Montefoscoli: differenze tra le versioni
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==Storia==
[[File:Montefoscoli chiesa esterno.JPG|thumb|right|La chiesa di Santa Maria Assunta]]
Come tanti insediamenti della nostra Italia anche questo di Montefoscoli affonda le radici nella preistoria. Il colle, circondato da sorgenti, era ubicato sul passaggio delle transumanze tra l'area appenninica e apuana e le maremme, per cui deve essere stato un punto di riferimento per i primi pastori. In epoca etrusca il colle fu sicuramente un luogo santuariale. la presenza etrusca è attestata da un
Dal V secolo la valle dell'Era si trovò ad essere attraversata dal primo itinerario di pellegrinaggio cristiano dall'Europa alla Terra Santa: la via Sacra Micaelica; secondo la leggenda l'itinerario di pellegrinaggio seguiva la
Il paese, ben conservato e non deturpato da costruzioni contemporanee, si presenta come un tipico centro di strada, sviluppato sul crinale della collina, lungo l'antica via che collega la valle dell'Era con Palaia. Emanuele Repetti ci informa che nel Medioevo Montefoscoli fu un castello con una pieve (Santa Maria Assunta), e che fu capoluogo di comunità e di giurisdizione: nel [[XIX secolo]] era sotto la potesteria di [[Peccioli]], nella comunità di [[Palaia|Palaja]], [[diocesi di Volterra]], [[compartimento di Firenze]]. === Tra Pisa e Firenze ===
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* San Prospero a Ghizzano (esistente)
* San Lorenzo di [[Gello (Palaia)|Gello]] (soppressa).
La pieve dedicata a S. Maria Assunta, costruita in cotto, databile ai primi del Duecento, ha subito restauri nel 1846, dopo il devastante terremoto delle colline pisane e infine nel 1947; le parti romaniche della chiesa e del suo campanile sono comunque facilmente distinguibili dagli interventi successivi e dagli inserti contemporanei (bacini ceramici in stile medievale di recente realizzazione). Racchiude al suo interno opere d'arte ragguardevoli come le due statue marmoree dell'Angelo Gabriele annunciante e della Madonna riconducibili alla mano di Nino Pisano (Pisa, 1315 circa – Pisa, 1370 circa) seppur presentino un'influenza del senese Valdambrino. Sono purtroppo perduti gli affreschi seicenteschi per cui la chiesa è stata recentemente arricchita da un affresco con la scena delle Nozze di Cana, realizzato dal Maestro Stefano Ghezzani.
'''Il palazzo - fattoria Vaccà Berlinghieri''', sede del Museo della Civiltà Contadina e della Casa - Museo Vaccà Berlinghieri. Il Museo della Civiltà Contadina aperto al pubblico nel 1996 per volere della famiglia Donalisio, i discendenti di Andrea Vaccà Berlinghieri è gestito dai volontari dall'Associazione del Museo della Civiltà Contadina. Si tratta di un vasto complesso di ambienti, anche ipogei, dove i prodotti dei vari poderi della fattoria venivano trasformati e il prodotto immagazzinato. Di notevole architettura la parte relativa alla vinificazione con tini del sec. XVIII anche di modello francese e l'imponente Bottaio sotterraneo. Il Frantoio e il Coppaio, la Lavanderia, le sale sotterranee per la conservazione degli ortaggi e la galleria del passaggio segreto. Ingente la quantità di strumenti esposti in tutti gli ambienti.▼
▲'''Il palazzo - fattoria Vaccà Berlinghieri''', sede del Museo della Civiltà Contadina e della Casa - Museo Vaccà Berlinghieri. Il Museo della Civiltà Contadina, aperto al pubblico
Nelle
'''Il Tempio di Minerva Medica''' '''(1823) nel podere del Torricchio
'''La Fattoria che fu dei Gesuiti, poi della famiglia Mastiani Brunacci''' - Le prime notizie di questa fattoria che nei secoli diventerà il cuore di un vasto sistema di poderi, risalgono al 1564, anno in cui, Messer Asopardo Griffi, figlio di Filippo, il cui stemma datato 1515 è collocato su di una delle facciate della Villa, la ereditò dalla madre. Dopo il 1576, anno in cui i Griffi alienarono la fattoria, la Fattoria di Montefoscoli, divenne, dopo vari passaggi, proprietà dei Biffoli, famiglia fiorentina di origini grossetane, che ne ingrandirono i possedimenti. Alla morte di Benedetto Biffoli avvenuta nel 1631, la fattoria di Montefoscoli passò per testamento ai Gesuiti di Firenze. La Compagnia del Gesù, seguendo le disposizioni testamentarie, che imponevano “fare del bene in Montefoscoli” ingrandì i possedimenti di quello che era divenuto un convento della Compagnia. Quando nel 1773 papa Clemente XIV con la Bolla “Dominus ac redemptor noster”, soppresse l’Ordine dei Gesuiti, la fattoria di Montefoscoli venne acquistata da Giulio Mastiani Brunacci e l'ex convento diventò una “deliziosissima villa dei Mastiani Brunacci”. Nel 1906 Cesare Mastiani Brunacci cedette tutti i suoi beni al livornese Oscar Tobler. Intorno al 1925, Carolina, ultima discendente dei Tobler, cedette la fattoria di Montefoscoli alla Fondazione Gaslini di Genova che ne ha detenuto il possesso, valorizzando soprattutto l’attività agricola, fino al 2004 anno in cui la Proprietà della Società Agricola Fondi Rustici Montefoscoli S.r.l. è stata acquisita dalla Amministrazione Provinciale di Pisa.
'''La casa del tenore Mario''' '''Filippeschi''' - Mario Filippeschi nacque il 7 giugno in via dei Fossi, intitolata dal 7 giugno 1981 al suo nome. Dopo aver studiatoi musica e canto diventò dagli anni Trenta un celebre tenore che si esibì nei più importanti teatri italiani e cantò anche con la Callas.
== Sport ==
Dal 1922 a Montefoscoli è presente una squadra di Calcio, nata con il nome di G.S. MONTEFOSCOLI, ora chiamata A.S.D. MONTEFOSCOLI CALCIO 1922.
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