Giovanni di Lussemburgo: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|l'omonimo
{{nota disambigua|il
{{Monarca
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|predecessore = [[Carlotta di Lussemburgo|Carlotta]]
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|nome completo = [[lingua francese|francese]]: Jean Benoit Guillaume Robert Antoine Louis Marie Adolphe Marc d'Aviano<br />[[lingua italiana|italiano]]: Giovanni Benedetto Guglielmo Roberto Antonio Luigi Maria Adolfo Marco d'Aviano
|data di nascita = 5 gennaio 1921
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|data di morte = 23 aprile 2019 (98 anni)
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|dinastia = [[Nassau-Weilburg]]
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|figli = [[Maria Astrid di Lussemburgo|Maria Astrid]]<br />[[Enrico di Lussemburgo|Enrico]]<br />[[Giovanni di Lussemburgo (1957)|Giovanni]]<br />[[Margaretha di Lussemburgo|Margaretha]]<br />[[Guglielmo di Lussemburgo (1963)|Guglielmo]]
|religione = [[Chiesa cattolica|Cattolicesimo]]
}}
{{Carica pubblica
|nome = Giovanni di Lussemburgo
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|didascalia = Il granduca Giovanni nel [[1967]]
|carica = [[Luogotenente|Luogotenente-Rappresentante del Lussemburgo]]
|mandatoinizio = 28 aprile
|mandatofine = 12 novembre
|monarca = [[Carlotta di Lussemburgo|Carlotta]]
|prefisso onorifico = ''[[Altezza reale|Sua Altezza Reale]]''
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{{Bio
|Nome = Giovanni
|Cognome =
|
|ForzaOrdinamento = Giovanni
|Sesso = M
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|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività =
|Nazionalità = lussemburghese
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato
}}
=== Gioventù e seconda guerra mondiale ===
[[File:Arbre du prince Jean Luxembourg 2009 02.jpg|thumb|right|Un [[Aesculus hippocastanum|ippocastano]], detto ''Albero del Principe Jean'', piantato nel parco municipale di [[Lussemburgo (città)|Lussemburgo]] in onore di Giovanni nel giorno in cui nacque]]
Giovanni nacque nel 1921 al [[castello di Berg]], come primogenito del [[Felice di Borbone-Parma|principe Felice]] e della [[Carlotta di Lussemburgo|granduchessa Carlotta]].<ref name=":ml">{{Cita web|url=https://monarchie.lu/fr/la-monarchie/les-anciens-souverains/sar-le-grand-duc-jean|titolo=S.A.R. le Grand-Duc Jean|lingua=fr, lb, de, en|accesso=16 agosto 2021}}</ref> Il suo padrino di battesimo fu [[papa Benedetto XV]] e il suo primo nome era in onore di [[Giovanni I di Boemia|Giovanni il Cieco]].<ref>{{Cita web|autore=Svenja|url=http://www.luxarazzi.com/2013/01/luxarazzi-101-grand-duke-jean.html?m=1|titolo=Grand Duke Jean of Luxembourg|lingua=en|data=5 gennaio 2013|accesso=3 agosto 2023}}</ref>
Trascorse la maggior parte della sua infanzia nel castello di nascita, frequentando la scuola primaria e la prima parte degli studi secondari in patria.<ref name=":ml" /> Li continuò infatti all'Ampleforth College, dal 1934 al 1938, e poi di nuovo in [[Lussemburgo]].<ref name=":mpl" /> Il giorno in cui compì diciotto anni, nel 1939, ricevette il titolo ufficiale da erede al trono.<ref name=":ml" /> In tale ruolo assistette alla celebrazione del centenario del [[Trattato dei XXIV articoli|Trattato di Londra]].<ref name=":mpl">{{Cita web|url=https://gouvernement.lu/dam-assets/documents/actualites/2019/06-juin/infographie.pdf|titolo=Infographie sur le Grand-Duc Jean|lingua=fr|data=6 giugno 2019|accesso=5 agosto 2023}}</ref>
Il 10 maggio 1940, a causa dell'[[Lussemburgo nella seconda guerra mondiale#L'invasione|invasione tedesca]], il principe lasciò il Lussemburgo con la sua famiglia, rifugiandosi in [[Terza Repubblica (Francia)|Francia]], [[Spagna franchista|Spagna]], [[Estado Novo (Portogallo)|Portogallo]] e infine in [[Canada]].<ref name=":ml" /> Fu in quest'ultimo paese che studiò legge e scienze politiche all'[[Università Laval]].<ref name=":ml" />
Dal 1941 intraprese in nome di sua madre, e con il sostegno del Governo, un tour di buona volontà tra le principali città del [[Stati Uniti d'America medio-occidentali|Midwest statunitense]], al fine di incontrarvi le comunità di lussemburghesi.<ref name=":ml" /> Altro scopo del viaggio fu la creazione del National Relief Fund, per consentire la ricostruzione del Granducato, e dal 19 giugno all'8 luglio 1942 visitò il [[Era Vargas|Brasile]].<ref name=":ml" />
==== Carriera militare ====
Il 6 ottobre 1942 lui e suo padre lasciarono il Canada, prendendo residenza in [[Regno Unito]] per arruolarsi nell'[[British Army|Esercito britannico]].<ref name=":ml" /> Su consiglio di [[Giorgio VI del Regno Unito|Giorgio VI]], Giovanni prestò servizio nelle [[Irish Guards]], venendo addestrato nei primi tempi a Caterham e Pirbright.<ref name=":ml" /> Successivamente entrò alla [[Royal Military Academy Sandhurst]], che lasciò con il grado di sottotenente il 28 luglio 1943, giorno in cui tenne un discorso alla [[BBC]] indirizzato ai lussemburghesi.<ref name=":ml" /> Ad agosto si unì al battaglione di addestramento delle Irish Guards a Lingfield, periodo in cui fu di servizio a [[Buckingham Palace]] e dovette restare impassibile, per le esigenze di servizio, durante una visita ufficiale di sua madre e delle sue sorelle.<ref name=":ml" />
[[File:Jean and Felix, liberation of Luxembourg City.jpg|thumb|left|Giovanni davanti a suo padre durante la [[Lussemburgo nella seconda guerra mondiale#La liberazione ed il dopoguerra|liberazione del Lussemburgo]], 1944]]
Nel febbraio 1944 entrò nella Guards Armoured Division del 3⁰ battaglione delle Irish Guards presso [[Malton]].<ref name=":ml" /> Qui fu addestrato in vista dello [[sbarco in Normandia]] e il 3 marzo venne promosso al grado di tenente.<ref name=":ml" /> Alla fine di aprile fu trasferito e [[Eastbourne]] e l'11 giugno sbarcò in Normandia in quanto membro di un'unità di rinforzo.<ref name=":ml" /> In seguito entrò nello staff della 32ª Brigata della sua divisione, partecipando alla [[Battaglia di Caen (1944)|battaglia di Caen]] e alla [[liberazione del Belgio]].<ref name=":ml" /> Ricevette il 7 settembre l'ordine di ricongiungersi a suo padre nella Victory Division e il 10 settembre, giorno della [[Lussemburgo nella seconda guerra mondiale#La liberazione ed il dopoguerra|liberazione del Lussemburgo]], tornò in patria ricevendo un'entusiastica accoglienza.<ref name=":ml" />
Il 17 settembre si unì con la sua unità all'[[operazione Market Garden]] e continuò nel 1945 la campagna con le forze alleate.<ref name=":ml" /> Tuttavia, ad aprile, ricevette l'ordine di tornare in Lussemburgo in occasione del ritorno di sua madre, avvenuto il 14 aprile.<ref name=":ml" /> Compiutasi anche la [[capitolazione della Germania nazista]], con il grado di capitano, entrò nella missione militare alleata del Lussemburgo e venne mandato a [[Berlino]].<ref name=":ml" /> Venne nominato colonnello dell'[[Esercito del Lussemburgo|Esercito lussemburghese]] il 17 luglio e fu smobilitato dalle Irish Guards nel giugno 1947.<ref name=":ml" />
=== Matrimonio e impegni ===
[[File:Grand Duke boards PH-TGD, Schiphol, 11JUN56-102.jpg|thumb|right|[[Giuseppina Carlotta del Belgio|Giuseppina Carlotta]] e Giovanni salgono su un aereo all'[[aeroporto di Amsterdam-Schiphol]], giugno 1956]]
Nel 1948 conobbe a [[Fischbach (Lussemburgo)|Fischbach]] la principessa [[Giuseppina Carlotta del Belgio]], figlia di [[Leopoldo III del Belgio|Leopoldo III]] e figlioccia della granduchessa Carlotta.<ref>{{Cita web|url=https://monarchie.lu/en/monarchy/former-sovereigns/hrh-grand-duke-jean/hrh-grand-duchess-josephine-charlotte|pubblicazione=monarchie.lu|titolo=H.R.H. Grand Duchess Joséphine-Charlotte|lingua=en, lb, fr, de|accesso=4 agosto 2023}}</ref><ref>{{Cita web|autore=Scott Mehl|url=https://www.unofficialroyalty.com/princess-josephine-charlotte-of-belgium-grand-duchess-of-luxembourg/|titolo=Princess Joséphine-Charlotte of Belgium, Grand Duchess of Luxembourg|lingua=en|data=16 gennaio 2015|accesso=4 agosto 2023}}</ref>
Si fidanzarono ufficialmente il 26 dicembre 1952 e il matrimonio si celebrò il 9 aprile 1953, con rito civile nella Sala delle Cerimonie del [[Palazzo Granducale di Lussemburgo|Palazzo Granducale]] e rito religioso nella [[Cattedrale di Notre-Dame (Lussemburgo)|Cattedrale di Notre-Dame]].<ref>{{Cita web|autore=Emily McMahon|url=https://www.unofficialroyalty.com/wedding-of-grand-duke-jean-of-luxembourg-and-princess-josephine-charlotte-of-belgium/|titolo=Wedding of Grand Duke Jean of Luxembourg and Princess Joséphine-Charlotte of Belgium|lingua=en|data=19 giugno 2017|accesso=4 agosto 2023}}</ref>
Entrò in contatto con la vita politica lussemburghese dal 1951, quando entrò a far parte del [[Consiglio di Stato del Lussemburgo|Consiglio di Stato]].<ref name=":ml" /> Il 22 novembre 1957 ricevette un dottorato honoris causa dall'[[Università di Strasburgo]] e il 28 aprile 1961 sua madre gli assegnò la carica di [[Luogotenente|Luogotenente-Rappresentante]].<ref name=":ml" /> Da allora la granduchessa gli delegò molti dei suoi doveri.<ref name=":rtl">{{Cita web|autore=Nathalie Lodhi|url=https://today.rtl.lu/life/royals/a/1338075.html|titolo=A military man, a dutiful statesman - the key moments of Grand Duke Jean's life|lingua=en|data=25 dicembre 2019|accesso=6 agosto 2023}}</ref>
=== Regno ===
[[File:De troonwisseling in Luxemburg, de Hertogelijke familie, Bestanddeelnr 917-1199.jpg|thumb|left|Il granduca Giovanni durante il discorso della sua intronizzazione]]
Il 12 novembre 1964 la granduchessa Carlotta abdicò in suo favore al Palazzo Granducale.<ref name=":ml" /> Nello stesso giorno giurò alla [[Camera dei deputati (Lussemburgo)|Camera dei deputati]] e si tenne un ''[[Te Deum]]'' nella cattedrale di Notre-Dame.<ref name=":ml" /><ref>{{Cita web|url=https://royalwatcherblog.com/2019/11/12/accession-of-grand-duke-jean-of-luxembourg-1964/|titolo=Accession of Grand Duke Jean of Luxembourg, 1964|lingua=en|data=12 novembre 2019|accesso=6 agosto 2023}}</ref>
L'obiettivo principale che si pose come sovrano fu perseguire il completamento dell'unità europea, in un'epoca in cui il Lussemburgo si stava trasformando in un centro finanziario e nella sede di alcune delle istituzioni e degli uffici dell'[[Unione europea|UE]].<ref name=":mpl" /><ref name=":pdv">{{Cita web|url=https://www.pointdevue.fr/biographie/grand-duc-jean-de-luxembourg|titolo=Grand-duc Jean de Luxembourg|lingua=fr|accesso=5 agosto 2023}}</ref> I primi due paesi che visitò in qualità di granduca, nel 1965, furono [[Città del Vaticano]] e [[Dittatura militare brasiliana|Brasile]].<ref name=":mpl" />
Con i suoi viaggi contribuì a rafforzare i legami esteri del Lussemburgo, recandosi anche in [[Belgio]] (1967), [[Paesi Bassi]] (1967) e negli anni '70 nella [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]] (1971), in [[Regno Unito]] (1972), in [[Tunisia]] e nell'[[Unione Sovietica]] (1975), [[Repubblica Socialista di Romania|Romania]] (1976), [[Austria]], [[Germania Ovest]] e [[Senegal]] (1977), [[Francia]] (1978), [[Cina]], [[Corea del Sud]] e [[Giappone]] (1979).<ref name=":mpl" /> Il 6 maggio 1979 ebbe un dottorato honoris causa dall'[[Università di Miami]].<ref name=":ml" />
[[File:President Ronald Reagan, Nancy Reagan, Grand Duke Jean of Luxembourg, and Grand Duchess Josephine-Charlotte.jpg|thumb|right|[[Giuseppina Carlotta del Belgio|Giuseppina Carlotta]], [[Nancy Reagan]], il granduca Giovanni e [[Ronald Reagan]] durante la visita di Stato della coppia granducale negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], 1984]]
Negli anni '80 viaggiò in [[Italia]] (1980), [[Irlanda]] (1982), [[Spagna]] (1983), [[Portogallo]] e [[Stati Uniti d'America]] (1984), [[Islanda]] (1986), [[Grecia]] e [[Israele]] (1987) e in [[Danimarca]] (1988).<ref name=":mpl" /> In particolare, giudicò il viaggio in America come un "evento di politica estera di una portata eccezionale".<ref name=":mpl" /> Il 21 agosto 1984 gli venne conferito il grado di Colonnello del Reggimento delle Irish Guards, cavalcando per ogni anno, fino a quello della sua abdicazione, in occasione del [[Trooping the Colour]].<ref name=":ml" /><ref name=":rtl" /> L'8 maggio del 1986 ritirò a nome della popolazione lussemburghese il [[Premio Carlo Magno]], come riconoscimento dell'impegno nello sviluppo dell'integrazione europea.<ref name=":ml" /><ref name=":mpl" /><ref name=":jc">{{Cita web|autore=Juliette Richer|url=https://www.pointdevue.fr/royal/luxembourg/en-images-le-grand-duc-jean-de-luxembourg-heros-de-guerre-et-souverain-bien-aime|titolo=EN IMAGES. Le grand-duc Jean de Luxembourg, héros de guerre et souverain bien-aimé|lingua=fr|data=23 aprile 2019|accesso=5 agosto 2023}}</ref>
Tra il 13 e il 15 novembre 1989 venne celebrato il suo 25⁰ anno di regno e si tenne una cerimonia in suo onore alla Camera dei deputati, il 14 novembre.<ref name=":ml" /> Nell'ultimo decennio di regno si diresse in [[Norvegia]] e [[Ungheria]] (1990), [[Svezia]] (1991), di nuovo nei Paesi Bassi (1992), in [[Finlandia]] e [[Polonia]] (1993), [[Repubblica Ceca|Cechia]] (1994), [[Messico]] (1996) e per la seconda volta in Belgio e Giappone (1999).<ref name=":mpl" /> In totale intraprese 35 viaggi in 32 paesi differenti, accolse 39 visite di Stato in territorio granducale e nel 1985 divenne il primo granduca a ricevere un papa, ospitando [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]].<ref name=":ml" /><ref name=":mpl" /><ref>{{Cita web|autore=Don A. Schanche|url=https://www.latimes.com/archives/la-xpm-1985-05-17-mn-8854-story.html|titolo=Pope Cheered in Luxembourg, Belgium|lingua=en|data=17 maggio 1985|accesso=5 agosto 2023}}</ref>
Il 14 maggio 1993 donò un cannone [[Ordnance QF 25 lb|25 libbre]] ricevuto dalle Irish Guards al Museo di Storia Militare di [[Diekirch]].<ref name=":ml2">{{Cita web|url=https://monarchie.lu/fr/actualites/audience-mnhm-chateau-fischbach|titolo=Audience MNHM au Château de Fischbach|lingua=fr, lu, de, en|data=20 settembre 2016|accesso=5 agosto 2023}}</ref> Il 17 marzo 1995 fu nominato Generale onorario dell'Esercito britannico e il 4 marzo 1998 seguì l'esempio di sua madre, conferendo al figlio [[Enrico di Lussemburgo|Enrico]] la carica di Luogotenente-Rappresentante.<ref name=":ml" /> Raccontò la propria esperienza negli eventi bellici del secondo conflitto mondiale all'''Irish Guard Journal'' n. 58, nell'articolo "''A Colonel's Story''" del 1999.<ref name=":ml" />
==== Riforma dei titoli nella casa granducale ====
[[File:20LuxembourgishfrancNote.JPG|thumb|left|Il granduca su una banconota di 20 [[Franco lussemburghese|franchi lussemburghesi]], 1966]]
Nel 1987, Giovanni emanò un decreto granducale con cui introdusse il cognome "de Nassau" per i membri della sua famiglia, rinunciando ai titoli ereditati da suo padre di "principe/ssa di Borbone-Parma" (in seguito ripristinati dal figlio).<ref name=":cbcgcs">{{Cita libro|autore=Chantal de Badts de Cugnac|autore2=Guy Coutant de Saisseval|titolo=Le Petit Gotha|città=Parigi|editore=|Nouvelle Imprimerie Laballeryanno=2002|lingua=fr|ISBN=2-9507974-3-1}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20060707164426/http://www.gouvernement.lu/salle_presse/actualite/2000/12/18guillaume/index.html|titolo=S.A.R le Prince Guillaume devient le Grand-Duc Héritier|lingua=fr|data=18 dicembre 2000|accesso=6 agosto 2023}}</ref> Il motivo afferiva alla mancata approvazione della dinastia ducale di Parma alle nozze del fratello di Giovanni, [[Carlo di Lussemburgo|Carlo]], e del suo primogenito, Enrico, con due donne di rango non nobile.<ref name=":cbcgcs" /><ref>{{Cita libro|autore=Guy Coutant de Saisseval|titolo=La Légitimité Monarchique|città=Parigi|editore=Editions Christian|anno=1985|lingua=fr|p=186|ISBN=2-86496018-4}}</ref>
Nel 1995 stabilì anche che i figli di un granduca o di un granduca ereditario portano i titoli di "principe/ssa di Lussemburgo" e di "principe/ssa di Nassau".<ref name=":cbcgcs" />
==== Abdicazione ====
Il 24 dicembre 1999 annunciò la propria intenzione di abdicare nell'anno seguente in favore del primogenito [[Enrico di Lussemburgo|Enrico]].<ref name=":jc" /> Giustificò questa scelta dichiarando: "''Ho l'intima convinzione che all'alba del nuovo millennio, e dopo oltre 35 anni di regno, sia saggio ritirarsi dagli affari dello Stato''".<ref name=":jc" />
L'abdicazione era prevista per il 28 settembre 2000, ma a causa di un incidente d'auto subito dal figlio [[Guglielmo di Lussemburgo (1963)|Guglielmo]] venne posticipata al 7 ottobre.<ref>{{Cita web|autore=Scott Mehl|url=https://www.unofficialroyalty.com/prince-guillaume-of-luxembourg/|pubblicazione=unofficialroyalty.com|titolo=Prince Guillaume of Luxembourg|lingua=en|data=6 ottobre 2014|accesso=5 agosto 2023}}</ref>
=== Scautismo e impegno sportivo ===
[[File:Internationaal Olympisch Comite vergadert in RAI, Amsterdam over plaats Olympsic, Bestanddeelnr 923-5153.jpg|thumb|right|Giovanni con H. Teens-Gerritsen in vista di una riunione del [[Comitato Olimpico Internazionale]], nel 1970, sulla sede delle [[Giochi della XXI Olimpiade|Olimpiadi del 1976]]]]
Dal 12 febbraio 1939 ricoprì la carica di commissario granducale dello scautismo lussemburghese e il 28 ottobre 1945 divenne capo scout.<ref name=":ml" /> Prese parte a molti eventi quali Jubica 82, che riunisce a [[Betzdorf (Lussemburgo)|Betzdorf]] più di 3.300 ragazzi scout da 24 paesi differenti.<ref name=":ml" /> Nel 1995 ricevette il [[Lupo di Bronzo]] dal [[Organizzazione mondiale del movimento scout#Comitato scout mondiale|Comitato scout mondiale]].<ref name=":ml" />
Nel 1946 entrò nel [[Comitato Olimpico Internazionale]] (CIO), di cui divenne divenne Membro Onorario nel 1998.<ref name=":cio">{{Cita web|url=https://olympics.com/ioc/news/death-of-hrh-grand-duke-jean-of-luxembourg-ioc-honorary-member|titolo=Death of HRH Grand Duke Jean of Luxembourg, IOC Honorary Member|lingua=en|data=23 aprile 2019|accesso=27 novembre 2023}}</ref> Dal 1968 fu un membro della Commissione d'Inchiesta del CIO per i Giochi Invernali, fino al 1969, e dal 1973 al 1976 presiedette la Commissione di Revisione delle Regole del CIO.<ref name=":cio" />
=== Ultimi anni ===
[[File:Grand_Duke_Jean_29.09.2006_(cropped).jpg|thumb|left|Il granduca Giovanni nel 2006 alle nozze del nipote [[Luigi di Lussemburgo-Nassau|Luigi]] a [[Bettendorf (Lussemburgo)|Bettendorf]]]]
Dall'estate del 2002 si ritirò con la moglie nel castello di Fischbach.<ref name=":pdv" /> Nel 2014 partecipò a [[Ouistreham]] alla commemorazione del 70⁰ anniversario dello sbarco in Normandia e nel 2016 ricevette in udienza una delegazione del Museo di Storia Militare di Diekirch, che allestì una vetrina sul suo servizio nelle Irish Guards e nell'Esercito lussemburghese.<ref name=":ml2" />
Nel gennaio 2017 partecipò al ricevimento di [[Angela Merkel]] al Palazzo Granducale e nel marzo 2019 alla celebrazione del 100⁰ anniversario del movimento scout del Lussemburgo.<ref name=":ml" /> Nello stesso mese fece la sua ultima apparizione pubblica, al forum "''Stand Speak Rise Up!''" organizzato dalla nuora [[María Teresa Mestre|María Teresa]] contro le violenze sessuali nelle zone belliche.<ref name=":ml" /><ref name=":jc" />
==== Salute e morte ====
[[File:Jean,_Grand_Duke_of_Luxembourg.jpg|thumb|right|Ritratto a olio del granduca]]
Il 27 dicembre 2016 fu ricoverato a causa di una [[bronchite]], venendo dimesso il 4 gennaio 2017, il giorno prima del suo 96⁰ compleanno.<ref name=":rtl" /> Il 14 aprile 2019 venne ricoverato per un'infezione polmonare.<ref name=":jc" /> Morì nove giorni dopo, il 23 aprile, all'età di 98 anni.<ref name=":ml" />
Il Governo avviò dieci giorni di lutto nazionale e la salma del granduca fu trasportata da un corteo funebre dal castello di Berg al Palazzo Granducale, dove rimase in esposizione fino al giorno precedente il funerale.<ref name=":ml" />
Il 4 maggio 2019 si tennero i funerali di Stato alle ore 11:00, nella cattedrale di Notre-Dame.<ref name=":ml" /><ref name=":jc" /> Al termine della cerimonia, presieduta dall'arcivescovo [[Jean-Claude Hollerich]], la salma venne tumulata nella cripta interna all'edificio.<ref>{{Cita web|url=https://www.unofficialroyalty.com/funeral-of-grand-duke-jean-of-luxembourg/|titolo=Funeral of Grand Duke Jean of Luxembourg|lingua=en|data=5 maggio 2019|accesso=5 agosto 2023}}</ref>
== Discendenza ==
[[File:De abdicatie en opvolging in Luxemburg, Prins Jean van Luxemburg met echtgenote , Bestanddeelnr 917-1167.jpg|thumb|right|Giovanni con la moglie Giuseppina Carlotta e i primi quattro figli, 1964]]
Giovanni di Lussemburgo e [[Giuseppina Carlotta del Belgio]] ebbero due figlie e tre figli:
* Principessa [[Maria Astrid di Lussemburgo|Maria Astrid]] (1954), con il marito Carlo Cristiano d'Asburgo-Lorena (1954) ebbe cinque figli;
* Granduca [[Enrico di Lussemburgo|Enrico]] (1955), con la moglie [[María Teresa Mestre]] (1956) ebbe cinque figli;
* Principe [[Giovanni di Lussemburgo (1957)|Giovanni]] (1957), con la prima moglie Hélène Suzanne Vestur (1958) ebbe quattro figli;
* Principessa [[Margaretha di Lussemburgo|Margaretha]] (1957), con il marito [[Nikolaus del Liechtenstein]] (1947) ebbe quattro figli;
* Principe [[Guglielmo di Lussemburgo (1963)|Guglielmo]] (1963), con la moglie Sibilla Weiller (1968) ebbe quattro figli.
== Ascendenza ==
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== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Chantal de Badts de Cugnac|autore2=Guy Coutant de Saisseval|titolo=Le Petit Gotha|città=Parigi|editore=|Nouvelle Imprimerie Laballeryanno=2002|lingua=fr|ISBN=2-9507974-3-1}}
* {{Cita libro|autore=Guy Coutant de Saisseval|titolo=La Légitimité Monarchique|città=Parigi|editore=Editions Christian|anno=1985|lingua=fr|ISBN=2-86496018-4}}
== Altri progetti ==
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