Ciminà: differenze tra le versioni
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In seguito il paese venne acquistato dai [[Carafa (famiglia)|Carafa]] di [[Roccella Ionica]], e mantenuta da questi fino all'abolizione del feudatario nel [[XIX secolo]]. Successivamente fu riconosciuta ''"Università civium"'', divenendo autonomo nel 1806, dal Governo di [[Gerace]] che successivamente ne acquisì la giurisdizione nel 1811, facendo parte del circondario, anche dopo il 1816 quando venne effettuato il "Riordino Generale della Calabria" disposto dai [[Borbone di Napoli|Borboni]]. Altre famiglie feudatarie abitarono a Ciminà, tra le quali le genovesi Grimaldi e Grillo, trasferite nella [[Locride (Calabria)|locride]] nel 1500 acquistando il feudo di Gerace, e gli Squarciafico, che acquistarono da Tommaso Merullo la baronia di Precacore e di Sant'Agata.
===Simboli===
Nello stemma adottato dal comune sono rappresentate su sfondo azzurro tre figure simboliche per il paese: il [[Monte Tre Pizzi]], un fascio di [[Spiga di grano|spighe di grano]] (per l'agricoltura) e una [[Vacca (araldica)|mucca]] (l'allevamento).
Il gonfalone è un drappo [[Partito (araldica)|partito]] di verde e di azzurro.
== Società ==
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