Processore multicore: differenze tra le versioni

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In [[elettronica]] ed [[informatica]], con il termine '''processore multicore''' si intende un tipo di [[processore]] parallelo caratterizzato dall'essere costituito da una moltitudine di unità di elaborazione indipendenti, integrate sullo stesso [[chip (elettronica)|chip]], che assumono la denominazione di ''core'' ({{lett|nucleo|lingua=it}}).<ref>{{treccani|microelettronica}}</ref>
 
== EvoluzioneStoria storica==
 
Fino al 2005 quasi tutti i [[microprocessori]] (dall'[[Intel 8086]], fino agli [[Athlon 64]] e [[Pentium 4]]) sono sempre stati ''single core'' e i miglioramenti nelle prestazioni sono passati attraverso aumenti della [[clock|frequenza di funzionamento]], maggiori dimensioni della [[CPU cache|cache]], funzionalità aggiuntive, e miglioramenti dell'efficienza della [[microarchitettura]], grazie anche al continuo progresso dei processi produttivi che ha consentito di ridurre progressivamente l'energia necessaria al funzionamento e offrire le condizioni necessarie per l'aumento della frequenza.
 
Intel cercò già con il Pentium 4 [[Northwood (hardware)|Northwood]], che introduceva la tecnologia [[Hyper-Threading]], di migliorare questo limite dei processori ''single core'', sfruttando in maniera più razionale la lunga [[pipeline (CPU)|pipeline]] tipica dei suoi processori basati su architettura [[NetBurst]]; si trattava in buona sostanza di simulare la presenza di due core, rendendo disponibile al sistema due core "logici". In realtà nell'esecuzione delle applicazioni il contributo di tale tecnologia era marginale ma si otteneva un discreto miglioramento nella reattività del sistema, ottimizzando il [[multitasking]], cioè l'esecuzione di più operazioni contemporaneamente.
 
Con il progredire dei processi produttivi (fino ad arrivare a quello a [[90 nm]]) e il raggiungimento di frequenze di funzionamento sempre più elevate e vicini ai limiti fisici, i due principali produttori di chip, [[Intel]] e [[Advanced Micro Devices|AMD]] decisero di migrare gradualmente<ref>Tra le ultime CPU prodotte per PC a ''single core'' c'è l'Intel Celeron 807 e il Celeron B730, entrambi hanno debuttato nel mercato ad agosto 2012.</ref> all'architettura ''dual core'' (a due ''core''). In pratica, non potendo aumentare più la frequenza massima si cerca di migliorare il parallelismo, mettendo a disposizione del [[sistema operativo]] una configurazione molto simile a quella dei tradizionali sistemi [[multiprocessore]].
 
=== Le prime CPU della IBM e della SUN ===
I primi esemplari di CPU multi core vennero presentati da [[IBM]] con il suo [[PowerPC]] nel [[2003]], ma solo nel 2005 si hanno prodotti per il mercato consumer, con [[Intel]] alla fine del [[2005]], mediante i processori [[Pentium D]] basati su core [[Smithfield (informatica)|Smithfield]], mentre la rivale [[Advanced Micro Devices|AMD]] lanciò i nuovi [[Athlon 64 X2]] nel 2005.
 
Intel ha avuto il merito di rendere i processori quad core (4 core) disponibili per il grande pubblico mediante i [[Core 2 Extreme]] e [[Core 2 Quad]] basati su core [[Kentsfield]], ma i primi processori multi core con più di 2 core vennero presentati sul mercato verso la fine del [[2005]]; si tratta del [[Cell (processore)|Cell]], sviluppato congiuntamente da [[IBM]], [[Sony]] e [[Toshiba]] per il mercato [[Console (videogiochi)|console]]/[[blade server]] e composto da 8 core ''eterogenei'', e l'[[UltraSPARC T1]], processore a 8 core ''omogenei'' sviluppato da [[Sun Microsystems]] per il mercato server (In particolare per [[Web server]] con numerosi accessi) capace di gestire 32 [[Thread (informatica)|thread]] simultaneamente.