== Descrizione ==
Il Salon nasce nel ''[[1789|1667]]'' con la prima esposizione organizzata dall'Accademia reale, riservata solamente ai membri dell'Accademia stessa. Dopo questa data, le esposizioni successive ebbero cadenza biennale sino al [[1675]], quando, a causa dell'elevato costo, si svolsero solo nel [[1699]], nel [[1704]] e nel [[1706]], quest'ultima della durata di un solo giorno. Fino al [[1791]] tutte le esposizioni furono inaugurate il giorno di san Luigi, onomastico del re. Allestite prima nella galleria del [[Palais-Royal]] e nel cortile dell'hôtel Richelieu, quelle del 1699 e del 1704 si svolsero nella Grande Galerie del Louvre e dal [[1725]] presero definitivamente posto nel [[Salon Carré]], da cui il nome Salon, occupando talvolta anche la galleria detta dell'Apollo.
[[File:This Year Venuses Again (Daumier).jpg|thumb|left|Un'incisione satirica eseguita nel [[1864]] da [[Honoré Daumier]] sui [[borghesia|borghesi]] scandalizzati dalle pitture raffiguranti [[Venere (divinità)|Venere]] nuda.]]
Dal [[1737]] al [[1748]], ad eccezione del [[1744]], la mostra ebbe cadenza annuale, poi nuovamente biennale dal 1748 al 1791. Nel 1748 venne istituita una commissione incaricata di salvaguardare la tradizione della “grande pittura” ed esercitare un controllo sulla moralità delle opere proposte.
Sin dall'origine l'allestimento venne affidato a un artista detto ''le Tapissier'' o ''le Décorateur''; tale incarico, dal [[1761]] al [[1773]], assunto da [[Jean-Baptiste-Siméon Chardin]] a cui subentrò [[Joseph-Marie Vien]], [[Louis-Jean-François Lagrenée il Vecchio]], [[Louis-Michel van Loo]] nel [[1783]] e [[1785]], e [[Louis Durameau]].
Con la [[Rivoluzione francese|Rivoluzione]] vennero apportate una serie di modifiche radicali al regolamento del Salon: nel [[1791]] l'esposizione divenne libera e accessibile a tutti e dal [[1798]] venne istituita una giuria di ammissione eletta a suffragio universale. La giuria assunse presto però una veste di conformistica ufficialità e sotto l'[[Primo Impero francese|Impero]] fu composta da tre artisti e due amatori presieduti dalda [[Vivant Denon (Salon)|Denon]]. Soppressa nel [[1848]], ma reintrodotta l'anno seguente, la giuria mostrò un indirizzo sempre più rigido rifiutando molti candidati e qualsiasi opera non conforme ai gusti accademici.
Nel [[1863]] la giuria diede dei verdetti particolarmente rigidi escludendo di fatto quasi 3000 quadri. Il clamore suscitato da tale scelta fece decidere allo stesso Imperatore [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]] di organizzare una libera esposizione dei dipinti esclusi, chiamato poi [[Salon des Refusés]]. Successivamente la struttura organizzativa del Salon viene riformata, consentendo l'ingresso in giuria anche da parte di alcuni artisti già premiati con medaglia. In questo modo avviene una progressiva apertura dell'esposizione alle nuove tendenze dell'[[impressionismo|arte impressionista]].
== La Secessione ==
Nel dicembre 1890 il leader della [[Société des Artistes Français]] che gestiva il Salon, [[William-Adolphe Bouguereau]] espose l'idea che il ''Salon'' potesse diventare un'esposizione senza premi, che sponsorizzasse i giovani. [[Ernest Meissonier]], [[Pierre Puvis de Chavannes]], [[Auguste Rodin]] e altri artisti rigettarono la proposta facendo sorgere una secessione. Essi crearono la [[Société Nationale des Beaux-Arts]] nel [[1891]], esponendo in un altro ''Salon'' chiamato ''Salon de la Société Nationale des Beaux–Arts'', in breve ''Salon du Champs de Mars''.
Nel [[1903]], in risposta a ciò, da molti artisti tra cui [[Pierre-Auguste Renoir]] e [[Auguste Rodin]], venne ideato il [[Salon d'Automne]].
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Vue du Salon du Louvre en l'annee 1753 LACMA AC1998.27.1.jpg|Veduta del Salone di Parigi al [[Museo del Louvre]] nel 1753.
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