Sandro Curzi: differenze tra le versioni

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{{Bio
|Nome = Alessandro Curzi, detto Sandro
|Cognome = Curzi
|PostCognomeVirgola = detto '''Sandro'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
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|predecessore = [[Francesco Alberoni]]
|successore = [[Claudio Petruccioli]]
|partito = [[Partito Comunista Italiano]], [[Partito della Rifondazione Comunista]]
|titolo di studio = Diploma di liceo classico
|professione = Giornalista
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A novembre 1993, in contrasto con il nuovo consiglio di amministrazione della Rai (direttore generale [[Gianni Locatelli]] e presidente [[Claudio Dematté]]), si dimette e lascia tutti gli incarichi nella televisione di stato italiana, e dirige il telegiornale dell'emittente televisiva [[Telemontecarlo]], [[TMC News]]; nello stesso anno pubblica ''Il compagno scomodo'' ([[Arnoldo Mondadori Editore]]). Dopo un'esperienza di editorialista quotidiano all'interno del ''[[Maurizio Costanzo Show]]'', nel 1996 conduce le quattordici puntate del programma ''I grandi processi'' su [[Rai 1]]. Nel 1997, in polemica con la candidatura dell'ex magistrato di Milano [[Antonio Di Pietro]] nelle liste de [[L'Ulivo]] in occasione delle [[elezioni politiche suppletive in Italia del 1997|elezioni suppletive]] nel collegio del Mugello, si presenta candidato al [[Senato]] in una lista denominata "Unità a Sinistra", ottenendo il 14% dei voti.
 
Dal 1998 al 2004 dirige ''[[Liberazione (quotidiano)|Liberazione]],'' organo del [[Partito della Rifondazione Comunista]] guidato da [[Fausto Bertinotti]]. Eletto consigliere di amministrazione della Rai dalla [[Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi|Commissione parlamentare di vigilanza]], con i voti di Rifondazione, dei [[Federazione dei Verdi|Verdi]] e della sinistra del [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]], nel 2005 diventa per tre mesi anche presidente della Rai, in qualità di consigliere anziano, prima di lasciare il posto a [[Claudio Petruccioli]].
 
=== Vita personale ===