Toni Servillo: differenze tra le versioni
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=== Teatro e lirica ===
[[File:Toni Servillo (2008).jpg|miniatura|Toni Servillo legge a teatro (2008)]]
Autodidatta, si appassionò al [[teatro]] sin da piccolo, aiutato da un contesto familiare nel quale la tradizione teatrale, sebbene assente, era amata dai componenti della famiglia. Iniziò recitando nell'[[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|oratorio salesiano]] di Caserta, per poi passare alle messinscene durante l'adolescenza. Negli anni della cosiddetta "[[Avanguardie teatrali in Italia negli anni '60 e '70#La Postavanguardia Teatrale|Postavanguardia Teatrale]]",<ref>[https://www.treccani.it/enciclopedia/toni-servillo_%28Enciclopedia-Italiana%29 SERVILLO, Toni (propr. Marco Antonio)]</ref> collaborò alla fondazione del ''[[Teatro Studio di Caserta|Teatro Studio]],'' sempre a Caserta, insieme a [[Matteo De Simone]], Sandro Leggiadro, Riccardo Ragozzino, Nando Taccogna che ricorda:"Le prime prove si tenevano in alcune stanze situate nella soffitta della [[Reggia di Caserta|Reggia]], poi nei locali all'interno di un palazzo di
Il Teatro Studio allestì diversi spettacoli fino al
Nel 1986 si avvicinò al gruppo ''[[Falso Movimento (compagnia teatrale)|Falso Movimento]]'' e quindi al regista [[Mario Martone]], con cui collaborò spesso e insieme al quale fondò
Nel 1989 e nel 1991 partecipa agli spettacoli ''Ha da passa' 'a nuttata'' e ''L'impero della ghisa'' di [[Leo de Berardinis]]. Ha anche diretto ''Il misantropo'' (1995) e ''Tartufo'' di [[Molière]]; che con ''Le false confidenze'' di [[Pierre de Marivaux|Marivaux]] compongono un trittico sul grande teatro francese a cui ha collaborato anche Cesare Garboli per le traduzioni. Al 1999 risale il suo debutto come regista di teatro musicale, con ''[[Una cosa rara]]'' di [[Vicente Martín y Soler]], per il [[Gran Teatro La Fenice|Teatro La Fenice]] di [[Venezia]], a cui fanno seguito ''[[Le nozze di Figaro]]'' di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], ''[[Ariadne auf Naxos]]'' di [[Richard Strauss]] e ''[[L'italiana in Algeri]]'' di [[Gioachino Rossini|Rossini]]. È stato diretto, tra gli altri, da [[Memè Perlini]], [[Mario Martone]] ed [[Elio De Capitani]].
Nel 2002 è regista di ''[[Sabato, domenica e lunedì]]'', rivisitazione del capolavoro di [[Eduardo De Filippo]], in scena per quattro stagioni in tutta [[Europa]] e vincitore di numerosi premi. Nel
Tra le altre opere liriche da lui curate, oltre a quelle già citate, sia all'estero che in Italia, vi sono: ''[[Il marito disperato]]'' di [[Cimarosa]] e il ''[[Fidelio]]'' di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]] per il [[Teatro
=== Cinema ===
[[File:Luna rossa - Servillo.png|miniatura|Toni Servillo diretto da [[Antonio Capuano]] in ''[[Luna rossa (film 2001)|Luna rossa]]'' (2001)]]
Ha debuttato al cinema con i film di
Nel 2009 vince il suo terzo [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]] come miglior attore protagonista per la sua interpretazione di [[Giulio Andreotti]] in ''[[Il divo (film)|Il divo]]'' di Paolo Sorrentino. Per gli stessi film (''Le conseguenze dell'amore'', ''La ragazza del lago'' e ''Il divo'') si è aggiudicato anche tre [[Nastro d'argento al migliore attore protagonista|Nastri d'argento al migliore attore protagonista]] negli anni 2005, 2008 e 2009. Nel 2010 è protagonista di ''[[Una vita tranquilla]]'', in concorso al [[Festival Internazionale del Film di Roma]] 2010, per il quale vince il premio come migliore attore, oltre ad interpretare [[Giuseppe Mazzini]] in ''[[Noi credevamo]]''. Nel 2011 è candidato al [[Nastro d'argento]] per due film: ''Il gioiellino'' e ''Una vita tranquilla''. Nel 2012 è stato diretto da [[Daniele Ciprì]] in ''[[È stato il figlio]]'', e [[Marco Bellocchio]] in ''[[Bella addormentata]]''.
Nel 2013 è protagonista nei film ''[[Viva la libertà]]'' di [[Roberto Andò]] e ''[[La grande bellezza]]'' di
Nel 2022 interpreta [[Papa Paolo VI]] nel film ''[[Esterno notte (film)|Esterno notte]]'' di [[Marco Bellocchio]]<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/spettacoli/tv-radio/2021/06/04/news/fabrizio_gifuni_e_aldo_moro_nelle_prime_immagini_della_serie_esterno_notte_di_marco_bellocchio-304239147/|titolo=Fabrizio Gifuni è Aldo Moro nelle prime immagini della serie 'Esterno notte' di Marco Bellocchio|sito=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=4 giugno 2021|accesso=11 maggio 2022}}</ref> e [[Luigi Pirandello]] nel film ''[[La stranezza]]'' di
== Filmografia ==
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