSCKoRwJW&dq=arianesimo%20e%20testimoni%20di%20Geova&hl=it&pg=PA120#v=onepage&q=arianesimo%20e%20testimoni%20di%20Geova&f=false |data=2 aprile 2015 }}) della Chiesa dei Testimoni di Geova - Cristianesimo e Gnosticismo: 2000 anni di sfida Di Guido Pagliarino</ref>
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I testimoni ritengono che la dottrina trinitaria derivi dall'influenza esercitata con il tempo dalla [[filosofia greca]] sul cristianesimo<ref>la Torre di Guardia 15/8/99 pp. 12, 13 La filosofia greca: Arricchì il cristianesimo?</ref> e che non sia pertanto desumibile dal testo biblico né che fosse creduta dai primi cristiani o insegnata da Gesù. Sostengono inoltre l'origine pagana della dottrina, poiché molti culti pagani credevano in una triade di dèi e che come dottrina fu istituita dalla Chiesa cattolica solo al [[Concilio di Nicea I|primo concilio di Nicea]], in cui i vescovi [[Ario]] e [[Atanasio di Alessandria|Atanasio]] competerono sulla dottrina. Alcuni studiosi affermano che la Bibbia non parla di una trinità di dèi<ref>ll cardinale [[John Henry Newman]] scrisse che i credi anteriori al tempo di [[Costantino]] non ne fanno nessuna menzione. ''Menzionano effettivamente un Tre; ma che ci sia un mistero nella dottrina, che i Tre siano Uno, che siano coeguali, coeterni, tutti increati, tutti onnipotenti, tutti incomprensibili, non è detto e non si potrebbe mai dedurre da essi''. — ''The Development of Christian Doctrine'', p. 15</ref><ref>''È difficile, nella seconda metà del XX secolo, fare un chiaro, obiettivo e schietto racconto della rivelazione, dell'evoluzione dottrinale e dell'elaborazione teologica del mistero della Trinità... Non si dovrebbe parlare di trinitarismo nel Nuovo Testamento senza serie riserve... Se si parla di trinitarismo assoluto, si è passati dal periodo delle origini cristiane all'ultimo quarto, diciamo, del IV secolo.'' — The New Catholic Encyclopedia (1967), Vol. XIV, p. 295.</ref><ref>''Nessuno scritto del Nuovo Testamento fornisce un'esplicita assicurazione che esiste un Dio trino'' - Vocabulaire biblique (1954, p. 72)</ref><ref>''La dottrina della trinità non fece parte della predicazione degli apostoli, secondo quanto riportato nel Nuovo Testamento'' — Encyclopedia International (1969) p. 226 ad opera di Ian Henderson dell'Università di Glasgow</ref><ref>Gesù Cristo non usurpa il posto di Dio. La sua unità col Padre non significa assoluta identità di essenza. Sebbene il Figlio di Dio nella sua preesistenza fosse in forma di Dio, resisté alla tentazione d'essere uguale a Dio (Fil. 2:6). . . . Pur essendo completamente coordinato con Dio, gli rimane subordinato - Theologisches Begriffslexikon zum Neuen Testament (1965), Vol. 2, p. 606</ref>.
Tuttavia, le affermazioni dei testimoni di Geova sull'origine greca o pagana della Trinità sono state smentite, a partire dall'inizio del [[Novecento]], dalle scoperte di [[Studi biblici|studiosi biblici]], [[Storia delle religioni|storici delle religioni]], [[Storiografia|storiografi]] e [[Archeologia biblica|archeologi biblici]] che hanno dimostrato come la credenza in più divinità nell'[[ebraismo]] fosse presente già nel [[VI secolo a.C.|VI]]-[[V secolo a.C.]] nel [[giudaismo enochico]], corrente di pensiero religiosa del [[periodo del Secondo Tempio]], dalla quale nacquero i primi [[Giudeo-cristianesimo|giudeo-cristiani]]<ref>Paolo Sacchi, ''Apocrifi dell'Antico Testamento'' (1981), volume 1. Unione tipografico-editrice torinese. ISBN 88-02-03581-4.</ref> e gli [[esseni]]<ref name="autogenerato1">Paolo Sacchi, ''op. cit.''</ref>; [[Gesù]] stesso utilizzava un titolo totalmente ebraico e apocalittico, quello di "[[figlio dell'uomo]]", per affermare la propria discendenza divina<ref name="autogenerato1" /><ref>Gabriele Boccaccini (a cura di), ''[https://books.google.it/books?id=kc6mzRRrkrIC&printsec=frontcover&dq=boccaccini+son+of+man&hl=it&sa=X&ei=cNrvVIfnKqH6ywOP3YLQAg&redir_esc=y#v=onepage&q=boccaccini%20son%20of%20man&f=false Enoch and the Messiah Son of Man: Revisiting the Book of Parables]''. Wm. B. Eerdmans Publishing Co. 2009. ISBN 978-0-8028-0377-1.</ref><ref>Daniel Boyarin, ''Il Vangelo ebraico'' (2013), Castelvecchi Editore.</ref>.<br />Quindi la trinità è un [[Teologia ebraica|concetto teologico]] ed [[Escatologia ebraica|escatologico]] [[Ebraismo|ebraico]] (quindi non cristiano), in cui non compare nessuna influenza pagana o ellenistica<ref name="autogenerato1" /><ref>E. Schürer, ''Geschichte des jüd. Volkes im Zeitalter Jesu'', 4ª ed., III, Lipsia 1909, pp. 268 segg., 524 segg., 555 segg.</ref><ref>István Székely, ''Bibliotheca Apocrypha'', I, Friburgo in B. 1913.</ref><ref>J. M. Lagrange, ''Le Messianisme chez les Juifs'', Parigi 1909.</ref><ref>M. R. James, ''The lost Apocrypha of the Old Test. Their titles and fragments collected, translated and discussed'', Londra 1920.</ref><ref>Otto Bardenhewer, ''Geschichte der altkirchl. Literatur'', 2ª ed., I, Friburgo in B. 1913, pp. 498-622.</ref><ref>''Apocalyptique e Apocryphes'' (di J. B. Frey), in ''Suppl''. al ''Dictionn. de la Bible del Vigouroux'', Parigi, 1928.</ref><ref>Gabriele Boccaccini, ''op. cit.''</ref><ref>Daniel Boyarin, ''op. cit.''</ref><ref>Torno Armando, Miles Jack, ''[http://archiviostorico.corriere.it/2012/settembre/23/Trinita_idea_ebraica_anche_Gesu_co_9_120923019.shtml «Trinità, idea ebraica E anche Gesù mangiava kosher»]''. 23 settembre 2012. [[Corriere della Sera]].</ref>.
{{vedi anche|Apocrifi dell'Antico Testamento|Libro di Enoch|Manoscritti non biblici di Qumran|Rotoli del Mar Morto|Storia di Israele|Storicità dei Vangeli|Storicità della Bibbia}}
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Considerano accettabili terapie trasfusionali con sostanze diverse dal sangue<ref>{{Cita web |url=http://www.neuros.net/ita/i_testimoni_di_geova.php |titolo=TESTIMONI DI GEOVA - LINEE GUIDA GENERALI |accesso=28 giugno 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120928055409/http://www.neuros.net/ita/i_testimoni_di_geova.php |urlmorto=sì }}</ref> quali, ad esempio, il [[Ringer lattato]]<ref name="dica33" /> o il [[Plasma expander]]<ref name="dica33" />.
Nel tentativo di soddisfare comunque le esigenze trasfusionali di pazienti testimoni di Geova, la cui congregazione ha cercato la cooperazione dei medici in tal senso<ref>{{Cita web |url=http://www.tg2salute.com/articoli/pagina12.html |titolo=TG2 Salute - Medicina e chirurgia senza sangue sono sempre più richieste |accesso=28 ottobre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071014011423/http://www.tg2salute.com/articoli/pagina12.html |urlmorto=sì }}</ref>, sono stati sviluppati protocolli terapeutici alternativi alle emotrasfusioni<ref>[http://www.cristianitestimonidigeova.net/articolo.aspx?Articolo=832 Articolo "Sempre meno sangue in sala operatoria" Corriere della Sera, in data 23 marzo 2008, inserto Salute, sezione Medicina, pagina 60.]</ref>; ad esempio in Italia è stata introdotta la possibilità di scelta di trattamenti alternativi<ref name="dica33
, la [[macchina cuore-polmone]]<ref>{{Cita web |url=http://www.anestesiaweb.it/inc/recupero_intraoperatorio_de.htm |titolo=Recupero del sangue dal campo operatorio |accesso=28 giugno 2013 |dataarchivio=27 settembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110927085436/http://www.anestesiaweb.it/inc/recupero_intraoperatorio_de.htm |urlmorto=sì }}</ref> e l'[[Salasso|emodiluizione]]<ref>{{Cita web |url=http://www.sanfilipponeri.roma.it/uoc_medicina_trasfusionale1_alternative.htm |titolo=Emodiluizione pre-operatoria |accesso=28 giugno 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130221083342/http://www.sanfilipponeri.roma.it/uoc_medicina_trasfusionale1_alternative.htm |urlmorto=sì }}</ref>.
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Günter Pape, nel suo libro ''Io ero Testimone di Geova'',<ref>Queriniana, Brescia 1974, pp. 142.</ref> dopo aver analizzato le pubblicazioni letterarie dei precedenti presidenti della congregazione, ha scritto:
{{citazione|"Mi sconcertava il modo di agire dei dirigenti centrali, la pretesa che certe "verità", mutevoli, e quindi in sé contraddittorie, venissero da Dio. Scoprii calcoli sbagliati, interpretazioni bibliche arbitrarie, dottrine inattuali e completamente abbandonate. E io dovevo credere che era stato Geova stesso a rivelare il contenuto della Bibbia? Accertavo contraddizioni nella dottrina e nella spiegazione della Sacra Scrittura, e una disinvolta disponibilità a modificare la dottrina stessa, per adattarla alle esigenze di tempi e mentalità. I sedicenti ispirati, che scrivevano nella Torre di Guardia, si sbagliavano, si sbagliavano di continuo... Vecchie dottrine della Torre di Guardia, che ora vengono respinte come errori, una volta erano spacciate per verità. Ma la verità divina non può diventare errore. E allora, che razza di verità erano quelle di prima? E come si può ciarlare di un progressivo chiarificarsi della luce divina, così, per rimediare? Mi diedi quindi a confrontare gli insegnamenti del primo presidente, Russell, con quelli del secondo, Rutherford, e quelli del presidente in carica, Knorr, e dei suoi collaboratori. Ebbene, si contraddicevano, si sconfessavano a vicenda, rivendicando ciascuno la propria ispirazione. Davvero non sembrava esistesse traccia di guida soprannaturale, divina, nella società della Torre di Guardia. Ma Rutherford non aveva dichiarato che le sue dottrine erano "insegnamenti che dava il Signore, per annunciare al popolo che..."? E con quale diritto, allora, Knorr le aveva respinte? Come si possono rigettare "verità che ha dato il Signore"? Oppure, diciamo, il Signore non aveva dato niente. Più probabile. C'era qualcosa che non funzionava, comunque, nei princìpi basilari".|Günter Pape<ref>Queriniana, Brescia 1974, pp. 36-37.</ref>.}}Un esempio di mutamento dottrinale si ha nel festeggiamento del Natale: dichiarato "di origine pagana" da J. F. Rutherford nel 1927, la sua celebrazione fu proibita nel 1928.<ref name="feste">1975 Yearbook of Jehovah's Witnesses, 1974, p. 147; The Golden Age, December 14, 1927, "The Origin of Christmas", pp 178–79</ref><ref>(Proclamatori, p. 200)</ref>
Altri mutamenti dottrinali che hanno suscitato controversie sono quelli legati al [[millenarismo]].
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Non essendo avvenuto quanto previsto, la data venne posticipata, in base a calcoli rivisti, al 1918<ref name="missed">{{Cita web |url=https://jwfacts.com/watchtower/1800s.php |titolo=Failed date predictions of Jehovah's Witnesses |sito=jwfacts.com |accesso=15 marzo 2020}}</ref>.
Nel 1920 Rutherford, assurto nel 1916 a guida del movimento dopo la morte di Russell, sostenne che nel [[1925]] sarebbero tornati sulla terra i patriarchi dell'antichità<ref name="missed" />, per ospitare i quali venne predisposta la villa di [[Beth Sarim]] (dall'[[Lingua ebraica|ebraico]] "Casa dei Principi"<ref>"Nel 1925 risorgeranno sulla Terra Abramo, Isacco ed altri profeti dell'antichità, è un'inconfutabile certezza basata sulla Divina Parola", da ''Milioni ora viventi non moriranno mai'', pp. 97-98.</ref>). Ma Abramo, Isacco e Giacobbe non risuscitarono nel 1925<ref name="missed" />. Nel 1980, l{{'}}''Annuario'' cita una ''Watchtower'' del 1926 che giustificava il fallimento semplicemente come "un'opinione espressa". In primo luogo, tale affermazione è inaccurata, infatti dal 1918 al 1925 il messaggio principale della Torre di Guardia era che il nuovo sistema avrebbe avuto inizio nel 1925, con una serie di conferenze e l'opuscolo intitolato "Milioni ora viventi non moriranno mai". Il messaggio era così efficace che, dopo le previsioni del 1925, non furono organizzate presenze commemorative scese da {{formatnum:90434}} nel 1925 a solo {{formatnum:17380}} nel 1928<ref>''Torre di Guardia'' del 1960, 1 maggio pag. 282 e "Testimoni di Geova nel proposito divino" pag. 313</ref>.
Rivelatasi erronea la previsione del 1925<ref name="missed" />, la data venne ulteriormente posticipata al [[1932]]<ref>{{cita pubblicazione|rivista=Watchtower |data=15 febbraio 1938|p=55}}</ref>. Il [[1975]], anche se riportata come termine dei seimila anni dalla creazione di Adamo ed erroneamente interpretata da alcuni, non è mai apparsa su una pubblicazione dei Testimoni quale data del ''termine del sistema di cose'' o ''fine del mondo''<ref>"Secondo questa fidata cronologia biblica seimila anni dalla creazione dell'uomo termineranno nel 1975, e il settimo periodo di mille anni della storia umana comincerà nell'autunno del 1975 E. V.", da ''Vita eterna, nella libertà dei figli di Dio'', p. 29, 1967</ref><ref>{{Cita web|lingua=en |url=https://jwfacts.com/watchtower/1975.php |titolo=1975 - Watchtower Quotes to show what really was predicted |sito=jwfacts.com |accesso=15 marzo 2020}}</ref>.
Nel febbraio del 1918, Rutherford tenne una conferenza pubblica attestando "Il mondo è finito: milioni di persone ora viventi non potranno mai morire!" Nel marzo del 1918, il titolo fu cambiato con un termine più avvincente "Il mondo è finito: milioni di persone ora viventi non moriranno mai".
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