Deep in the Darkness: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 58:
A questo punto lui è deciso ad abbandonare Ashborough insieme a Christine e Jessica, ma sulla strada di notte incontreranno l'ostacolo dello sceriffo Godbout, che li intimerà a far ritorno a casa in quanto hanno violato il coprifuoco. Loro desiderosi di scappare via alla svelta lo ignorano con modi bruschi e proseguono imperterriti, ma non prima di aver salvato Tyler, minacciato anch'egli dalle creature (in questi frangenti lei dirà al marito di volergli parlare del bambino che aspettano, non riuscendoci però). Inizialmente riusciranno nell'intento, ma impossibilitati ad abbandonare la cittadina per colpa del redivivo sceriffo faranno ritorno alla loro abitazione dove Tyler verrà divorato vivo dai mostri. Il dottore d'accordo con la moglie decide che l'unico modo per sconfiggerli è quello di sterminarli tutti, e per far ciò si servirà di alcune provette già in suo possesso (tra le quali una contenente la "[[Peste#Peste bubbonica|peste bubbonica]]"). L'esperimento sembra funzionare, non prima che gli "isolati" abbiano rapito la piccola Jessica per portarla nei loro sotterranei, ma Michael riuscirà a salvarla e a ricondurla in casa.
 
La scena finale mostra il dottore svegliarsi di nuovo sporco di sangue la mattina seguente, sentendo le urla della moglie dal piano di sopra in preda alle doglie. Una volta entrato nella sua camera troverà l'ostetrica Zellis (in realtà una donna maligna complice degli "isolati" e scoperta precedentemente da Michael torturare Tyler) intenta nel far partorire Christine, ma il neonato che ne verrà fuori in realtà non è un bimbo normale, ma una delle orribili creature, gettando così Michael nella disperazione e facendogli intuire che la minaccia è tutt'altro che passata. Più tardi, Michael ritrova una vecchia fotografia di Christine da bambina e, siosservandone rendeattentamente contoi diparticolari, trovarsinota che la fotografia è stata scattata di fronte a una cassetta postale etichettata "Zellis".
 
== Collegamenti esterni ==