Maria Falcone: differenze tra le versioni
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Nel 1992, dopo la morte del fratello a Capaci e dopo la [[Strage di via D'Amelio|strage di Via D’Amelio]] in cui morirono il magistrato [[Paolo Borsellino]] e gli agenti della scorta, Maria Falcone ha avviato un progetto volto a mantenere viva la memoria di [[Giovanni Falcone]] nella società civile, tra i giovani e nelle sedi istituzionali. Nel suo ruolo di “testimone” dell'azione e del lavoro del magistrato, subito dopo l'attentato venne ascoltata dal [[Consiglio superiore della magistratura]] in seduta plenaria, su invito dell’allora vice-presidente [[Giovanni Galloni]].
Nel 2017, in occasione della desecretazione degli atti riguardanti i rapporti tra il fratello e l’organo di autogoverno della magistratura, Maria Falcone è stata invitata a partecipare alla seduta plenaria straordinaria del [[Consiglio superiore della magistratura|Csm]]<ref>{{Cita web|url = https://www.csm.it/web/csm-internet/aree-tematiche/per-non-dimenticare/giovanni-falcone|titolo = I documenti del Csm su Giovanni Falcone|urlmorto =
Il suo ruolo di presidente della Fondazione Falcone l’ha portata in tutto il mondo: da Santiago de Compostela, Brasilia, San Paolo del Brasile, Siviglia, a Monaco di Baviera, Mosca, Barcellona, Buenos Aires, Francoforte, Varsavia, Tarragona, Parigi, Washington, Bruges, Strasburgo, Londra, New York, Vienna.
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