Hymnu sardu nationale: differenze tra le versioni
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S{{'}}'''hymnu sardu nationale''' (in [[Lingua italiana|italiano]], «L'inno nazionale sardo») fu l'inno del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] [[Casa Savoia|sabaudo]]<ref>
== Storia ==
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Secondo Casula, l'inno fu sempre tenuto in grande considerazione dai sovrani. L'ultima esecuzione ufficiale fu nel [[1937]], dal coro della [[Cappella Sistina]], direttore [[Lorenzo Perosi]], per espresso desiderio di [[Vittorio Emanuele III di Savoia]], durante la cerimonia per il conferimento della [[Rosa d'Oro]] alla regina [[Elena del Montenegro|Elena]] da parte di [[papa Pio XI]].
L'inno, scritto in [[Lingua sarda|sardo]], {{cn|venne affiancato}} alla preesistente ''[[Marcia Reale]]''<ref>Era l'inno dell'Italia monarchica, affiancato alla preesistente Marcia Reale, suonato obbligatoriamente nelle accademie militari durante le manifestazioni, le esercitazioni e alla fine della messa (fino alla caduta della monarchia), in [http://www.ilisso.com/inno/innonazionalesardo.pdf Il primo inno d'Italia è sardo] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20171011061344/http://www.ilisso.com/inno/innonazionalesardo.pdf |date=11 ottobre 2017 }} Gian Nicola Spanu</ref>, la quale fu a sua volta sostituita dopo la proclamazione della [[Repubblica Italiana]], nel [[1946]], dal ''[[Canto degli Italiani]]'' di [[Goffredo Mameli]] e [[Michele Novaro]].
Il 29 maggio [[1991]] ''S'Hymnu sardu nationale'' è stato eseguito dalla banda dei [[Carabinieri]] al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]] nel tradizionale ricevimento offerto al corpo diplomatico straniero. Era inteso come un omaggio alle origini [[Sassari|sassaresi]] del [[Presidente della Repubblica]] [[Francesco Cossiga]]. Venne suonato nuovamente al momento delle sue dimissioni da Capo dello Stato, il 28 aprile [[1992]].
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