Guerre napoleoniche: differenze tra le versioni
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Le guerre napoleoniche, a loro volta, ebbero un profondo impatto sull'organizzazione militare. Fino ai tempi di Bonaparte gli Stati dell'Europa avevano utilizzato eserciti relativamente piccoli, con un'alta percentuale di [[mercenario|mercenari]]. Le innovazioni militari della metà del [[XVIII secolo]] riuscirono a riconoscere l'importanza di una "nazione" in guerra.
Napoleone operò sempre in modo tale da utilizzare la mobilità delle proprie truppe per ovviare allo svantaggio numerico, come dimostrò nella sua trionfale vittoria sulle forze austro-russe nella [[battaglia di Austerlitz]] del 1805 dove il III Corpo d'armata di Davout coprì i 120 km tra Vienna e Austerlitz in 50 ore<ref>{{cita web |autore=Nicola Zotti|url=http://www.warfare.it/storie/marcia_fanteria_napoleonica.html|titolo=La velocità di marcia della fanteria napoleonica|sito=warfare.it|accesso=30 marzo 2007}}</ref>, e nella riorganizzazione della [[Logistica militare|logistica]]. Si circondò di validi collaboratori che costituirono uno [[stato maggiore]] senza eguali nelle altre organizzazioni militari, diretto dal maresciallo [[Louis Alexandre Berthier]] che fu al fianco di Bonaparte dalla campagna di Italia all'Isola d'Elba, nucleo organizzativo dove l'Imperatore si recava per consultare le carte geografiche dove le posizioni delle forze amiche e nemiche venivano rappresentate con spilli multicolori secondo un metodo perfezionato dallo stesso Berthier. Per fare un paragone, l'esercito prussiano non aveva nulla che assomigliasse a uno stato maggiore fino al 1810 con [[Gerhard von Scharnhorst|Scharnhorst]], l'Austria dovette aspettare il 1813 con [[Josef Radetzky|Radetzky]] e la Russia il 1815 con [[Antoine de Jomini|Jomini]]<ref>{{cita|Chandler 1987|pp. 115-117}}.</ref>. Napoleone, memore del suo passato di artigliere, riorganizzò nell'esercito francese il ruolo dell'[[artiglieria]] in combattimento, creando unità mobili e indipendenti in opposizione al tipico attacco dell'artiglieria tradizionale. Spinse avanti la standardizzazione dei [[calibro|calibri]] dei cannoni, già attuata in parte da [[Jean-Baptiste Vaquette de Gribeauval|Gribeuval]], con l'obiettivo di assicurare una maggiore facilità negli approvvigionamenti delle munizioni e la compatibilità tra i suoi pezzi di artiglieria. Favorì la ricerca scientifica, spesso applicata a un migliore sfruttamento degli eserciti, per esempio nel campo medico. Sebbene la sanità militare dovrà attendere quasi altri cento anni per svilupparsi pienamente, alcuni tentativi organizzativi vennero messi a punto già nell'epoca napoleonica, quali per esempio il concetto di ''[[triage]]'', di moderna attualità e reintroduzione, ma inventato dal chirurgo [[Dominique
Assolutamente fondamentale è il contributo alla teoria bellica. Durante le guerre napoleoniche, vennero messi in atto con successo dall'esercito francese molti tipi di manovre della [[tattica militare]] ([[battaglia per linee parallele|battaglia per linee interne]], [[sfilamento]], [[Aggiramento#Accerchiamento|accerchiamento]], [[assedio]]) rivisitate alla luce dei mezzi e armamenti di nuova introduzione per l'epoca. Furono introdotti e sviluppati molti nuovi concetti di [[strategia militare]] (utilizzo e sviluppo della [[topografia]], esplorazione, [[spionaggio]], [[centro di gravità (militare)|centro di gravità]], concentrazione degli sforzi, inseguimento) che hanno ispirato la teoria fino ai giorni nostri. Sul fronte opposto, le battaglie navali combattute durante le guerre napoleoniche portarono al raffinamento delle tattiche per la [[Royal Navy]]. Di fondamentale importanza fu la definitiva affermazione della formazione in "[[linea di battaglia]]" che consentì ai britannici, che la adottarono nella battaglia di Trafalgar, di effettuare la manovra del "[[taglio del T]]" che avrebbe dominato la [[tattica navale]] per i due secoli successivi.
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