Death Note: differenze tra le versioni

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Il programma di lavoro settimanale di Ōba includeva cinque giorni per ideare la trama e un giorno per creare la bozza a matita in cui inserire i dialoghi. A quel punto lo scrittore inviava il progetto iniziale all'editore. Ōba ha dichiarato che a volte gli bastarono tre o quattro giorni per concepire un capitolo, ma che in qualche circostanza questo lavoro lo impegnò fino a un mese. Il lavoro di Obata prevedeva una giornata dedicata alla progettazione dello ''[[storyboard]]'' e una seconda per realizzare i disegni. In seguito le tavole passavano ai suoi assistenti per quattro giorni e il settimo giorno Obata riprendeva in mano il capitolo per correggere, aggiungere gli ultimi dettagli e completarlo. L'illustratore ha affermato che in qualche circostanza impiegò un paio di giorni in più per le pagine a colori e che questo aveva creato dei disagi al calendario di lavoro<ref name="pag192">{{cita|Ōba|p. 192}}.</ref>. Una parte importante del lavoro di Ōba fu l'attenzione rivolta ai tempi narrativi e ai dialoghi, per fare in modo che il testo fosse il più conciso possibile. Egli riteneva infatti che una storia con un'esposizione eccessiva sarebbe risultata troppo stancante e avrebbe danneggiato la ''suspense''. In diverse circostanze la bozza originale risultò troppo lunga e bisognò modificarla prima di ottenere il giusto ritmo e tempo. Per assicurare uniformità e compattezza alla narrazione, Ōba rileggeva attentamente i "due o quattro" capitoli precedenti a quello su cui stava lavorando al momento<ref name="pag59"/>.
 
All'inizio della serializzazione Ōba non aveva idee precise sulla piega che avrebbe fatto prendere alla storia, salvo l'introduzione di un secondo Kira e di Rem. Infine decise di assegnare il ruolo del secondo Kira a una donna, per rendere più appariscenti i disegni e aggiungere una tematica amorosa alla vicenda<ref name="parte1"/>. Elle venne rappresentato come un personaggio eccentrico per differenziarlo da Light, che sarebbe stato invece uno studente brillante e popolare<ref>{{cita web|url=http://comipress.com/news/2007/01/15/1330|titolo=Tsugumi Ohba Talks about Inspiration for Death Note and Justice|editore=ComiPress.com|data=15 gennaio 2007|accesso=2 luglio 2014|lingua=en|dataarchivio=14 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714150931/http://comipress.com/news/2007/01/15/1330|urlmorto=no}}</ref>. Fin dall'inizio, Ōba aveva in mente di concludere la prima parte della narrazione con la risoluzione dello scontro Light-Elle. La morte del detective era solo una di tante opzioni, ma venne scelta come quella più adeguata all<nowiki>{{'</nowiki>}}''escalation'' di eventi che avevano portato Misa a essere posta sotto sorveglianza da Elle<ref name="parte1"/>. Ciò nonostante, l'autore si dichiarò riluttante ad abbandonare il personaggio e la decisione fu molto sofferta<ref name="parte1"/><ref name="gaia">{{cita web|url=http://www.gaiaonline.com/guilds/viewtopic.php?t=21396363|titolo=Tsugumi Ohba Interview (Creator of Death Note)|editore=Gaia Online|data=14 aprile 2011|accesso=3 luglio 2014|lingua=en|dataarchivio=19 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190719140135/https://www.gaiaonline.com/guilds/viewtopic.php?t=21396363|urlmorto=no}}</ref>. Per non ripetere quanto già visto nel primo arco narrativo, Ōba introdusse due nuovi investigatori, Near e Mello, in modo che lo scontro diventasse a tre e ci fosse più spazio per sottotrame e "schemi di grande portata"<ref name="gaia"/><ref>{{cita web|url=https://death-note.livejournal.com/361821.html|titolo=Death Note Community - How to Read Part 3 - Latter Half of the Ohba Interview|data=5 aprile 2005|accesso=3 luglio 2014|lingua=en|dataarchivio=24 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120424035018/http://death-note.livejournal.com/361821.html|urlmorto=no}}</ref>. Pur non volendo esprimere alcun tema in particolare, l'autore della serie si basò sul concetto secondo cui "bisogna dare il massimo mentre siamo vivi, perché tutti gli esseri umani prima o poi muoiono e non possono essere riportati in vita"<ref name="pag69">{{cita|Ōba|p. 69}}.</ref>.
 
=== Adattamento anime ===